Conferenza di Palo Alto-California
Cisco e Micron annunciano di rafforzare la loro presenza e gli investimenti in Italia
Palo Alto, 25 gennaio 2006
Il barometro dell’attrazione degli investimenti tecnologici stranieri in Italia volge al bello. La tendenza è emersa a Palo Alto, nel cuore della Silicon Valley californiana, alla conferenza organizzata da InvestinItaly - la joint venture tra Sviluppo Italia e Ice - e il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, per illustrare ai rappresentanti di società altamente tecnologiche e di venture capitalist l’attrattività italiana per gli investimenti high-tech.
“Abbiamo riscontrato un interesse ed una disponibilità che non immaginavamo e, soprattutto, è stato molto apprezzato lo sforzo di modernizzazione in atto in Italia, dove in questi anni sono stati investiti 1,5 miliardi per creare e diffondere l’innovazione per la competitività del Sistema Paese” - ha detto il Ministro Lucio Stanca al termine della conferenza, dove i manager di alcune aziende americane già presenti in Italia hanno testimoniato la positività della loro scelte e degli investimenti effettuati.
“La presenza di InvestInItaly nella Silicon Valley rappresenta una tappa fondamentale del nostro lavoro - ha dichiarato Giampaolo Russo, responsabile di InvestInItaly - la concentrazione di imprese e venture capitalist attivi nel settore ICT, unitamente ad una sensibile presenza di ricercatori italiani, sono un'opportunita' sulla quale intendiamo lavorare con continuita'. Il risultato di oggi testimonia che, attraverso un lavoro mirato e di qualita', e' possibile coinvolgere una comunita' di business estremamente qualificata“.
Nel corso dell’evento, alcune aziende hanno anunciato la volonta’ di rafforzare la propria presenza in Italia. È il caso di due americane “doc”: Cisco System Inc, all'avanguardia nelle tecnologie di rete, e della Micron Technology, leader nei semiconduttori (microchip), nelle memorie e nei sensori di immagine.
“L’Italia ha dimostrato di essere un Paese con una forte attenzione all’utilizzo delle tecnologie per automatizzare i processi ed acquisire competitività – ha dichiarato Stefano Venturi, vicepresidente di Cisco. Il manager ha ricordato poi che Cisco, con i suoi 25 milioni di euro investiti in Italia e la partecipazione del 19% in Italtel, mira a diffondere la cultura tecnologica e a investire in ricerca e sviluppo. E’ proprio a questo scopo che, con un investimento di 50 milioni di euro l’anno, e’ stato creato a Monza un laboratorio d’avanguardia per la fotonica. “Entro la fine del 2006 - ha annunciato Venturi - aumenteremo ancora la nostra presenza sul territorio, elevando a 300 il numero dei ricercatori. Anzi, continueremo a portare innovazione e sostenere la crescita culturale dell’Italia, perche’ il Paese ha capito che la competitività si acquisisce con l’efficienza, con la capacità di gestire le infrastrutture e con il valore aggiunto dei servizi che solo la tecnologia e la preparazione culturale rendono possibili”.
Fiducia e la prospettiva di nuovi investimenti nel Belpaese e’ stata espressa anche da Micron Technology. Pat Otte, site manager dell’azienda della Virginia, ha infatti annunciato la volonta’ di rafforzare la presenza dell’azienda in Italia, fino ad oggi caratterizzata dall’insediamento di Avezzano rilevato nel ’98 dove lavorano 1.800 persone (di cui 500 ingegneri). “Ad Avezzano, dove ora c’è solo la produzione di semiconduttori, memorie e sensori di immagini, contiamo di portare anche la ricerca e lo sviluppo di questi prodotti, radicandoci così ulteriormente nella realtà locale - ha affermato Otte. Il valore dell’investimento nella ricerca e nello sviluppo è dato dalla capacità umana e professionale – ha continuato. Gli italiani messi a lavorare in un circuito internazionale altamente tecnologico, si sono dimostrati più duttili e creativi dei colleghi di altri Paesi. Questo dipende dal fatto che la loro formazione, soprattutto quella degli ingegneri, ha dato loro la capacità di essere innovativi e di adattarsi alle nuove sfide”.
A sfatare i luoghi comuni di un’Italia negata all’innovazione è stato non solo il ministro Stanca, il quale ha ricordato che “il mercato italiano è ormai uno dei più grossi in Europa”, ma anche Mauro Sentinelli, direttore generale di TIM International: “Conviene investire in Italia perché il nostro Paese non è più quello della pizza e dei mandolini, come veniva presentato nella cinematografia di successo, ma è un paese tecnologicamente molto avanzato. Ad esempio nel campo del wireless, siamo partiti per ultimi nella sperimentazione, ma dopo soli sei anni siamo diventati il primo mercato radiomobile europeo ed ora siamo i primi ad aver intrapreso la strada dell’Umts. Siamo il Paese leader per l’innovazione, e la nostra eccellenza ci viene riconosciuta anche dalla Gsm Association. Siamo un paese estremamente avanzato anche nel settore della sicurezza soprattutto in quello dell’identificazione della persona”.
