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mercoledì 9 novembre 2005
LA GRANDE PENSATA (3300 KM) A BORDO DELLE MITICHE FIAT 500
Per le generazioni sopra gli “anta” la FIAT 500 è sempre stata il “gioiellino” della grande casa torinese. E’ stata la macchina che ha segnato un’epoca. E’ stata la macchina dei grandi amori, degli abbracci fugaci, e perché no, delle litigate.
E’ stata la macchina per eccellenza della famiglia degli anni ’60. E’ stata una delle autovetture più belle della FIAT.
E’ stata la macchina che in breve tempo è entrata nel cuore di molti italiani, appassionati sì delle macchine d’epoca, ma soprattutto di lei, la 500, che ha soppiantato la 600, la 850 e tante altre autovetture della FIAT.
Con il passare degli anni è cresciuta la passione per questa macchina, “modificata” e personalizzata per tutti i gusti ed esigenze estetiche.
E con la passione sono sbocciati tanti Fan Club.
Ed è proprio uno di questi che ha realizzato, l’estate scorsa (30 luglio-8 agosto) un incredibile viaggio (quasi una scommessa!!).
Un gruppo di baldi eroi appartenenti al ClubFIAT500intheWorld, con in testa il presidente Mario Pieri, sulla “grande pensata” di un altro baldo eroe, il gen. Silvano Genga, è partito a bordo delle mitiche 500, da Lanuvio (Roma) per un lungo viaggio di 3300 km, che li ha portati in Austria e in Germania (paesi gemellati con Lanuvio). E proprio dal diario di bordo di Silvano Genga che riprendiamo alcuni stralci di questa avventura. Veramente una “bella e grande pensata!!!!”
Maria Conti, Direttore Responsabile dell'agenzia giornalistica Agenpress.it
(Registrazione Tribunale di Velletri n. 15 del 16/07/02)
“..E si, devo proprio riconoscere che è sta proprio una grande pensata, di quelle proprio che ti viene poi da rivedere e riconsiderare e che …. dai e dai…. Alla fine magari anche con qualche mezzo moccolo ti fanno pure arrivare alla sua vera conclusione e sbottare alla romana…. Ma, Silvà, ma chi te l’ha fatto fa!?!
Come è nata? Semplice. A seguito di una riunione con gli amici della Pro-loco di Lanuvio ed all’incontro con Hans. Come sentenzia spesso e saggiamente Michèle (mia moglie) io purtroppo non riesco a stare tranquillo e così anche quella volta, su due piedi, pensando ad eventuali eventi che potessero agitare l’ambiente lanuvino, mi sono immaginato ed inventato prima il raduno di Lanuvio con l’aggiunta del passaggio degli aerei (e beh, scusatemi, ma un po’ di aeronautica e di azzurro me lo dovete sempre concedere) e subito dopo mi si è accesa un’altra lampadina con il botto e guardando Hans che mi sedeva a fianco, gli ho buttato là: “che ne diresti di un tour in Germania delle mitiche?”, ed Hans, un po’ preso in contropiede, dopo aver immagazzinato e convertito il termine mitiche con le Fiat 500, non avendo avuto il tempo di focalizzare il tutto e senza sapere con chi aveva a che fare…, ha avuto la malaugurata idea di rispondere “perché no?” (….)Così è nata la pazza idea (……..)
Mi lancio in quarta (...) e mi butto giù ad elaborare la prima bozza del programma. Dalla prima bozza sono passato alla seconda, poi alla terza e così via fino ad arrivare a quella definitiva (....)
(...) finalmente è arrivato il 30 luglio, vicissitudini a parte, il grande momento della prova della verità: il viaggio e la partenza con le 14 mitiche lucide, splendenti, tirate a festa.
Il sottoscritto viene incaricato dal Presidente (Mario Pieri, presidente del ClubFIAT500intheWorld) di fare il battistrada (…) io mi rivolgo alla mia compagna (ndr la 500) del momento per dirle di non fare scherzi e convincerla che in fondo si tratta solo di “una passeggiata un po’ più lunga del solito”.
(Il viaggio comincia) (…) sembra che le cose vadano bene (…), così sembrava, ma ci eravamo dimenticati degli Appennini e dei tornati in salita. Finalmente la vetta all’appennino è stata raggiunta e tra fermate improprie e telefonate varie, prima di Bologna (…) la radio annuncia 40 gradi e noi (….) cominciamo a lessare.
(Il viaggio continua) (…) si arriva così al Brennero (….) la temperatura è scesa a 17 gradi!!!!
(ndr. Il primo giorno di viaggio finisce in un albergo di Innsbruck ( Austria) dopo aver percorso 800 km. Da questo momento i nostri “ardimentosi eroi in 500” e non solo coraggiosi, ma anche, mi permetto, dire, simpaticamente incoscienti, sono accolti calorosamente non solo dalle autorità del luogo ma anche dai cittadini).
(……) Il giorno seguente ……ci si trasferisce in Germania nei dintorni di Munchen, per la precisione al RingHotel National di Puckheim. (……) Proprio quel pomeriggio a Groebenzell fummo ricevuti dal sindaco Herr Rubenbauer, dal suo vice Herr Jaumann, dal presidente del Club delle Mini HerrWild, dal presidente del Club FIAT 500 di Munchen, ma più in particolare dall’abbraccio caloroso delle centinaia di abitanti di Groebenzell (…..) (ndr dove) due complessi italiani ed un incomparabile scozzese in kilt ci ha allietato con la sua cornamusa, ma soprattutto e scusatemi se mi ripeto, per tutta la simpatia ed amicizia che i presenti ci hanno dimostrato e trasmesso in quelle ore passate insieme (…..)
Il viaggio è continuato per un totale di circa 3300 km e Bamberg, Ettlingen, Strasbourg, Lugano, sono state mete meravigliose che hanno soddisfatto anche i più esigenti e scrupolosi ricercatori di storia, d’arte e cultura. (...) Qualcosa in più ha completato il nostro tour (…) perché da passione per le 500 ad altra passione il passo è breve (…) in particolare ci si mette la mitica (…)E la mitica ha colpito e così anche una storia di passione è nata……. Ma è certo che Cupido ha colpito…e chissà che in futuro, quali invitati, non ci si prospetti un altro viaggio in Germania!
E sì devo proprio riconoscere che è stata proprio una grande pensata, di quelle proprio che ti viene poi da rivedere e riconsiderare e che … dai e dai... Alla fine magari anche con qualche mezzo moccolo ti fanno pure arrivare alla sua vera conclusione e sbottare alla romana...Ma Silvà, ma chi te l’ha fatto fa!?.....Ma tutto ciò è proprio vero? In parte si, in parte no!!!! Ma la conclusione in realtà è solo questa….vi confesso in tutta onesta e sincerità che sì(….), per voi...per la vostra simpatia....per la vostra cortesia nei miei confronti, e si…lo ammetto....è stato un piacere e....Si lo rifarei!!!!! Un abbraccio caloroso a tutti. Ciao a tutti.
Silvano Genga
Notizia tratta integralmente da: www.agenpress.it/
Ho conosciuto Signore Genga tanti anni fa quando viveva in Belgio. Se dovevo scegliere una persona che possiede le qualità per realizzare questo pezzo viaggio "topolinesco", sarebbe Silvano Genga: senso dell'organizzazione, precisione, determinazione e passione. Non sono sorpreso quando dice che lo rifarebbe. Ci sono persone che non si può dimenticare...
RispondiEliminaLD (scusa per il mio italiano arrugginito )