Domenica 5 novembre 2006 h. 16.30
Villa Truffini – C.so Bernacchi (ang. Via Cavour) - Tradate
Appuntamento per le famiglie
Fiaba zigana. La scatolina magica
Ensemble de I Musici Estensi
Violino Carlo Taffuri
Fisarmonica Mario Milani
Percussioni Tobia Scarpolini
Testo, Regia, Interpretazione Francesca Brusa Pasqué
Musiche A.Cadario
L’appuntamento per la famiglie e, soprattutto, per i bambini viene riproposto anche per la stagione 2006 dato l’enorme successo delle precedenti stagioni e con la convinzione che i bambini, pubblico del futuro, possano avvicinarsi alla musica con un linguaggio a loro più consono, ma decisamente di alto valore e supportato dalla magia del racconto e della voce narrante.
Questa fiaba musicale nasce dal duplice desiderio di raccontare le origini della musica e degli strumenti musicali e di far conoscere la musica zigana dal timbro inconfondibile, ricca di sonorità nostalgiche e festose, malinconiche e piene di atmosfera. In particolare, si è scelto di narrare la nascita del violino, strumento tipico della musica zigana, facendo riferimento alla cultura zingara in senso più ampio.
La storia che farà da sfondo è "La fiaba delle fiabe" la cui protagonista è una giovane zingara di nome Kevja, che gli zingari chiamavano la Sorella degli Uccelli per la sua capacità di interpretare il loro canto e con esso di predire il futuro. Ciò che però più sorprendeva era il fatto che Kevja sapesse dominare gli uccelli del bosco e con essi riuscisse ad improvvisare veri e propri concerti, dirigendo il loro canto come una piccola direttrice d'orchestra. Kevja passava tutto il suo tempo ad ascoltare ciò che i boschi potevano raccontarle e un giorno d'inverno, uno stormo immenso di corvi lasciò sulla neve una storia incredibile: la storia della scatolina magica, fiaba zigana ad hoc, che narra la nascita mitica del violino zigano. In essa, un giovane sfortunato di nome Bachtalo, figlio di due poveri zingari, avrà salva la vita grazie all'incantevole suono che riuscirà a far scaturire da una scatolina di faggio, che gli era stata donata da Matuja, l'anima del faggio. Proprio nel momento di massimo pericolo, le risate canterine e le calde lacrime di Matuja impregneranno la scatola di legno e la trasformeranno in qualcosa di incantevole, capace di emozionare, di far vibrare il mondo intero di allegria e nostalgia e, naturalmente, di far nascere un amore.
Lo spettacolo sarà ambientato in un campo nomade e la musica sarà assoluta protagonista sia come contenuto, sia per la presenza di musicisti che eseguiranno brani composti appositamente, in un intreccio continuo tra voce narrante e melodie zigane, in un'atmosfera piena di colore che farà pensare al mondo degli zingari, sempre in viaggio, sempre in cerca di avventure.
Ingresso libero
Info: Tel/fax 0332.470505 - Cell. 335.7529131
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