La flessione del comparto non alimentare vanifica la crescita del settore alimentare
Confcommercio sulle vendite al dettaglio:non è ancora primavera per i consumi. In febbraio la crescita tendenziale al netto dellinflazione del 0,7%, peggiore di sei decimi di punti rispetto a gennaio, conferma una sostanziale staticità dei consumi: questo il commento del Centro Studi di Confcommercio sui dati diffusi oggi dallI'stat.
La flessione del fatturato, determinata esclusivamente dal comparto non alimentare (-1,7% tendenziale) che pesa per circa l'80% sul totale delle vendite, vanifica, di fatto, la crescita del segmento alimentare (+1,6% rispetto a febbraio 2005).
Questa divaricazione tra alimentare e non alimentare, accentua la divergenza tra le dinamiche delle grandi superfici di vendita e il dettaglio tradizionale.
Le prime, infatti, denotano una crescita non trascurabile dell'1,2% in termini reali rispetto allo stesso mese del 2005, trainata essenzialmente dallalimentare (+2,2% tendenziale), con un apporto comunque apprezzabile (+1,7%) nel non alimentare.
Elemento positivo conclude il Centro Studi, invece, il lieve incremento del dato destagionalizzato, corrispondente al +0,1% di febbraio rispetto a gennaio 2006, ma esclusivamente determinato dal +0,2% nell'alimentare, mentre per il non food la crescita congiunturale è nulla.
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