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giovedì 29 giugno 2006

Telecom Italia, ancora violazioni per Alice adsl 20 Mb

Nei giorni scorsi è stata presentata la "nuova" offerta all'ingrosso di Telecom Italia per Alice adsl 20 Mega. Sia gli utenti, sia i provider, hanno purtroppo constatato l'esistenza di nuove e palesi violazioni delle normative che regolano il mercato della banda larga: questa offerta all'ingrosso, pur avendo un nome evocativo dell'offerta al dettaglio Alice 20Mbps, non vi corrisponde assolutamente da un punto di vista tecnologico. Solo per citare due effetti delle profonde differenze tecnologiche, basti considerare che, con questa offerta all'ingrosso, un operatore concorrente non può replicare le architetture di Telecom che consentono di avvicinare i contenuti agli utenti (Network Caches) ne' erogare servizi video (la tecnologia relativa si chiama Multicast). Anche se fosse una offerta wholesale corrispondente all'offerta Alice 20Mbps, vi sarebbero altre violazioni: viene usato il metodo retail minus invece di adottare l'orientamento al costo, come prevede la normativa 34/06, l'offerta all'ingrosso, invece di precedere quella al dettaglio, si avrà solo dopo alcuni mesi (sarà disponibile dal 15 settembre), gli operatori sono relegati ad essere dei meri rivenditori, non potendo in alcun modo personalizzare le offerte, inoltre questi saranno costretti ad utilizzare la vecchia rete ATM, mentre Telecom utilizzerà la nuova rete full ip, che garantisce performance più elevate e minori costi. Come si possono effettuare le verifiche di replicabilità in queste condizioni? Come possono competere gli altri operatori se l'offerta sembra studiata per danneggiarli? La mancanza di una reale concorrenza penalizzerà gli utenti, sia per la qualità dei servizi, sia per le tariffe. Questa "legge del più forte", non può più essere tollerata. L'AGCOM proprio nei giorni scorsi ha dichiarato che in Italia le norme che regolano il mercato delle comunicazioni sono tra le più avanzate del mondo, forse è vero ma, il problema è che l'Italia occupa gli ultimi posti quando si tratta di far rispettare tali regole. Anti Digital Divide, AIIP e Assoprovider hanno deciso di diramare questo comunicato congiunto, per esortare l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ad intervenire in modo deciso ed in tempi rapidi per porre fine a questa situazione, divenuta ormai intollerabile, e ripristinare la concorrenza nel mercato TLC di rete fissa, con regole chiare e sanzioni incisive, come quelle del primo periodo di liberalizzazione della telefonia vocale.

Cordiali Saluti
Associazioni:

Anti Digital Divide
http://www.antidigitaldivide.org

AIIP
http://www.aiip.it

Assoprovider
http://www.assoprovider.it

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