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giovedì 1 dicembre 2005

Amnesty International sull'imminente apertura di un Cpta a Bari



Dichiarazione di Amnesty International
sull'imminente apertura di un Cpta a Bari


In relazione all'imminente apertura di un Centro di permanenza temporanea e assistenza (Cpta) a Bari, la Sezione Italiana di Amnesty International, pur sottolineando che sinora non ha mai chiesto la chiusura degli oltre 20 tra Cpta e centri di identificazione in funzione in Italia, ricorda le proprie preoccupazioni relative alla situazione dei diritti umani nei centri in cui in Italia vengono detenuti cittadini stranieri.

Il rapporto "Presenza temporanea, diritti permanenti" di Amnesty International, pubblicato il 20 giugno di quest'anno (leggilo in italiano ), riporta le denunce di cittadini stranieri detenuti nei centri, dichiaratisi vittime di maltrattamenti da parte di agenti di pubblica sicurezza e del personale di vigilanza e di altri abusi, tra cui l'uso eccessivo di tranquillanti.

"I centri - si legge nel rapporto - sono spesso troppo affollati, antigienici e carenti nell'assistenza medica. Molti detenuti hanno grandi difficolta' ad accedere alle procedure d'asilo e a contestare la legalita' degli ordini di espulsione e di detenzione. Inoltre, Amnesty International deplora l'uso generalizzato della detenzione nei confronti dei migranti e dei richiedenti asilo e ribadisce che questi, in base agli standard internazionali sui diritti umani, non dovrebbero mai essere detenuti per il solo fatto di aver chiesto asilo".

Amnesty International, attraverso i propri uffici di ricerca, monitorera' la situazione dei diritti umani nel Cpta di Bari e negli altri centri. A tal fine, auspica che il Ministero dell'Interno le consenta finalmente l'accesso nei centri.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia
Ufficio stampa
Tel. 06 4490224
cell. 348-6974361
e-mail: press@amnesty.it

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