L’OLIO DI GIRASOLE PROTAGONISTA
A FIERAGRICOLA VERONA
Interesse per le energie alternative, possibilità concreta
Partita la raccolta firme per la proposta di legge
L’olio di girasole come fonte di energia rinnovabile, carburante per gli autobus pubblici e per la produzione di energia elettrica, è il protagonista dell’edizione 2006 di Fieragricola, in Fiera a Verona fino a domenica prossima. Anche Padova ha dato il suo contributo coltivando una dozzina di ettari a girasole. Nei mesi scorsi, dopo la trebbiatura, dai semi di girasole è stato ricavato l’olio vegetale attraverso la spremitura con una pressa adeguatamente modificata. Un processo visibile in questi giorni nel padiglione di Coldiretti dedicato appunto alle energie rinnovabili.
“Il debutto è un successo, – commenta Paolo Martin, direttore di Coldiretti Padova – che da ieri ha richiamato l’attenzione di migliaia di visitatori sulla necessità di concretizzare l’uso di energie alternative prodotte dall’agricoltura. L'obiettivo è di sottolineare l'esigenza, di fronte al caro petrolio, di sviluppare energie alternative anche utilizzando le opportunità offerte dalle coltivazioni agricole. L’esperienza padovana ci insegna dunque che la strada delle energie alternative e rinnovabili è percorribile. La vera convenienza del combustibile "ecologico" va ricercata soprattutto nel minore inquinamento per la diminuzione dei residui. L'olio di girasole è infatti un combustibile che deriva da biomasse mentre il gasolio è un fossile con la differenza che nei residui del gasolio occorre mettere nel conto la presenza di anidride solforosa e di polveri sottili disperse nell'atmosfera.”.
Nello stand della Coldiretti è visibile l'intero processo che porta dal seme di girasole al distributore dove fare il pieno di olio di girasole. L'adattamento al nuovo tipo di combustibile può essere esteso a tutti i motori a gasolio a iniezione diretta ed impiegato nel campo della trazione a navi di piccole dimensioni, battelli, macchine agricole, camion, pullman e autovetture.
L'olio di girasole ha un potere calorifico leggermente più basso degli altri combustibili del 10 per cento e rispetto al gasolio, a parità di prestazione, il consumo di olio di girasole è leggermente più elevato con una resa energetica inferiore. Sul piano dei costi di produzione si stima che su ogni ettaro a girasole possano essere ottenuti in media 30 quintali di semi per un importo pagato agli imprenditori agricoli di poco superiore a 21 euro al quintale.
Tenuto conto che la resa di olio è pari al 40 per cento del peso dei semi e che quindi un ettaro di girasole può fornire 1200-1300 chili di carburante verde, il prezzo dell'olio di girasole puro e non gravato da accise o tasse è attorno ai 50 centesimi al chilo, un valore competitivo con il gasolio. Il restante 60 per cento derivante dalla spremitura del seme di girasole è destinato all'alimentazione animale sottoforma di farine proteiche.
Altra novità presentata a Fieragricola è la speciale caldaia alimentata a chicchi di granoturco, con la quale è possibile riscaldare un appartamento di cento metri quadri. L'innovazione consuma circa trenta chili al giorno di "carburante naturale" che costano circa 13-15 centesimi al chilo e, nonostante la necessità di integrarlo con pellet (trucioli di legno) sopratutto nella fase di accensione, consente secondo i tecnici un risparmio del 50-60% rispetto al gasolio o al metano, contribuendo peraltro a ridurre l'emissione di gas a effetto serra.
«Dopo le dimostrazioni passiamo all’azione, attraverso il coinvolgimento dei cittadini. – conclude Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova – Abbiamo già dato il via alla sottoscrizione della proposta di legge di iniziativa popolare messa a punto dalla Coldiretti per produrre un milione di tonnellate di biodiesel che, integrati nei distributori tradizionali al 5%, possono assicurare a circa 10 milioni di auto l'autonomia per un intero anno con 20.000 km di percorrenza».
Carmine Granato - Padova - carminegranato@hotmail.com
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