Pagine

venerdì 24 febbraio 2006

ANIMALISTI ITALIANI RISPONDONO A PRADA: LA PELLICCIA? “ETHICALLY SCORRECT”

ANIMALISTI ITALIANI RISPONDONO A PRADA: LA PELLICCIA? “ETHICALLY SCORRECT”

Milano Moda Donna. “Le passerelle milanesi continuano a sporcarsi del sangue di milioni di animali morti” - dichiara Daniela Britti, responsabile campagna pellicce per Animalisti Italiani ONLUS – “La pelliccia, utilizzata per ogni tipo di creazione, inserita in tutti i colletti, polsini, cappelli, cappotti non è “politically scorrect”, come afferma Prada ma “ethically scorrect”.
Basti pensare ai metodi di allevamento e uccisione degli animali da pelliccia che nulla hanno di umano. Gli stilisti affermano di sapere cosa desidera la donna di oggi e cosa deve indossare.
All’insegna di un femminismo tutto sui generis, Prada considera “forte, potente ed energica” la donna che utilizza pellicce.
E’ questo il risultato di anni di lotta femminista per l’affermazione della donna come persona dotata di capacità a prescindere da ciò che indossa secondo lei?
Siamo sicuri che, come noi, molte donne siano indignate e che di certo vorranno rispondere a queste affermazioni. Dopo aver combattuto per anni, attraverso il movimento femminista, per essere considerate nella società al pari del loro compagno uomo, dopo aver lottato per ottenere ruoli di potere anche all’interno della politica, di certo le donne faranno sentire la loro voce contro chi le vuole prive di significato, vuote ed insensibili, capaci di imporsi soltanto con indosso pellicce sgargianti più o meno costose.
E’ triste pensare che oggigiorno la forza di carattere si misuri in base al costo di una pelliccia. Perché se così fosse di certo le creazioni della Ravizza da oltre 50.000 euro dovrebbero far guadagnare punti extra solo alle donne che possono permettersele. Gli stilisti tentano di riproporre la pelliccia in tutte le salse infierendo su un numero sempre maggiore di vittime animali per creare colbacchi, cappe, borse e persino caschi per motocicletta ricoperti di pelliccia.
A discapito di tanta pubblicità, tuttavia, ci chiediamo se le vendite nel prossimo inverno risponderanno alle loro aspettative. Noi siamo certi che gli italiani, sempre più consapevoli della sofferenza di tanti animali per scopi futili saranno in grado di rivolgere i loro acquisti verso scelte etiche boicottando chi lucra sulla pelle degli animali. Gli Animalisti Italiani invitano tutti coloro che ancora non conoscono la realtà che si nasconde dietro la produzione di pellicce ma anche chi ha intenzione di acquistarne una ed ha dubbi di eticità al riguardo, a visitare il sito web www.animalisti.it.

Roma, 24 febbraio 2006

Animalisti Italiani
Ufficio Stampa: 0623232569 – ufficiostampa@animalisti.it
Daniela Britti 329/2354226 – nopellicce@animalisti.it

Nessun commento:

Posta un commento