SHANGHAI, 5 dicembre 2005
In base ad alcuni dati del Governo cinese basati su un campione di ca. 300 imprese, i profitti dei Gruppi cinesi sono cresciuti nel corso dei primi mesi dell’anno del 45% , ed i loro capitali sono aumentati del 15%.
E’ in crescita anche il numero di dipendenti medio della Grande industria impresa.
Tali indicatori fanno pensare all’inizio di una prima fase di concentrazione delle imprese cinesi, specialmente quelle operanti nel comparto industriale.
L’accelerazione dei profitti è determinata in parte da una maggiore efficienza delle imprese cinesi che hanno iniziato a valersi dell’IT nell’ambito della produzione, nonché, nell’automatizzazione dei processi aziendali. Naturalmente c’è ancora molto da fare sul fronte dell’informatizzazione.
Il tessuto economico della Cina è molto variegato. Le Grandi Imprese e le PMI cinesi crescono sia in numero che in dimensione ed internazionalizzazione.
Il PIL generato dalle prime 500 imprese cinesi pesa per quasi l'85% del PIL totale cinese.
Le PMI cinesi sono circa 10 milioni e nella TOP 500 delle PMI cinesi il 90% d'esse risultano essere privatizzate. Le opportunità della Cina sono rappresentate da Grandi imprese e PMI interessate a joint-venture e disponibili a considerare la partecipazione di operatori stranieri che possono oggi fare shopping in Cina ad un prezzo (che è in virtù del cambio) favorevole per i Player europei.
Il paniere d’offerta è talmente ricco e variegato, che per una PMI italiana è doveroso valutare l’acquisto di partecipazioni (di controllo) nell’ambito di società cinesi operanti nell’ambito dello stesso segmento di mercato.
Per le PMI italiane in CINA occorre un salto di qualità “All'attuale tasso di crescita nel 2050 la Cina sarà la prima potenza mondiale con un PIL del 30% superiore agli USA. Una quota significativa di PMI si ritiene virtuosa, dotata di creatività, efficienza e flessibilità insuperabili. Il problema è che lo stesso concetto di creatività si è evoluto nel tempo, diventando esso stesso un processo complesso. Le fasi che legavano creatività, invenzione e innovazione avevano un livello di complessità molto inferiore rispetto a quello odierno. I tempi sono cambiati: le strategie che hanno funzionato in passato è probabile che non sia la chiave del successo futuro. Per le PMI nostrane, è fondamentale che gli imprenditori di tali imprese diano una svolta alle proprie aziende inserendo manager esterni con competenze internazionali che possano guidarle fuori dallo stagno del ‘localismo’ in cui rischiano di rimanere. La CINA rappresenta già ora in molti segmenti il mercato di sbocco piu’ importante al mondo. E’ fondamentale che le PMI si consorzino Facendo Rete al fine di cogliere le opportunità che la CINA offre in questa fase di straordinaria crescita”, commenta Ermanno Delia ( www.assolaw.com ).
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