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mercoledì 9 agosto 2006

Pietro Cascella inaugura la 20a edizione di Scultori a Brufa



PIETRO CASCELLA

inaugura la 20a edizione di

SCULTORI A BRUFA, LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE

2006

Promossa ed organizzata dalla Pro Loco di Brufa, dal Comune di Torgiano e dall'Assessorato alle Attività Culturali della Provincia di Perugia, in collaborazione con la Regione dell'Umbria e l'Associazione Nazionale Città del Vino, mercoledì 23 Agosto 2006, alle 18.30, in Piazza Mancini del borgo medievale di Brufa (PG) si terrà la cerimonia d'inaugurazione dell'opera permanente "LA FONTANINA" dello scultore PIETRO CASCELLA, artista invitato in occasione della 20a edizione di "SCULTORI A BRUFA. LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE".

Il critico Massimo Duranti, curatore del catalogo afferma: "Per il traguardo dei quattro lustri di "Scultori a Brufa" è arrivato Pietro Cascella, un protagonista certo della scultura italiana del Novecento, sceso dal suo austero castello della Verrucola di Fivizzano per cogliere in questo antico borgo una suggestione da restituire scultoreamente.

Arrivato sulla collina più alta, vedendo Assisi sullo sfondo, ha sentito l'urgenza di pace e ha pensato di invocarla, a sua volta, complice quell'aura di San Francesco, ispiratore di concordia, aleggiante da quelle parti. Avrebbe voluto così gridare anche lui "Pace, pace, pace" - come Petrarca nella canzone Italia mia, benché 'l parlar sia indarno - con una scultura: un'Ara pacis, come fece del resto anche negli anni Settanta con l'Arco della Pace a Tel Aviv. Mancava però il tempo necessario per l'opera agostana della Strada del Vino e dell'Arte.

L'artista pescarese, guardando allora alla tradizionale fontanella collocata nella piazza, in un inconsapevole omaggio al Poverello del rivoluzionario e mai abusato Cantico delle creature che loda il Signore "per sor' aqua la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta", ed evocando inconsapevolmente i tanti fontanili che erano fuori delle mura, secondo la tradizione, ha pensato a una fontana: soggetto ricorrente nel suo repertorio, declinato sia nelle dimensioni della vocazione alla monumentalità, sia in quelle più "domestiche". La Fontanina di Brufa si rivela anche un eccellente esempio di arredo urbano d'autore.

Pietro Cascella è personaggio ben noto a un pubblico non solo di addetti ai lavori per la sua congenialità alla socialità dell'arte, con la quale ha coinvolto nel lungo itinerario espressivo la gente dei luoghi in cui ha progettato e realizzato le sue sculture.

La Fontanina di Brufa è un microcosmo monumentale costituito da un catino di travertino sormontato da una chiocciola dalla cui bocca esce l'acqua purificatrice, fonte di rinnovamento della vita, come la simbologia rappresentata dal mollusco che lo sovrasta. Una delle sue "situazioni urbane", dalla felice definizione di Carlo Pirovano, in cui la monumentalità si rapprende nelle dimensioni lasciando intatta l'eleganza plastica e l'invenzione costruttiva. Nella pietra, materia sensibile, l'artista conferma il senso dell'eternità archetipica sulla quale l'uomo imprime segni di una permanenza temporanea. Realizza forme che alludono alla sfera e al cerchio, dunque allo spazio e alla eternità incommensurabile.

Questa opera è anche un memoriale perché la fontana del paese, quando l'acqua non era privilegio domestico di tutti, era il luogo di incontro della gente, delle donne soprattutto, che vi attingevano il necessario per bere e cucinare, ma era soprattutto una sorta di "confessionale" dove si raccoglievano storie e pettegolezzi, anche maldicenze.

