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giovedì 30 marzo 2006

Dall’educazione alla legalità alla “cultura” della legalità come pratica diffusa

Dall’educazione alla legalità alla “cultura” della legalità come pratica diffusa
La questione morale sui banchi di scuola ed Università

*) aldo ferrara, professore nell'Università di Siena

Il Comitato Nazionale per la Legalità, la Cittadinanza e lo Sviluppo ha promosso la Giornata "Scuola e Legalità” affinché le scuole diventino luoghi privilegiati di rispetto dei diritti umani, di pratica della democrazia e di solidarietà. Il Comitato ha, inoltre, diffuso un manifesto che è un invito a riflettere sul rispetto delle norme e delle regole quale fattore fondamentale per la convivenza civile, nella vita quotidiana, a scuola come nella società e, riteniamo, a maggior ragione nell’Università.
Nei nostri Atenei “Comunicazione e Marketing” sono ora il top della conoscenza, il sapere dei saperi, la filosofia di questa vita e anche dell’aldilà. Si tratta il sapere come merce da vendere, cercando di coinvolgere, sulla base del "riconoscimento dei crediti", masse sempre più cospicue di persone e intere categorie professionali, vale a dire persone di tutte le età. Si tratta il titolo di studio come un prodotto da consumare. Presto la laurea sarà portata a casa dal fattorino, telefonando sullo schema del "pronto pizza"! La situazione è seria e il degrado è inarrestabile. La cultura non può scendere per andare incontro alle masse; lo studio è da sempre fatica e selezione.»
In questo campo la realtà ha ormai superato la fantasia. È sufficiente leggere «Lauree facili proposte in convenzione come batterie di pentole», come dicono Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, o Cristiana Gamba su Il Sole 24 Ore. Il meccanismo è semplice: si opera una convenzione tra un Ente Statale ed un Ateneo. L’ente statale offre la “domanda” o richiesta di lauree e l’Ateneo le corrisponde al modico prezzo di 300 Euro in su. Ad esempio i dipendenti del Viminale godono di convenzione con l’Università S. Pio V di Roma per la laurea in Scienze Politiche godendo di un risparmio in termini di crediti tra i 12 ed i 18 esami e nello stesso modo 9000 marescialli dei carabinieri si sono iscritti al secondo anno del Corso di laurea in Scienza dell’Amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche di Siena. Se la matematica ci aiuta, l’introito, quasi netto, è di circa 2,7 milioni di Euro, dei quali aspettiamo rendiconto.
Lauree come pentole in offerta speciale, e la legalità? Cosa dicono i campioni di quest’ultima, sulle “Lauree Facili”? E cosa indica l’Unione su questi problemi che concernono ricerca, innovazione ed anche inventiva universitaria? Prima di votare vorremmo saperlo!

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