CONTATTI:
Sviluppo Italia
Silvia Gambacorta +39.340-6782905 Monica Zarelli +39 06-42160973 +39 348-4042813
Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie
Dario de Marchi - +39.329.4308.035 d.demarchi@governo.it
“Abbiamo riscontrato un interesse ed una disponibilità che non immaginavamo e, soprattutto, è stato molto apprezzato lo sforzo di modernizzazione in atto in Italia, dove in questi anni sono stati investiti 1,5 miliardi per creare e diffondere l’innovazione per la competitività del Sistema Paese” - ha detto il Ministro Lucio Stanca al termine della conferenza, dove i manager di alcune aziende americane già presenti in Italia hanno testimoniato la positività della loro scelte e degli investimenti effettuati.
“La presenza di InvestInItaly nella Silicon Valley rappresenta una tappa fondamentale del nostro lavoro - ha dichiarato Giampaolo Russo, responsabile di InvestInItaly - la concentrazione di imprese e venture capitalist attivi nel settore ICT, unitamente ad una sensibile presenza di ricercatori italiani, sono un'opportunita' sulla quale intendiamo lavorare con continuita'. Il risultato di oggi testimonia che, attraverso un lavoro mirato e di qualita', e' possibile coinvolgere una comunita' di business estremamente qualificata“.
Nel corso dell’evento, alcune aziende hanno anunciato la volonta’ di rafforzare la propria presenza in Italia. È il caso di due americane “doc”: Cisco System Inc, all'avanguardia nelle tecnologie di rete, e della Micron Technology, leader nei semiconduttori (microchip), nelle memorie e nei sensori di immagine.
“L’Italia ha dimostrato di essere un Paese con una forte attenzione all’utilizzo delle tecnologie per automatizzare i processi ed acquisire competitività – ha dichiarato Stefano Venturi, vicepresidente di Cisco. Il manager ha ricordato poi che Cisco, con i suoi 25 milioni di euro investiti in Italia e la partecipazione del 19% in Italtel, mira a diffondere la cultura tecnologica e a investire in ricerca e sviluppo. E’ proprio a questo scopo che, con un investimento di 50 milioni di euro l’anno, e’ stato creato a Monza un laboratorio d’avanguardia per la fotonica. “Entro la fine del 2006 - ha annunciato Venturi - aumenteremo ancora la nostra presenza sul territorio, elevando a 300 il numero dei ricercatori. Anzi, continueremo a portare innovazione e sostenere la crescita culturale dell’Italia, perche’ il Paese ha capito che la competitività si acquisisce con l’efficienza, con la capacità di gestire le infrastrutture e con il valore aggiunto dei servizi che solo la tecnologia e la preparazione culturale rendono possibili”.
Fiducia e la prospettiva di nuovi investimenti nel Belpaese e’ stata espressa anche da Micron Technology. Pat Otte, site manager dell’azienda della Virginia, ha infatti annunciato la volonta’ di rafforzare la presenza dell’azienda in Italia, fino ad oggi caratterizzata dall’insediamento di Avezzano rilevato nel ’98 dove lavorano 1.800 persone (di cui 500 ingegneri). “Ad Avezzano, dove ora c’è solo la produzione di semiconduttori, memorie e sensori di immagini, contiamo di portare anche la ricerca e lo sviluppo di questi prodotti, radicandoci così ulteriormente nella realtà locale - ha affermato Otte. Il valore dell’investimento nella ricerca e nello sviluppo è dato dalla capacità umana e professionale – ha continuato. Gli italiani messi a lavorare in un circuito internazionale altamente tecnologico, si sono dimostrati più duttili e creativi dei colleghi di altri Paesi. Questo dipende dal fatto che la loro formazione, soprattutto quella degli ingegneri, ha dato loro la capacità di essere innovativi e di adattarsi alle nuove sfide”.
A sfatare i luoghi comuni di un’Italia negata all’innovazione è stato non solo il ministro Stanca, il quale ha ricordato che “il mercato italiano è ormai uno dei più grossi in Europa”, ma anche Mauro Sentinelli, direttore generale di TIM International: “Conviene investire in Italia perché il nostro Paese non è più quello della pizza e dei mandolini, come veniva presentato nella cinematografia di successo, ma è un paese tecnologicamente molto avanzato. Ad esempio nel campo del wireless, siamo partiti per ultimi nella sperimentazione, ma dopo soli sei anni siamo diventati il primo mercato radiomobile europeo ed ora siamo i primi ad aver intrapreso la strada dell’Umts. Siamo il Paese leader per l’innovazione, e la nostra eccellenza ci viene riconosciuta anche dalla Gsm Association. Siamo un paese estremamente avanzato anche nel settore della sicurezza soprattutto in quello dell’identificazione della persona”.
CONTATTI:
Sviluppo Italia
Silvia Gambacorta +39.340-6782905 Monica Zarelli +39 06-42160973 +39 348-4042813
Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie
Dario de Marchi - +39.329.4308.035 d.demarchi@governo.it
Nessun commento:
Posta un commento