In venti anni di frequentazioni con artisti importanti i brufani hanno appreso qualcosa di più dei rudimenti dell'arte plastica. E sicuramente anche la Fontanina di Cascella, nuovo strumento di legame sociale, sarà oggetto di animate discussioni. Soprattutto molti disquisiranno sul significato della chiocciola che la sovrasta. Una simbologia dalle molte valenze, alcune della tradizione popolare, non codificate, che anche da queste parti avranno una loro declinazione. Quelle più ricorrenti ci riportano alla chiocciola simbolo lunare di rigenerazione ciclica, come il comparire-scomparire, come morire-rivivere. E' poi un evidente simbolo di fertilità e fecondità, ricordando l'umidità, essa stessa cultura naturale, appunto, della fecondità".

Di Cascella, oltre l'opera permanente, fino al 3 Settembre 2006, presso la rinnovata sala comunale a Brufa si può visitare una mostra con altre sculture e disegni.

Pietro Cascella, nato a Pescara nel 1921, esordisce come pittore, seguendo l'insegnamento del padre Tommaso. Nel 1943 è già invitato alla Quadriennale di Roma e nel 1948 alla Biennale di Venezia. A Roma con Ferruccio Ferrazzi segue i corsi dell'Accademia di Belle Arti. Dai primi anni Cinquanta, col fratello Andrea, scultore, opera nella ceramica. Nel 1956 è invitato di nuovo alla Biennale di Venezia. Sono gli anni del primo progetto del "Memoriale di Auschwitz" al quale lavorò con Andrea, ma quello realizzato nove anni dopo è stato disegnato integralmente da lui. Incontra Sebastian Matta col quale stringe un fecondo rapporto. Sono gli anni dei quadri-sculture con allusioni surreali. Poco dopo compie la scelta definitiva per la scultura e avvia il suo itinerario plastico ricco di monumentalità, ma anche di opere di piccole dimensioni. Espone in tutto il mondo e realizza opere per grandi e piccoli centri. Giunto alla piena maturità, continua la sua attività che conferma lo spessore di un linguaggio che lo fa annoverare fra le voci più significative della scultura italiana contemporanea.

Inoltre, si inaugurerà la 10a edizione di BRUFARTEGIOVANI, la sezione dedicata ai giovani scultori. Protagonisti sono gli studenti della Cattedra di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Perugia, guidati dai Prof. Massimo Arzilli ed Emidio De Albentiis, che hanno realizzato una ventina di bassorilievi, tecnica complessa, sulla quale si sono particolarmente cimentati nell'anno in corso.

Sarà conferito un premio acquisto di un'opera al giovane artista più meritevole che rimarrà nel territorio comunale, in comproprietà tra la Pro Loco di Brufa, il Comune di Torgiano e la Provincia di Perugia.

Il premio acquisto nasce dall'intesa siglata tra Provincia di Perugia, Comune di Torgiano e Accademia di Belle Arti di Perugia, che sarà firmata durante l'inaugurazione della manifestazione. Finalità del protocollo d'intesa è quello di valorizzare i giovani artisti nell'ambito di una correlazione con le altre iniziative annuali organizzate dalla Provincia di Perugia.

In occasione dell'inaugurazione di "Scultori a Brufa 2006", verrà annunciata la pubblicazione del catalogo sui 20 anni di esperienza della manifestazione che vedrà la luce nel prossimo autunno. Il volume dal titolo "Sculture da collina", curato da Massimo Duranti, sarà edito da EFFE Fabrizio Fabbri Editore e conterrà testi sulla storia e sulla vocazione turistico-culturale di Brufa e Torgiano, come premessa alla presentazione, per immagini e parole, delle venti sculture e dei loro artefici. La pubblicazione si avvarrà della partecipazione finanziaria della Provincia di Perugia.

"Scultori a Brufa" e "Brufartegiovani" è nell'ambito di "Brufa in Festa", che si tiene dal 23 Agosto al 3 Settembre 2006. In cartellone, concerti di musica, rassegna di teatro dialettale e stand gastronomici.

