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venerdì 21 ottobre 2005

CALA IL PESO DELL’INCIDENTALITÀ STRADALE NEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI



Comunicato stampa 21 ottobre 2005


Risultati di uno studio sull’incidentalità di settore


CALA IL PESO DELL’INCIDENTALITÀ STRADALE
NEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO MERCI


Diminuisce il numero di incidenti e relativi feriti e decessi

SFATATO UN LUOGO COMUNE

A Venezia la prima presentazione di 11 progetti sulla sicurezza stradale.
Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori – istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha promosso e finanziato 11 progetti convergenti su un unico obiettivo: “la sicurezza stradale come sistema”.
La presentazione tenutasi oggi a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini è la prima di un ciclo di seminari interregionali che porteranno a diffondere i risultati delle diverse indagini in varie città italiane, come, Genova, Firenze, Ancona, Salerno e Palermo.

Al convegno/tavola rotonda di Venezia hanno partecipato numerose Autorità, come l’Assessore alla Mobilità del Comune di Venezia Enrico Mingardi, il Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori Raffaele Maria de Lipsis, il Responsabile Studi, Ricerche e Sicurezza del Comitato Centrale Rocco Giordano, il Direttore del Centro Studi sui Sistemi di Trasporto Alberto Frondaroli, il Dirigente del Dipartimento Trasporti Terrestri – Ufficio Controlli sull’Autotrasporto - Paolo Sangiorgio, il Presidente della Società Italiana di Traumatologia della Strada Andrea Costanzo, nonché i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, provenienti da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e i rappresentanti delle locali Forze dell’Ordine, Vigili Urbani, Polizia Stradale, Carabinieri e Guardia di Finanza.

5 aree di intervento.
Il fine dichiarato del Comitato è quello di aprire una linea di comunicazione diretta con il territorio e l’opinione pubblica per diffondere tutti gli strumenti che possano essere di aiuto ad una riduzione dell’incidentalità stradale.
I progetti hanno investito 5 aree di intervento: sicurezza del conducente; sicurezza del veicolo; sicurezza come contesto aziendale; ricerca e tecnologie di supporto; formazione ed informazione.

Effettuato nel triennio 2000/03 il 1° monitoraggio sull’incidentalità nell’autotrasporto. Tra questi di particolare rilievo per i risultati che sono emersi è stato il primo monitoraggio su scala nazionale dell’incidentalità collegata al trasporto merci in aree urbane, su strade extraurbane ed al trasporto di merci pericolose.
Dal 2000 al 2003 il numero degli incidenti con il coinvolgimento di veicoli per l’autotrasporto è sensibilmente diminuita, passando da 15.721 (pari al 7,4% del totale nazionale degli incidenti del 2000) a 14.572 (pari al 6,5% registrato del totale incidenti del 2003).
Tale risultato ridimensiona significativamente il concorso di tutti i veicoli adibiti al trasporto rispetto al totale degli incidenti che accadono ogni anno nel nostro Paese.

Dopo questa attività di monitoraggio è emersa, quindi, una più chiara valutazione del ruolo significativo, ma non determinante che ha l’autotrasporto merci nella fenomenologia dell’incidentalità in Italia e si può a ragione confutare molti di quegli stereotipi che, nel vissuto quotidiano, hanno contribuito spesso ad un’immagine sfavorevole della categoria degli autotrasportatori.

L’effetto della patente a punti.
Variazioni particolarmente significative si sono determinate a seguito dell’introduzione della patente a punti, in particolare tra il 2002 ed il 2003. Basti pensare che il numero di feriti in tutti gli incidenti del 2003 è sceso del 5,6%, mentre il numero di feriti causati da incidenti con veicoli merci è ulteriormente sceso del 11,7%. Ancora più evidente è stata la diminuzione del numero dei decessi a causa di incidenti: su base annua -10,7%, e anche in questo caso il numero dei decessi a seguito di incidenti con veicoli merci è calata ancora di più: -12,3%.
Tali dati non possono che far riflettere sull’effetto positivo dell’introduzione della patente a punti che è stato sicuramente più vistoso per il settore degli autotrasportatori merci conto terzi.

Nel 2003 solo il 6,5% degli incidenti è con i veicoli merci.
I risultati che emergono possono essere così sintetizzati. La componente “merci” (che comprende i veicoli da quelli di portata superiore a 3,5 tonnellate sino ai motocarri) nell’incidentalità complessiva in Italia, rilevata dall’ISTAT, nel 2003 è stata coinvolta in 14.572 incidenti, pari al 6,5% del totale degli incidenti avvenuti in Italia nello stesso anno: un sensibile calo rispetto al 2000 se si considera il già ridotto peso degli incidenti con veicoli d’autotrasporto.

Conclusioni dell’indagine.
Il peso dell’autotrasporto nell’incidentalità stradale non è sostanzialmente cresciuto in questi ultimi anni. Anzi il numero degli incidenti è diminuito, anche se è aumentato leggermente il numero medio di veicoli coinvolti in incidenti.
I veicoli merci “leggeri”, soprattutto nelle aree urbane,hanno visto crescere, in particolar modo negli ultimi anni, il loro coinvolgimento in incidenti con un conseguente impatto peggiorativo sui relativi esiti.

Raffaele Maria de Lipsis, Presidente del Comitato Centrale.
Il mondo dell’autotrasporto professionale – ha affermato nel corso del seminario di Venezia Raffaele Maria de Lipsis, Presidente del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori - ha dimostrato e sta dimostrando di saper reagire positivamente alla sensibilizzazione ed agli impegni presi con la prima campagna per la sicurezza. Ma importanti sforzi devono essere compiuti in particolar modo a tutela della sicurezza della circolazione in ambito urbano, dove i veicoli merci coinvolti in incidenti rappresentano ancora quasi la metà di tutti gli incidenti cittadini”.


Ufficio Stampa: Hill&Knowlton Gaia
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Sito ufficiale: http://www.alboautotrasporto.it/
Blog per comunicare sul tema della sicurezza stradale: http://sicurezza-stradale.blogspot.com/

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