Approvato in via definitiva un decreto che esclude l’Iva sull’invio degli sms, i messaggini inviati via telefonino, a scopo di beneficenza. Ma gli operatori di telefonia cellulare non sono soddisfatti.
Il Parlamento ha approvato in via definitiva un decreto che esclude l’IVA sull’invio degli sms, i messaggini inviati via telefonino, a scopo di beneficenza. Ma la norma prevede tale esclusione solo su un certo tipo di sms di elargizione: quelli che vengono mandati per effettuare una donazione per “aiuti a popolazioni colpite da catastrofi naturali” e non qualsiasi campagna a fini benefici.
La definizione del provvedimento legislativo, evidentemente, è stata messa a punto in seguito all’immane tragedia che ha sconvolto l’Asia meridionale meno di due mesi fa, un dramma che ha spinto un elevatissimo numero di italiani ad utilizzare gli sms per effettuare una donazione, tanto che alla fine sono stati raccolti quasi 30 milioni di euro in pochi giorni.
Gli operatori di telefonia mobile, TIM, Vodafone, Wind e 3 non sono però soddisfatti dal decreto, ritenendolo incompleto e limitato. In un comunicato congiunto diffuso il 24 febbraio ‘05 “giudicano come un primo passo verso la giusta direzione ma non risolutivo il decreto approvato”. A loro dire, infatti, la normativa “non tiene conto pienamente della genesi e della rilevanza progressivamente assunta dall’sms come diffuso strumento di donazione". I carrier hanno, quindi, rilevato che negli ultimi 3 anni gli sms si sono rilevati uno straordinario e tempestivo strumento di solidarietà, contribuendo a risolvere situazioni assai pesanti non solo in seguito a calamità naturali ma anche per iniziative sanitarie, sociali e per progetti di ricerca, come l’indagine sulle malattie genetiche promossa da Telethon. Gli operatori ritengono quindi che il decreto approvato ponga delle discriminazioni rispetto alle altre iniziative condotte con lo strumento della messaggistica cellulare. “La situazione così creata - conclude il comunicato - sarà ingestibile nel rapporto con i cittadini, che si aspettano un trattamento fiscale omogeneo per queste varie iniziative di donazione benefica”.
Andrea Pietrarota
Nessun commento:
Posta un commento