Trasparenza delle informazioni e della pubblicità alla base del provvedimento
Rigide norme introdotte dall’Ufficio italiano cambi.
Forti sanzioni per chi non si adegua
Forti sanzioni per chi non si adegua
La mediazione creditizia è a una svolta. Dopo l’approvazione del provvedimento 29 aprile 2005 da parte dell’Ufficio italiano cambi (Uic), la normativa in materia ha subito una forte rivoluzione che, a distanza di sei mesi, non è ancora entrata a fare parte del “comportamento comune” dei mediatori creditizi. «Il nuovo provvedimento prevede novità rigide in materia di trasparenza informativa e pubblicitaria che, se non attuate pienamente, portano a conseguenze gravi per i mediatori, compresi pesanti sanzioni amministrative». Il primo commento di Luigi Barbato, presidente dell’Unione mediatori creditizi italiani (Umci) è perentorio. «A distanza di sei mesi – continua il presidente – molte società di mediazione non si sono ancora adeguate. Una situazione che deve, al più presto, rientrare perché l’Ufficio italiano cambi è stato risoluto».
Proprio per andare incontro alle esigenze informative da parte dei mediatori creditizi, l’Umci ha organizzato un convegno per fare chiarezza sulla nuova normativa che si è svolto all’UNA Hotel Malpensa di Cerro Maggiore e che ha seguito un altro appuntamento svoltosi a Roma all’inizio del mese: «Abbiamo organizzato due appuntamenti – continua Barbato - nelle principali piazze italiane, Roma e Milano, dove l’attività della mediazione creditizia è più florida. Si tratta di convegni durante i quali abbiamo spiegato meticolosamente quali sono le modifiche apportate dall’Uic nell’aprile dello scorso anno».
Con il nuovo provvedimento, l’Uic ha posto a carico dei mediatori creditizi una serie di obblighi volti ad assicurare la trasparenza delle condizioni contrattuali. Novità anche sul fronte delle sanzioni: il provvedimento, oltre a citare nuovamente la multa e la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi esercita l’attività senza essere iscritto all’Albo, prevede le medesime sanzioni previste per gli esponenti bancari in caso di violazione degli obblighi sulla trasparenza e la pubblicità delle condizioni contrattuali. «Da oggi in poi, – continua Barbato -, chi non adempie alle nuove norme rischia davvero grosso. Il provvedimento dell’Uic è in vigore da sei mesi, ma pochi mediatori sono a conoscenza delle novità».
Trasparenza informativa e pubblicitaria davanti a tutto. La parte IV del provvedimento persegue l’obiettivo di garantire ai clienti la conoscenza degli elementi essenziali del rapporto e obbliga i mediatori a precisi obblighi informativi in materia aventi come oggetto i servizi offerti e le relative condizioni contrattuali. Innanzitutto, cita il provvedimento, viene preso in considerazione “l’avviso” che le società di mediazione sono tenute a esporre nei locali aperti al pubblico. L’avviso deve contenere tutte le informazioni essenziali dalle principali norme di trasparenza e la disponibilità - altra novità - dei “fogli informativi”. «Questi ultimi sono la vera spina nel fianco dei mediatori – precisa il presidente -. Perché devono contenere una mole di informazioni utili per il cliente che, ancora oggi, non vengono attese pienamente dalle società. I rischi di inadempienza, come già detto, non sono da sottovalutare».
Durante il convegno, le novità del provvedimento sono state esposte da professionisti del settore: Carmen Leo, avvocato dell’Umci, Beniamino Vercilio Puglisi, dell’area legale della Banca di Roma, Matteo Arata, direttore commerciale Umci e Andrea Corsato, sales manager Ge Capital Bank.
Proprio per andare incontro alle esigenze informative da parte dei mediatori creditizi, l’Umci ha organizzato un convegno per fare chiarezza sulla nuova normativa che si è svolto all’UNA Hotel Malpensa di Cerro Maggiore e che ha seguito un altro appuntamento svoltosi a Roma all’inizio del mese: «Abbiamo organizzato due appuntamenti – continua Barbato - nelle principali piazze italiane, Roma e Milano, dove l’attività della mediazione creditizia è più florida. Si tratta di convegni durante i quali abbiamo spiegato meticolosamente quali sono le modifiche apportate dall’Uic nell’aprile dello scorso anno».
Con il nuovo provvedimento, l’Uic ha posto a carico dei mediatori creditizi una serie di obblighi volti ad assicurare la trasparenza delle condizioni contrattuali. Novità anche sul fronte delle sanzioni: il provvedimento, oltre a citare nuovamente la multa e la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi esercita l’attività senza essere iscritto all’Albo, prevede le medesime sanzioni previste per gli esponenti bancari in caso di violazione degli obblighi sulla trasparenza e la pubblicità delle condizioni contrattuali. «Da oggi in poi, – continua Barbato -, chi non adempie alle nuove norme rischia davvero grosso. Il provvedimento dell’Uic è in vigore da sei mesi, ma pochi mediatori sono a conoscenza delle novità».
Trasparenza informativa e pubblicitaria davanti a tutto. La parte IV del provvedimento persegue l’obiettivo di garantire ai clienti la conoscenza degli elementi essenziali del rapporto e obbliga i mediatori a precisi obblighi informativi in materia aventi come oggetto i servizi offerti e le relative condizioni contrattuali. Innanzitutto, cita il provvedimento, viene preso in considerazione “l’avviso” che le società di mediazione sono tenute a esporre nei locali aperti al pubblico. L’avviso deve contenere tutte le informazioni essenziali dalle principali norme di trasparenza e la disponibilità - altra novità - dei “fogli informativi”. «Questi ultimi sono la vera spina nel fianco dei mediatori – precisa il presidente -. Perché devono contenere una mole di informazioni utili per il cliente che, ancora oggi, non vengono attese pienamente dalle società. I rischi di inadempienza, come già detto, non sono da sottovalutare».
Durante il convegno, le novità del provvedimento sono state esposte da professionisti del settore: Carmen Leo, avvocato dell’Umci, Beniamino Vercilio Puglisi, dell’area legale della Banca di Roma, Matteo Arata, direttore commerciale Umci e Andrea Corsato, sales manager Ge Capital Bank.
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