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mercoledì 1 marzo 2006

Il riciclo fa bene al clima. di Anna Bruno Ventre


Il riciclo fa bene al clima

di Anna Bruno Ventre

Sull’utilità e importanza del riciclo nessuno ha più dubbi. E infatti, nonostante lo stereotipo che disegna gli italiani come un popolo che se ne frega delle regole e della buona educazione, la fortunata parte di popolazione che è servita dalla raccolta differenziata si da molto da fare per separare i materiali e consentirne il recupero.
Molto meno sappiamo del riciclaggio inteso come sistema industriale e del ruolo che gioca nella nostra economia. Basta un dato: il settore del riciclo è cresciuto in Italia a ritmi ben superiori a quelli dell’industria nel suo insieme. Infatti tra il 2000 e il 2004 l’indice della produzione industriale ha subito una contrazione del 3,8%, mentre l’indice del riciclaggio è cresciuto del 5%.
Ormai nel nostro mercato le materie seconde che provengono da attività di recupero dei rifiuti costituiscono una indispensabile fonte di approvvigionamento per una parte significativa del sistema industriale. Tanto che nei settori dell’acciaio, alluminio, piombo e carta, oltre il 50% degli input produttivi è costituito da queste materie seconde, e la domanda è in crescita anche nel settore vetrario, nella lavorazione del legno e del mobile, nel tessile laniero, nelle materie plastiche.
Questi e (molti) altri dati sono offerti dallo studio realizzato Istituto di Ricerche Ambiente Italia per conto di un gruppo di Consorzi e aziende riuniti nel Gruppo di studio “Recupero e Riciclo” del Kyoto Club.
Ma c’è una vera novità in questo rapporto (“Il riciclo ecoefficiente: potenzialità ambientali, economiche e energetiche”, in uscita a marzo), ed è il ruolo che il sistema del riciclo si sta guadagnando in termini di risparmio energetico e di diminuzione delle emissioni climalteranti. Secondo questo studio, infatti, la riduzione di consumi energetici associata al riciclo è stimabile tra i 14,7 e i 18,2 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Un valore di assoluto rilievo se confrontato al consumo interno totale di energia (ca. 190 milioni di tep).
E parallelamente il riciclo determina una riduzione delle emissioni climalteranti, sia nei singoli processi che sull’insieme del ciclo di vita dei materiali. Una riduzione che è stimabile tra i 38 e i 59 milioni di tonnellate di CO2 eq.: praticamente un decimo delle emissioni totali generate in Italia (533 milioni di tonnellate).
Dunque, diamoci dentro con le raccolte differenziate. Ma soprattutto non rinunciamo a fare pressioni perché tutte le istituzioni preposte facciano la loro parte nel dare spinta e regole ad un comparto industriale che fa bene al clima.

Articolo tratto da: Punto Sostenibile, la newsletter di Edizioni Ambiente.

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