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martedì 4 luglio 2006

openwork certificato DocArea: da oggi meno carta e procedimenti più snelli nella PA

L’ innovativa piattaforma italiana di Business Process Management entra così
nel network tecnologico delle PA per digitalizzare l’emissione e la circolazione di documenti fra
comuni, province, regioni, enti associati e da questi emessi verso aziende e cittadini,
un progetto che può portare ad un risparmio annuo di oltre 3 miliardi di euro

openwork®, la piattaforma web di Business Process Management sviluppata dall’omonima azienda italiana, è da oggi un prodotto certificato DocArea entrando così nel novero dei software per la gestione dei processi fra Pubbliche Amministrazioni e processi fra PA e aziende o cittadini, nell’ambito del progetto di e-governement DocArea che ha appunto l’obiettivo di trasferire in digitale tutta la comunicazione cartacea fra gli enti aderenti.
Partito nel 2003 con l’attuale denominazione, ma in realtà nato due anni prima come PantaRei, il progetto conta la partecipazione di 15 province e circa 230 comuni distribuiti sul territorio nazionale e appartenenti a regioni quali il Friuli-Venezia Giulia, la Toscana, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia.
Motore del progetto è stata la Provincia di Bologna, che ha acquisito e lanciato la procedura di digitalizzazione, per poi coinvolgere gradualmente altre strutture della PA, non solo a livello di Comuni, ma anche, ad esempio, di Aziende Sanitarie.
Per tutti gli Enti partecipanti, il requisito di base è la condivisione dell’infrastruttura tecnologica deputata alla condivisione e allo scambio di documenti, con l’obiettivo di migliorare l’offerta di servizi per cittadini e imprese, riducendo allo stesso tempo i costi gestionali per le struttura della PA.
Basti pensare, come ha dichiarato di recente Pierluigi RIDOLFI, membro del CNIPA e presidente della Commissione interministeriale per la digitalizzazione dei documenti nella PA, che “trasferire il 10% della documentazione cartacea su supporti digitali genererebbe un risparmio di almeno 3 miliardi di euro all’anno” e che la sola Amministrazione Centrale “deve archiviare una mole annua di circa 10 milioni di documenti”.
La prima fase di implementazione del progetto si è già conclusa, ma DocArea si prefigge di estendere il più possibile il proprio modello ad altre strutture della Pubblica Amministrazione, non solo in Italia, tanto da avere a disposizione un budget per raggiungere lo scopo. In questo contesto, si inscrive il significato del riconoscimento ottenuto da openwork®, che, rientrando nel network tecnologico di DocArea, diventa una delle tecnologie di riferimento per tutte le realtà che vorranno aderire al progetto e scambiare e condividere digitalmente documenti amministrativi. Va ricordato che il target primario individuato dal progetto DocArea è rappresentato anche dalle aziende private, clienti diretti della Pubblica Amministrazione, in particolare attraverso la rete degli Sportelli unici. Per loro, è prevista l’istituzione di appositi sportelli telematici, fruibili direttamente dalle sedi per l’inoltro di comunicazioni, la richiesta di contributi, il rilascio di autorizzazioni o l’erogazione di servizi informativi.
openwork® darà prova una volta di più di poter essere lo strumento giusto per snellire le burocrazie contribuendo all’efficientazione delle aziende, in tutta sicurezza.

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