Firmato il nuovo accordo quadro Anci-Conai per migliorare la raccolta differenziata nei nostri Comuni.
La raccolta differenziata dei rifiuti urbani supera l’8% nel Lazio, quasi il 18% in Umbria: ancora bassa rispetto alla media nazionale del 21,47%.
Dal Convegno Conai – Anci – Comune di Roma la fotografia della raccolta in Umbria e Lazio
237.666 tonnellate di imballaggi raccolti ogni anno su una produzione di rifiuti urbani pari a 2.929.093; una raccolta differenziata che ha superato l’8% con una percentuale di Comuni convenzionati che arriva sino al 95% e ben 31 impianti sul territorio. Questa la fotografia di una regione Lazio sempre più attiva nella raccolta, ma ancora lontana dalla media nazionale del 21,47% e dall’obiettivo di legge del 35%. Anche l’Umbria si dimostra una regione molto attiva, con il 17,95% di raccolta differenziata e un procapite - quello dei perugini - che supera tutti con ben 39,4kg.
Ecco quanto emerge dal convegno “I Comuni e la raccolta differenziata; le opportunità del nuovo accordo ANCI/CONAI”, tenutosi lo scorso 30 novembre a Villa Celimontana con la partecipazione di Dario Esposito, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma, Roberto De Santis e Giancarlo Longhi, rispettivamente Presidente e Direttore Generale Conai, Daniele Fortini, Presidente Federambiente, Giulio Quercioli Dessena, Presidente Fise Assoambiente, Nicola Nascosti, Membro Comitato Coordinamento Accordo Quadro Anci/Conai, e i rappresentanti di Cial, Cna, Comieco, Corepla, Rilegno.
L’accordo quadro Anci e Conai e i nuovi corrispettivi economici ai Comuni
Con il nuovo accordo quadro, che riguarda le filiere di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2008, i Comuni otterranno un corrispettivo superiore, rispetto al passato, per ogni tonnellata di imballaggi raccolti e avviati poi a riciclo dal sistema CONAI/Consorzi. L’accordo, infatti, è uno strumento volto a migliorare la raccolta differenziata nei Comuni, ai fini del riciclo e recupero degli stessi, pertanto i nuovi corrispettivi sono in funzione della qualità della raccolta: ad una migliore qualità viene riconosciuto un corrispettivo più alto.
Per l’acciaio si va da un massimo di 72 euro ad un minimo di 33 euro a tonnellata. Per l’alluminio da un massimo di 368 euro ad un minimo di 150 euro a tonnellata. Per la carta, il corrispettivo va dagli 84 euro ai 42 euro a tonnellata. Ogni tonnellata di legno vale, invece, tra i 12 e i 6 euro, mentre per la plastica si va da un massimo di 275 euro ad un minimo di 30 euro.
Produzione rifiuti e raccolta differenziata nelle province del Lazio e dell’Umbria
Ogni cittadino laziale produce ogni anno ben 569 kg di rifiuti, su una media italiana di 524 kg. Tra le province laziali, quelli che producono meno rifiuti sono gli abitanti di Frosinone, con solo 400 kg a testa ogni anno, mentre la capitale si attesta sui 615 kg di rifiuti procapite per residente. I più virtuosi sulla raccolta differenziata sono gli abitanti di Latina, che raccolgono ben il 14.06% dei rifiuti, mentre i più “negligenti” sono quelli di Frosinone, che partecipano solo per il 3,45%.
Le province umbre, invece, sono sostanzialmente paritarie nella produzione di rifiuti (589 kg pro capite per i perugini, 501 kg pro capite per i ternani) e nella raccolta differenziata (18,02 % Perugia, 17,74 % Terni).
Il contributo di ogni singolo cittadino: più bravi i perugini
Ma quanto contribuisce ognuno di noi ogni anno alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio? Ci sono notevoli differenze tra provincia e provincia. Gli Umbri sono in assoluto i più bravi: i perugini raccolgono pro capite ben 39,4 kg di imballaggi ogni anno ed i ternani 24,7 kg. Nel Lazio, sono in testa gli abitanti di Viterbo con 28,4 kg pro capite all’anno, seguiti da i cittadini di Roma, con 23,5 kg procapite, Rieti con 16 kg, Frosinone con 15,2 kg ed infine Latina, con 14,5 kg a testa.
I comuni convenzionati e gli impianti nel Lazio e in Umbria
Nelle due Regioni la risposta dei Comuni alla raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio in convenzione è stata elevata: nel Lazio, ogni 100 Comuni, 95 sono convenzionati per la plastica, 89 per la carta, 74 per il vetro, 68 per l’acciaio, 62 per l’alluminio e 59 per il legno; in Umbria, invece, la maggioranza delle convenzioni sono per la raccolta della carta (95% del totale dei Comuni), seguita dalla plastica (93% del totale). I dati rispecchiano l’andamento nazionale, che ha ormai raggiunto livelli piuttosto buoni: si va, infatti, da un 44% sul totale per il legno ad un 95% per la plastica.
La dotazione impiantistica nel Lazio e in Umbria per la selezione e il trattamento dei materiali raccolti dai Comuni in modo differenziato, consta di 9 impianti in Umbria e ben 31 impianti nel Lazio, di cui 3 in provincia di Viterbo, 4 in provincia di Frosinone, 4 in provincia di Latina e ben 20 nella provincia di Roma, mentre Rieti ne è sprovvista.
Il trend del recupero e della discarica in Italia negli anni
Con la collaborazione del sistema CONAI-Consorzi, in 5 anni (1999-2003) la raccolta differenziata urbana è aumentata in Italia del 115% e le convenzioni fra i Consorzi di filiera ed i Comuni coprono ormai il 75% della popolazione nazionale, con punte del 95% per alcuni materiali.
Il rapporto tra rifiuti da imballaggi smaltiti in discarica e il recupero degli stessi si è drasticamente capovolto dal 1998, data di costituzione del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) ad oggi. Siamo infatti passati da una situazione (1998) che vedeva ben 7.174.000 tonnellate di rifiuti da imballaggio smaltiti in modo indifferenziato in discarica ogni anno, contro soltanto 3.571.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi recuperati, ad una situazione a fine 2004 sostanzialmente opposta, con 7.427.000 tonnellate di rifiuti da imballaggio recuperati contro 4.443.000 che finiscono in discarica.
Per informazioni:
Ufficio Stampa Hill&Knowlton Gaia
Alessia Calvanese, 06441640328, 3351309390, calvanesea@hkgaia.com
Maria Luisa De Petris, 06 441640335, depetrism@hkgaia.com
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