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venerdì 11 agosto 2006
ENIGMA SOLARE NEL NOSTRO PAESE
In un periodo storico difficile, condizionato in gran parte dal delicato momento che sta attraversando il settore energetico, petrolio e gas in testa, con prezzi alti e volatili, dove neanche il nucleare e tantomeno il carbone possono supplire a tale carenza, il mondo industriale occhieggia con un rinnovato interesse all'energia verde, i cui prezzi invece, continuano il loro trend di discesa.
E questo nuovo approccio all'energia pulita sta dando senza alcun dubbio una scossa salutare alla ricerca, cui spetta il compito di far decollare le energie rinnovabili, magari provando di risolvere, ad esempio, il problema della scarsità di silicio che impedisce il pieno sviluppo del settore fotovoltaico.
Negli Stati Uniti, secondo il recente rapporto di "Clean Edge", il volume totale degli scambi nel settore fotovoltaico è stato stimato pari a 11,2 miliardi di dollari, con una crescita del 55%; gli analisti prevedono che il mercato (comprensivo di moduli, componentistica e installazioni), possa crescere fino a 51,1 miliardi di dollari entro il 2015. Il documento rivela che i costi delle tecnologie per la produzione di energia pulita stanno diventando sempre più competitivi rispetto alle tecnologie impiegate per la produzione elettrica convenzionale.
Ma anche il Brasile si lancia fiducioso verso le energie rinnovabili, diventandone leader mondiale.
La Spagna invece, conquista un posto di primo piano a livello internazionale per la sua sua legislazione sull' uso dell'energia solare.
Ma nella Ue è Cipro a battere tutti nello sfruttamento del solare termico. Secondo i dati Estif (The European Solar Thermal Industry Federation), nel 2005 per mille persone erano disponibili 479 kWth.
Dopo Cipro, con una potenzialità molto più bassa, 199,4 kWth per mille abitanti, segue l'Austria tallonata, molto da vicino, dai 193,2 kWth per mille abitanti della Grecia. La Germania, sebbene potenzialmente sia al primo posto, si classifica al quarto posto della graduatoria con una capacità solare termica operativa di 55,6 kWth ogni mille abitanti. L'Italia invece si piazza al 15esimo posto con 6,2 kWth per mille abitanti, piuttosto distanziata dalla media Ue che è di 24 kWth per mille abitanti.
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