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domenica 29 ottobre 2006

METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE: POSSIBILI E VANTAGGIOSI

A PALERMO IL CONVEGNO DELLA LAV ''DAL TOPO AL MOUSE'' SULLE ALTERNATIVEALLA VIVISEZIONE. DIFFUSI I DATI SUI LABORATORI SICILIANI

RICERCATORI E DOCENTI UNIVERSITARI DI FAMA INTERNAZIONALE CONCORDANO CHE LASPERIMENTAZIONE ANIMALE E' UN ERRORE METODOLOGICO E DEVE ESSERE SUPERATACON METODI SICURI ED AVANZATI

Col saluto dei Presidi delle Facolta' di Farmacia, Ingegneria, Medicinae Scienze dell'Universita' di Palermo, che patrocina l'evento, si e' concluso ieri sera, presso la sala 'DomenicoLanza' accanto
l'Orto botanico cittadino, il convegno scientifico ''DalTopo al Mouse'' sui metodi alternativi alla sperimentazione animale,organizzato dalla LAV per divulgare presso la comunita' scientifica egli studenti universitari le motivazioni etiche e scientifichedell'antivivisezionismo e, soprattutto, le possibili alternative per unasolida, rapida e consistente icerca scientifica in ambito biomedico.

L'alto profilo scientifico emerso gia' dai primi interventi della mattinataha confermato la valenza nazionale el convegno (il primo del genereorganizzato in Sicilia dalla LAV) al quale hanno partecipato relatori provenienti da tutta Italia: ricercatori dell'area iomedica, docenti
universitari e rappresentanti di imprese impegnate ontro la sperimentazione animale.

Nel suo intervento, il Prof. Gianni Tamino (Dipartimento di Biologia,Universita' di Padova) ha sostenuto che la sperimentazione animale e' unerrore metodologico che ''trae origine da una visione meccanicista eriduzionista della natura, che assimila uomini ed animali a macchine. Maogni biologo sa che animali diversi possono presentare alcunecaratteristiche anatomiche e fisiologiche simili, ma molte altre diverse.Cosi' ogni risultato ottenuto su un animale ci fornisce tutt'al piu' datiutili per quella specie, ma non sappiamo se cio' che si e' ottenuto suquell'animale si verifichera' anche nell'uomo. Sapremo se vi e' o menocorrispondenza tra l'uomo e l'animale solo dopo aver sperimentato lestesse sostanze sull'uomo, che sara' a sua volta una cavia''.

Per la Dr.ssa Flavia Zucco (Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare,CNR Roma) e' ormai necessario rielaborare alcuni concetti sullasperimentazione animale alla luce delle innovazioni scientifiche etecnologiche che hanno prodotto ''enormi cambiamenti sul piano sociale eculturale, che si sono poi riflessi in legislazioni piu' adeguate allacomplessita' ed all'avanzamento della conoscenza''. ''Una coscienza eticadiffusa nei confronti dell'ambiente in cui viviamo, un'attenuazione dellaconcezione antropocentrica dell'uomo, un richiamo alla maggioreresponsabilita' sociale degli scienziati - afferma - sono gli aspettirilevanti di questa nuova cultura''.

L'intervento del Prof. Gerardo Catapano (Dipartimento di Ingegneria Chimicae dei Materiali, Universita' della Calabria) ha dimostrato i vantaggiconseguenti all'uso di ''bioreattori in flusso continuo nellacaratterizzazione del metabolismo di cellule epatiche'' sostitutivi dei'tradizionali' test sugli animali per accertare la tossicita' di un farmaco.''Informazioni ricavate negli ultimi anni - ricorda il prof. Catapano -suggeriscono che solo tessuti umani possono produrre informazioni accurateed affidabili sul metabolismo di una specie bio-chimica da partedell'uomo''.

Nella sessione pomeridiana ha preso la parola il Prof. Cristiano Nicolella(Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza deiMateriali, Universita' di Pisa) per illustrare i modelli fisicidell'intestino mano ''che possono significativamente contribuire a ridurreo eliminare il icorso alla sperimentazione animale per la validazione dinuovi prodotti o rattamenti terapeutici''. In particolare, e' stato presentatoalla comunita' cientifica un modello sperimentale di intestino umanosviluppato in ollaborazione tra l'Universita' di Pisa e l'Universita'di Reading.

Si e' parlato anche di modelli matematici e sperimentazione: il Prof. LucioRizzuti (Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali,Universita' di Palermo) ha esposto l'importanza della validazione dei modellimatematici presentandone alcuni esempi tipici dell'ingegneria e diversiapprocci di validazione.

In conclusione, la Dr.ssa Malva Moncalvo (Helan - Cosmesi di laboratorio,Genova) ha portato l'esperienza dell'adesione della Helan allo standardinternazione non testato su animali gestito in Italia dalla LAV checertifica cosmetici prodotti senza ricorso ad esperimenti su animali.

''Ogni anno solo in Italia più di 900.000 animali, circa 3.000 al giorno,vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. I test a cuivengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiquate e fornisconorisultati inapplicabili all'uomo - dichiara l'ing. Caterina Lo Presti,responsabile LAV Palermo -. I numerosi ed autorevoli interventi scientificidi ieri dimostrano, dati scientifici alla mano, che un'altra ricerca e'possibile e che i risultati ottenuti con la sperimentazione animale portanomolto piu' spesso di quanto si possa immaginare a conseguenze anche graviper la salute degli uomini, che alla fine risultano essere le vere cavie''.

''Auspico che il convegno 'Dal Topo al Mouse' non sia un evento isolato,bensi' il preludio di un progetto formativo continuato presso l'Universita'di Palermo sul tema attuale dell'uso di animali nella ricerca'' hadichiarato a dr.ssa Roberta Bartocci, Responsabile nazionale LAV'Settore Vivisezione'. 'Lo sviluppo di metodi sostitutivi ha fatto passi da gigante e a livello nternazionale sono sempre di piu' gli sforzi persostituire l'uso di animali con metodi sicuri ed avanzati, per ragioni nonsolo etiche ma anche scientifiche. Gli interventi dei relatori di ieri- prosegue - hanno dimostrato chiaramente come l'uso degli animalinon sia legato ad esigenze scientifiche, quanto piuttosto all'abitudinee alla mancanza di finanziamenti adeguati per riconvertire i laboratori.Il Governo rispetti gli impegni presi a pag 153 del suo programma infavore dei metodi sostitutivi all'impiego di animali: la ricerca biomedicain Italia e nel Mezzogiorno in particolare ne hanno urgente bisogno''.

Il convegno e' stato anche l'occasione per fare il punto sulla vivisezionein Sicilia: sono ben 27 gli stabilimenti dove si praticano esperimenti suanimali nelle nostra Regione, secondo i dati che la LAV ha elaborato inbase alle informazioni raccolte dal Ministero della Salute relativi aglianni dal 2002-2005. La sperimentazione sugli animali e' praticata all'Universita' di Palermo, all'Universita' di Catania, all'Universita' di Messina, all'IstitutoZooprofilattico di Palermo ed all'Ospedale Civico di Palermo; altristabilimenti sono stati autorizzati presso strutture private come la dittaCyanamid (Catania), la S.I.F.I Societa' Industria Farmaceutica Italiana(Catania), l'Associazione ììOasi Maria Ss.'' di Troina (Enna), la dittaWyeth Lederle di Catania e la Tecnogen. Gli animali utilizzati per gliesperimenti in tali laboratori sono ratti, topi, conigli e cavie, ma anchesuini e cani.


Palermo, 28.10.2006

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