FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "SICILIA INDIPINNENTI"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE"
-Sikritarìa Nazziunali-
Kumunikatu Stampa
15 GENNAIO 2006. RICORRE IL 42° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ANDREA FINOCCHIARO APRILE
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE"
-Sikritarìa Nazziunali-
Kumunikatu Stampa
15 GENNAIO 2006. RICORRE IL 42° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ANDREA FINOCCHIARO APRILE
Il 15 gennaio 1964 morì a Palermo Andrea Finocchiaro Aprile, lo statista che era stato il leader indiscusso del Movimento Indipendentista Siciliano nel periodo che va dal 1943 al 1948. E che era stato, quindi, il maggiore protagonista e ispiratore delle grandi manifestazioni popolari, delle sommosse e della fase rivoluzionaria che caratterizzarono il Separatismo Siciliano durante il drammatico periodo dei bombardamenti e del succesivo sbarco degli Alleati (10 luglio 1943). Un dopoguerra nel corso dei quale vi fu un grande risveglio politico e culturale e che vide anche rastrellamenti, repressioni, violenze e, dall'altra parte, le azioni di guerriglia dell'EVIS (Esercito Volontario per la Indipendenza della Sicilia).
Andrea Finocchiaro Aprile, con le sue doti di equilibrio e di esperienza politica, seppe essere anche il Leader che avrebbe guidato la difficile ed incompresa trasformazione del Separatismo in Movimento politico indipendentista e federalista, legalmente riconosciuto, che avrebbe dato, con i suoi Deputati, un contributo notevole, in sede di Costituente, alla elaborazione della nuova Costituzione Democratica dello Stato Italiano, intanto transitato dalla Monarchia alla Repubblica (2 giugno 1948). Finocchiaro Aprile seppe dare, altresì, al movimento Indipendentista un programma politico ben articolato e, per quei tempi, molto moderno. Tanto che ancora oggi, sotto diversi aspetti, quel programma è valido ed attuale.
Lo statista siciliano aveva alle sue spalle esperienze parlamentari, di opposizione e di governo (era stato, come esponente autonomo dell'area politica che, sostanzialmente, faceva capo a Francesco Saverio Nitti, Sottosegretario di Stato in governi pre-fascisti guidati dallo stesso Nitti). Aveva, inoltre, una vastissima cultura umanistica e giuridica ed era stato, fra l'altro, docente di materie giuridiche nelle Università di Siena, Ferrara e Camerino.
Nel 1924, in un comizio, poi sciolto dalla polizia, a Termini Imerese, aveva manifestato pubblicamente una coraggiosa e forte presa di posizione contro Mussolini e contro il fascismo, accusati, fra l'altro, di discriminare gli interessi meridionali. Fu deportato a Ponza dal settembre del 1944 al marzo del 1945. Ebbe, insieme agli altri Dirigenti Indipendentisti, un serrato confronto con il Governo Italiano per tracciare le linee entro le quali dare alla Sicilia uno Statuto Speciale di Autonomia che fosse una via di mezzo fra lo Statuto di una Regione autonoma e la "costituzione" di uno Stato federale. Fu deputato alla Costituente e deputato ragionale.
Rinunziò, nel 1948, alla nomina a Senatore di diritto (che gli sarebbe spettata) per affrontare direttamente ed in prima persona la campagna elettorale per la elezione del Parlamento. Da quella competizione Andrea Finocchiaro Aprile sarebbe uscito sconfitto perché intanto i partiti unitari e centralisti avevano adottato nuove regole per la lotta politica. Regole che introducevano, soprattutto nel Mezzogiorno ed in Sicilia, il voto di scambio, le lottizzazioni, il clientelismo e tanti altri fenomeni per affrontare i quali né A.F.A. nè altri dirigenti del Movimento Indipendentista, giovani e vecchi (e che pure avevano saputo guidare la fase rivoluzionaria), avevano adeguata preparazione. Pesò nella sconfitta, però, anche il clima di persecuzione che intanto si era creato contro coloro che avevano lottato per l'Indipendenza Siciliana.
Andrea Finocchlaro Aprile fu poi nominato Componente dell'Alta Corte per la Regione Siciliana, fino alla soppressione di fatto (e non di diritto) di tale Istituto.
Oggi il suo pensiero, la sua proposta di modificare in senso federalista lo Stato unitario e centralista, la sua battaglia moralizzatrice condotta da solista in sede di Costituente contro la corruzione della classe politica e dei partiti, sono rivalutati, non solo in Italia ma in tutta l'Europa moderna. La quale ultima, se vuole essere degna del proprio passato, deve confrontarsi con i problemi delle nazionalità e dei Popoli non riconosciuti in Stato, ancora oggi vivi e vitali. E che contribuirono alla costruzione della Civiltà e della Identità dell'Europa stessa. A tal proposito dobbiamo ricordare che gli Indipendentisti Siciliani ed A.F.A. In particolare furono i primi a parlare di Confederazione e di collaborazione europea, rischiando anche la vita, quando il Codice Penale italiano lo vietava.
Ma dobbiamo denunziare anche che ancora oggi Andrea Finocchiaro Aprile proprio in Sicilia è soggetto ad una manovra politica da parte della Cultura ufficiale e dei Partiti Centralisti che mira a farne dimenticare il ruolo politico e la stessa esistenza. E che comunque, quando non se ne può fare a meno, ne parla in termini demonizzanti e diffamatori. Così come, del resto, usa fare nei confronti dell'intero movimento democratico e popolare che si battè per l'indipendenza della Sicilia e per il diritto all'autodeterminazione.
