PREZZI DIECI VOLTE PIU' BASSI CON LA FRUTTA DI STAGIONE
L'agricoltura contribuisce a proprie spese al contenimento dell'inflazione
Coldiretti spiega come risparmiare sulla spesa
Coldiretti spiega come risparmiare sulla spesa
"Il consumatore risparmia se compra frutta e verdura di stagione: può sembrare banale - afferma Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova - ma spesso ci si dimentica che i prodotti alimentari sono legati ad un preciso ciclo stagionale che influisce anche sul prezzo finale. In ogni caso i costi all'origine rimangono sempre al di sotto della media".
La frutta italiana di stagione come arance, mandarini, clementine, mele, pere e kiwi è venduta a prezzi anche di dieci volte inferiori a quelli osservati in alcuni mercati dove sono presenti ciliegie cilene a 20 euro/kg, albicocche cilene a 15 euro/kg e pesche sudafricane a 15 euro/kg, che non sono in produzione nell'inverno italiano.
Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat a dicembre sottolinea come l'agricoltura italiana con un calo dei prezzi del 5,1 per cento abbia contribuito a proprie spese al contenimento generale dell'inflazione all'1,9 per cento nel 2005.
"Il calo nei prezzi pagati agli agricoltori nel 2005 - continua Calaon - non si è tuttavia trasferito adeguatamente al dettaglio come dimostra il fatto che l'Istat evidenzia per i prezzi al consumo dell'alimentare e bevande il più elevato aumento congiunturale (+0,3). Sulla base delle rilevazioni Ismea relative ai primi undici mesi del 2005 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - ricorda Calaon - i prezzi dei prodotti agricoli nazionali hanno evidenziato cali più accentuati per vini e cereali (-21 per cento), frutta (-10 per cento), piante destinate alla trasformazione industriale (-6 per cento), maiali (-6 per cento), pollame e conigli (-5 per cento) e latte e derivati (-2 per cento).
Le imprese agricole e i consumatori subiscono l'impatto devastante delle strozzature di filiera su cui si inserisce un sistema di distribuzione gonfiato ed alterato da insopportabili bolle speculative che possono essere combattute - sostiene il presidente di Coldiretti Padova - anche con alcune regole negli acquisti come quelle di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori o nei mercati all'ingrosso per contrastare la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola, verificare l'origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, acquistare quantità contenute per ridurre gli sprechi e preferire le produzioni locali che garantiscono maggiore freschezza.
A questo scopo, per assicurare la trasparenza nel commercio è necessario garantire alla vendita etichette a norma di legge che consentano ai consumatori di mettere a confronto diversi negozi e prodotti per origine, qualità, varietà e prezzo, ma anche per riconoscere la stagionalità delle produzioni e distinguere tra i prodotti importati e quelli nazionali che - conclude Calaon - non essendo soggetti a tempi lunghi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, livelli sanitari elevati e prezzi più convenienti".
carmine granato
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