Il Polesine ospiterà dal 25 al 28 maggio i campionati italiani Dir-p, riservati cioè ad atleti con disabilità intellettiva relazionale – promozionale.
Organizzati dall’assessorato allo Sport della Provincia di Rovigo, e dall’Uni Sport Rovigo, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico, coinvolgeranno 7 comuni della nostra provincia: Adria, Canaro, Castelmassa, Fratta Polesine, Rovigo, Taglio di Po e Trecenta, l’sitituto d’arte di Castelmassa, l’Istituto alberghiero di Adria, l’Istituto “Roccati”, di Rovigo e l’Istituto “Einaudi” di Badia Polesine.
I volontari della Protezione Civile e gli Scout. Ed inoltre le Federazioni sportive, delle sei discipline in cui i ragazzi saranno impegnati vale a dire l’equitazione, il tennis, l’atletica leggera, le bocce, il tennis tavolo, e la pallacanestro.
Gli atleti iscritti alla manifestazione sono 662, in rappresentanza di società sportive provenienti da tutta Italia. Assieme a loro arriveranno anche 300 accompagnatori.
A Fratta Polesine giovedì 25 maggio, alle ore 17, è prevista la cerimonia di apertura dei giochi nel bellissimo contesto di Villa Badoer. Dalla Casa Sacra Famiglia, partirà il corteo degli atleti che raggiungerà la Villa Palladiana, dove saranno presenti gli sbandieratori di Arquà Polesine e dove avverrà l’accensione della fiaccola, l’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale e dell’inno ufficiale dei giochi, composto da un giovane cantautore polesano, Andrea Zaninello di Porto Tolle.
Le gare
Le gare inizieranno venerdì 26 maggio dalle 9.30 fino alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 e proseguiranno sabato con lo stesso orario. Domenica 28 maggio si disputeranno gli eventuali recuperi dalle 9.00 alle 12.00.
Ad Adria, presso lo stadio “Bettinazzi”, si disputeranno le gare di atletica leggera che vedranno confrontarsi 351 atleti in rappresentanza di 60 società. Sempre ad Adria si svolgeranno le partite di Tennis Tavolo dove gli atleti impegnati saranno 17. Ottantadue saranno invece i ragazzi che si affronteranno nelle gare di equitazione, che avranno luogo a Trecenta presso il Centro Ippico “La Bisa”. A Castelmassa, all’interno del Centro Sociale si disputeranno le gare di bocce, che vedranno impegnati 67 ragazzi. A Rovigo presso il palazzetto dello sport in via Bramante, ci saranno le partite di Pallacanestro dove si confronteranno 120 atleti, in rappresentanza di 9 formazioni.
Infine a Taglio di Po, si giocherà il torneo di tennis con 25 partecipanti. Piazza Bersaglieri d’Italia a Canaro accoglierà invece la cerimonia di chiusura dei giochi, in programma sabato 27 maggio alle ore 20.
Il logo
Il logo è stato realizzato dagli studenti della classe 4°, Architettura e arredamento, guidati dal loro insegnante, Roberto Pugiotto. È un logo che rifiuta di rendere esplicita la condizione di disabilità degli atleti, scegliendo invece, di elaborare una scultura dell’architetto catalano Santiago Calatrava, i cui elementi plastici intendono recuperare nel loro complesso, in una duplicità di livelli di significati e azioni la celebrazione del movimento, l’uso delle potenzialità del corpo umano interamente dedicate all’esercizio di una specifica disciplina sportiva, senza limitazioni esecutive, ed il conseguente superamento di se stessi, delle proprie paure e remore.
Dicono:
«Quando lo scorso anno, insieme all’Uni Sport presentammo la candidatura di Rovigo per poter ospitare i campionati italiani Dir-p – afferma l’assessore allo sport Tiziana Virgili – forse nessuno di noi immaginava quanto l’organizzazione fosse impegnativa, anche se coinvolgente, tanto era l’entusiasmo. Con il passare del tempo, incontro dopo incontro, la “macchina organizzativa” è diventata sempre più puntuale nel definire i tempi e le modalità degli interventi, con accresciuta attesa di tutti. Naturalmente ogni evento richiede la collaborazione e la disponibilità di tante persone, perché è la sinergia, il fulcro e la garanzia di ogni buon risultato».
«L’organizzazione di una manifestazione a livello nazionale era un desiderio rimasto nel cassetto per molti anni – dice Renzo Badiali presidente dell’Uni Sport – oggi questo desiderio diventa realtà grazie all’impegno della Provincia, dei Comuni Polesani e delle Federazioni Sportive, della Protezione Civile, dell’Istituto d’arte di Castelmassa, della Federazione dei Medici Sportivi. Grazie alla collaborazione di tutte queste realtà è stato possibile proporre la candidatura per l’organizzazione di ben sei campionati italiani. Lo sport con le sue regole semplici, con la sua vitalità, con la sua forza di coinvolgimento si propone di rappresentare una disabilità intellettiva e relazionale che supera falsi stereotipi e si afferma come risorsa per la società intera».
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