"Scultori a Brufa" fu ideata nel 1987 dalla comunità di Brufa che, invitando uno scultore all'anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette del borgo e acquisendo un'opera realizzata appositamente per il paese, è arrivata alla 20a edizione con grandi risultati. Oramai, durante tutto l'anno, molti turisti arrivano a Brufa per visitare le sculture all'aperto in permanenza e per il mondo dell'arte l'iniziativa è un appuntamento consolidato.

E dato il successo dell'iniziativa, proprio in occasione dell'edizione 2006 verrà inaugurato un ufficio turistico accanto la sala della Pro Loco di Brufa.

Brufa è un piccolo centro del Comune di Torgiano, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano - Brufa - Miralduolo - Torgiano, dove si sviluppa "La Strada del Vino e dell'Arte".

In questo paesaggio sono state inserite grandi sculture di artisti contemporanei (Pierucci, Sforna, Pizzoni, Miniucchi, Giuman, De Felice, Liberatore, Caruso, Sguanci, Mastroianni, Carroli, Lorenzetti, Roca-Rey, Carrino, Giuliani, Marotta, Mattiacci, Staccioli, Trubbiani) volute dalla Pro Loco di Brufa, dal Comune di Torgiano e dalla Provincia di Perugia per creare dei punti di attrazione per lo sguardo.

Il progetto "La Strada del Vino e dell'Arte" vuole porsi come filo conduttore dei diversi eventi culturali, artistici, ricreativi del territorio torgianese; manifestazioni distinte e autonome che si leghino le une alle altre attraverso un itinerario, lungo il crinale collinare e nello splendido paesaggio agrario.

Un percorso ideale che diventa un polo all'interno del quale trovano la propria collocazione strategica i beni e gli eventi culturali già esistenti nel territorio (il Museo del Vino e dell'Olio, i Vinarelli), sollecitando inoltre il restauro e la rifunzionalizzazione dei reperti storici (il Castello di Brufa, i fontanili), nel quadro di una rinnovata protezione del territorio nella sua globalità, attenta alla qualità della vita di chi lo abita e ai possibili sviluppi di un turismo attento e "intelligente".

BRUFA (cenni storici) Fu abitata dagli Umbri, dagli Etruschi e dai Romani; Castel Grifone era l'antico nome di questo borgo fortificato più volte conteso.

A Brufa nel 1367 la città di Perugia fu sconfitta dai soldati del Papa guidati da J.Hawkwood, detto l'Acuto e perse il dominio dell'Umbria (1500 morti, 2000 prigionieri).

Nel 1415, prigioniero in una torre del Castello di Brufa, Giovanni da Capestrano ebbe la visione di San Francesco che lo spinse sulla via della santità. La storia del Castello di Brufa si lega nella seconda metà del 1600 a quella di Andrea Angelini Bontempi, musicista, architetto, pittore, letterato, incisore di pietre preziose e fabbricante di orologi , che a Brufa acquistò fabbricati e terreni. Morì nel 1705 e fu sepolto nella Chiesa dei SS.Cosma e Damiano, da lui stesso fatta edificare.

Patrono del paese è S.Ermete, martirizzato con il taglio della testa al tempo dell'Imperatore Adriano, nell'anno 118 d.C. .

NOTIZIE UTILI

Sede dell'installazione di Pietro Cascella: Piazza Mancini

Sede della mostra di Pietro Cascella: Sala comunale a Brufa

Sede della mostra di BrufArteGiovani: Sala parrocchiale

Durata: dal 23 Agosto al 3 Settembre 2006

Orario: tutti i giorni dalle 17 alle 24 ingresso gratuito

Informazioni al pubblico: Pro Loco di Brufa, tel. 075 9889208 * Comune di Torgiano, tel. 075 988601 * Provincia di Perugia, tel. 075 3681 218 / 405 / 620

Sponsor: Banca Popolare di Spoleto, Cassa di Risparmio di Foligno, Gesenu

Ufficio Stampa:

"Eventi di Patrizia Cavalletti"

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