Andrea Finocchiaro Aprile, con le sue doti di equilibrio e di esperienza politica, seppe essere anche il Leader che avrebbe guidato la difficile ed incompresa trasformazione del Separatismo in Movimento politico indipendentista e federalista, legalmente riconosciuto, che avrebbe dato, con i suoi Deputati, un contributo notevole, in sede di Costituente, alla elaborazione della nuova Costituzione Democratica dello Stato Italiano, intanto transitato dalla Monarchia alla Repubblica (2 giugno 1948). Finocchiaro Aprile seppe dare, altresì, al movimento Indipendentista un programma politico ben articolato e, per quei tempi, molto moderno. Tanto che ancora oggi, sotto diversi aspetti, quel programma è valido ed attuale.
Lo statista siciliano aveva alle sue spalle esperienze parlamentari, di opposizione e di governo (era stato, come esponente autonomo dell'area politica che, sostanzialmente, faceva capo a Francesco Saverio Nitti, Sottosegretario di Stato in governi pre-fascisti guidati dallo stesso Nitti). Aveva, inoltre, una vastissima cultura umanistica e giuridica ed era stato, fra l'altro, docente di materie giuridiche nelle Università di Siena, Ferrara e Camerino.
Nel 1924, in un comizio, poi sciolto dalla polizia, a Termini Imerese, aveva manifestato pubblicamente una coraggiosa e forte presa di posizione contro Mussolini e contro il fascismo, accusati, fra l'altro, di discriminare gli interessi meridionali. Fu deportato a Ponza dal settembre del 1944 al marzo del 1945. Ebbe, insieme agli altri Dirigenti Indipendentisti, un serrato confronto con il Governo Italiano per tracciare le linee entro le quali dare alla Sicilia uno Statuto Speciale di Autonomia che fosse una via di mezzo fra lo Statuto di una Regione autonoma e la "costituzione" di uno Stato federale. Fu deputato alla Costituente e deputato ragionale.
Rinunziò, nel 1948, alla nomina a Senatore di diritto (che gli sarebbe spettata) per affrontare direttamente ed in prima persona la campagna elettorale per la elezione del Parlamento. Da quella competizione Andrea Finocchiaro Aprile sarebbe uscito sconfitto perché intanto i partiti unitari e centralisti avevano adottato nuove regole per la lotta politica. Regole che introducevano, soprattutto nel Mezzogiorno ed in Sicilia, il voto di scambio, le lottizzazioni, il clientelismo e tanti altri fenomeni per affrontare i quali né A.F.A. nè altri dirigenti del Movimento Indipendentista, giovani e vecchi (e che pure avevano saputo guidare la fase rivoluzionaria), avevano adeguata preparazione. Pesò nella sconfitta, però, anche il clima di persecuzione che intanto si era creato contro coloro che avevano lottato per l'Indipendenza Siciliana.
Andrea Finocchlaro Aprile fu poi nominato Componente dell'Alta Corte per la Regione Siciliana, fino alla soppressione di fatto (e non di diritto) di tale Istituto.
Oggi il suo pensiero, la sua proposta di modificare in senso federalista lo Stato unitario e centralista, la sua battaglia moralizzatrice condotta da solista in sede di Costituente contro la corruzione della classe politica e dei partiti, sono rivalutati, non solo in Italia ma in tutta l'Europa moderna. La quale ultima, se vuole essere degna del proprio passato, deve confrontarsi con i problemi delle nazionalità e dei Popoli non riconosciuti in Stato, ancora oggi vivi e vitali. E che contribuirono alla costruzione della Civiltà e della Identità dell'Europa stessa. A tal proposito dobbiamo ricordare che gli Indipendentisti Siciliani ed A.F.A. In particolare furono i primi a parlare di Confederazione e di collaborazione europea, rischiando anche la vita, quando il Codice Penale italiano lo vietava.
Ma dobbiamo denunziare anche che ancora oggi Andrea Finocchiaro Aprile proprio in Sicilia è soggetto ad una manovra politica da parte della Cultura ufficiale e dei Partiti Centralisti che mira a farne dimenticare il ruolo politico e la stessa esistenza. E che comunque, quando non se ne può fare a meno, ne parla in termini demonizzanti e diffamatori. Così come, del resto, usa fare nei confronti dell'intero movimento democratico e popolare che si battè per l'indipendenza della Sicilia e per il diritto all'autodeterminazione.
Palermu, 14 Jinnaru 2006
GIUSEPPE SCIANÒ, Sikritariu FNS
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Si ringrazia per la cortese attenzione.
L'addetto Stampa ( Giovanni Basile)
GIUSEPPE SCIANÒ, Sikritariu FNS
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tel&fax (+39) 091329456
Internet: www.fns.it / e-mail: fns@fns.it
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"CUMITATU CITATI 'I CATANIA"
"Comitato Città di Catania"
www.fnscatania.tk (with english introduction and multilanguage translator)
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tel (+39) 1786012222 fax (+39) 1782211303
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«Diamo, quindi, al Popolo Siciliano - in lotta per il suo ideale millenario - la bandiera di un indipendentismo esente da mafiosità e brigantaggio, auspicandone la vittoria nella libertà, nella democrazia, nella giustizia sociale, nella concordia, nella pace e nello spirito europeistico e mediterraneistico».
Giuseppe Montalbano, 1976
Giuseppe Montalbano, 1976
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