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giovedì 20 gennaio 2005

ITALIA LEADER MONDIALE NEL RICICLO DELLE BATTERIE ESAUSTE


Italia leader mondiale nel riciclo delle batterie esauste

L’anno scorso, in Italia, è stata nuovamente superata la soglia delle 190mila tonnellate di batterie recuperate. Tale quantità è pari a circa 16 milioni di singoli pezzi.

Sono i risultati dal sistema informativo del COBAT, il Consorzio istituito per legge per assicurare la raccolta gratuita delle batterie al piombo esauste (come p.e. quelle delle macchine) e quindi il loro corretto riciclo secondo processi eco-compatibili ed eco-sostenibili.

Grazie al riciclo delle batterie al piombo non solo si tutela l’ambiente e la salute collettiva dalla dispersione di sostanze tossiche e nocive, ma si contribuisce anche alla bilancia dei pagamenti del nostro Paese.

Nel 2004 grazie all’attività del COBAT sono stati smaltiti oltre 30 milioni di acido solforico e si recuperate 10mila tonnellate di plastica polipropilene e 110mila tonnellate di piombo, metallo che per lo più l’Italia importa dall’estero. Per l’economia nazionale ciò ha significato un risparmio pari a oltre 76 milioni di euro.

Il COBAT, che recentemente ha conseguito sia la Certificazione per la Qualità dei servizi offerti la UNI EN ISO 9001:2000, sia la certificazione, del Sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard internazionale, UNI EN ISO 14001:1996 (International Organization for Standardization), realizza un circolo virtuoso in cui la tutela dell’ambiente s’incontra con il recupero di risorse, la salvaguardia della salute collettiva e con il risparmio economico.

Possiamo dire - ha affermato l’ing. Giancarlo, Morandi Presidente del COBAT – che il nostro Consorzio rappresenta un esempio di sviluppo compatibile, tanto che oggi veniamo presi d’esempio da numerosi Paesi esteri. Inoltre il Consorzio ha deciso di aderire in prima linea alle politiche ambientali previste dal protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni di gas serra, principalmente sotto la forma di anidride carbonica (CO2), che sono una delle cause principali del riscaldamento terrestre e dei cambiamenti climatici. Le emissioni del COBAT, che un team di ricercatori ha calcolato pari a 30 tonnellate di CO2 saranno da noi compensate attraverso l’acquisto di crediti di emissione, sul mercato internazionale, per progetti di uso della tecnologia solare fotovoltaica realizzati nel Sud-est asiatico”.

Ufficio Stampa COBAT
Andrea Pietrarota
cell.: 335.5640825
email: pietrarotaa@hkgaia.com

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