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venerdì 17 febbraio 2006

Mediazione creditizia: si cambia

Trasparenza delle informazioni e della pubblicità alla base del provvedimento
Rigide norme introdotte dall’Ufficio italiano cambi.
Forti sanzioni per chi non si adegua
La mediazione creditizia è a una svolta. Dopo l’approvazione del provvedimento 29 aprile 2005 da parte dell’Ufficio italiano cambi (Uic), la normativa in materia ha subito una forte rivoluzione che, a distanza di sei mesi, non è ancora entrata a fare parte del “comportamento comune” dei mediatori creditizi. «Il nuovo provvedimento prevede novità rigide in materia di trasparenza informativa e pubblicitaria che, se non attuate pienamente, portano a conseguenze gravi per i mediatori, compresi pesanti sanzioni amministrative». Il primo commento di Luigi Barbato, presidente dell’Unione mediatori creditizi italiani (Umci) è perentorio. «A distanza di sei mesi – continua il presidente – molte società di mediazione non si sono ancora adeguate. Una situazione che deve, al più presto, rientrare perché l’Ufficio italiano cambi è stato risoluto».
Proprio per andare incontro alle esigenze informative da parte dei mediatori creditizi, l’Umci ha organizzato un convegno per fare chiarezza sulla nuova normativa che si è svolto all’UNA Hotel Malpensa di Cerro Maggiore e che ha seguito un altro appuntamento svoltosi a Roma all’inizio del mese: «Abbiamo organizzato due appuntamenti – continua Barbato - nelle principali piazze italiane, Roma e Milano, dove l’attività della mediazione creditizia è più florida. Si tratta di convegni durante i quali abbiamo spiegato meticolosamente quali sono le modifiche apportate dall’Uic nell’aprile dello scorso anno».
Con il nuovo provvedimento, l’Uic ha posto a carico dei mediatori creditizi una serie di obblighi volti ad assicurare la trasparenza delle condizioni contrattuali. Novità anche sul fronte delle sanzioni: il provvedimento, oltre a citare nuovamente la multa e la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi esercita l’attività senza essere iscritto all’Albo, prevede le medesime sanzioni previste per gli esponenti bancari in caso di violazione degli obblighi sulla trasparenza e la pubblicità delle condizioni contrattuali. «Da oggi in poi, – continua Barbato -, chi non adempie alle nuove norme rischia davvero grosso. Il provvedimento dell’Uic è in vigore da sei mesi, ma pochi mediatori sono a conoscenza delle novità».
Trasparenza informativa e pubblicitaria davanti a tutto. La parte IV del provvedimento persegue l’obiettivo di garantire ai clienti la conoscenza degli elementi essenziali del rapporto e obbliga i mediatori a precisi obblighi informativi in materia aventi come oggetto i servizi offerti e le relative condizioni contrattuali. Innanzitutto, cita il provvedimento, viene preso in considerazione “l’avviso” che le società di mediazione sono tenute a esporre nei locali aperti al pubblico. L’avviso deve contenere tutte le informazioni essenziali dalle principali norme di trasparenza e la disponibilità - altra novità - dei “fogli informativi”. «Questi ultimi sono la vera spina nel fianco dei mediatori – precisa il presidente -. Perché devono contenere una mole di informazioni utili per il cliente che, ancora oggi, non vengono attese pienamente dalle società. I rischi di inadempienza, come già detto, non sono da sottovalutare».
Durante il convegno, le novità del provvedimento sono state esposte da professionisti del settore: Carmen Leo, avvocato dell’Umci, Beniamino Vercilio Puglisi, dell’area legale della Banca di Roma, Matteo Arata, direttore commerciale Umci e Andrea Corsato, sales manager Ge Capital Bank.

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