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sabato 25 marzo 2006

Lo sguardo negli occhi


Lo sguardo negli occhi
(incontro con Ryzard Kapuscinski)


Era seguito da un certo numero di persone che aspettavano il momento giusto per parlargli, per chiedergli un autografo, per presentare un progetto o semplicemente per stringergli la mano. Ho pensato che quest’uomo ha illuminato dei percorsi che altri hanno visto solo su un documentario. Ha fatto di più, ha espresso sentimenti e tracciato dei ritratti di un mondo fragile.
Era lì, con la chioma argento e un andamento calmo ma ribelle.
E’ dai piccoli gesti che si riconosce una grande persona.
“Un reporter per fare il suo mestiere deve essere umile” e l’umanità, non è qualcosa che si racconta ma è in Ryzard Kapuscinski.
E’ vissuto in un mondo che sta per scomparire.
Io, come un reporter, ho avuto il privilegio di afferrare la bellezza di questa persona e condividere il valore profondo e di provare meraviglia.
Lo sguardo era costante, presente.
Affollato di domande si è accertato di capire bene e quindi di rispondere accuratamente. L’onesta è la semplicità erano nel dire anche “Non lo so, non sono abbastanza informato su questo argomento”. Lui che ha incontrato popoli e terre, non ha paura e non si fa confondere né di quello che sa né di quello che non sa.
Lo sguardo negli occhi era rivolto verso l’alto dritto verso la persona con cui era più importante farsi capire: l’interprete, che se ne stava lontano dentro la cabina.
Non c’è dialogo senza sguardo. Non c’è relazione senza persone.
Oggi poche persone si guardano dentro, negli occhi.
“L’unico metodo del reporter è il rispetto verso l’altro” ed il rispetto è accarezzare ed inchinarsi all’altro .
I grandi uomini portano la bellezza nel loro modo di essere, non portano altro con sé perché sanno di essere di passaggio su questa terra.
In quella tecnologia che quasi lo infastidiva, non aveva portato con sé ne presentazioni né slide ma i suoi occhi. Ed è stato molto di più.
Lo stupore è dentro lo sguardo, negli occhi.


di Cristina Di Fino


(Riflessione scritta in occasione della lezione di Kapuscinski su “Il ruolo del giornalista al tempo della guerra totale” tenuta presso la fondazione Lelio Basso, Roma, il giorno 3/03/2006)

1 commento:

  1. complimenti al bell'articolo della collega Cristina di Fino, giornalista e tenica della comunicazione esperta in tematiche di grandi attualità come il digital divide.

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