Nominato soltanto pochi mesi fa, ha deciso di dimettersi perché
"gli attacchi ai direttori di gara hanno raggiunto livelli insopportabili"
"gli attacchi ai direttori di gara hanno raggiunto livelli insopportabili"
ROMA - Dopo meno di cinque mesi il designatore degli arbitri di Serie A e B, Stefano Tedeschi, ha annunciato le sue dimissioni al presidente dell'Aia, Cesare Gussoni. "Penso che sia le scelta più giusta - scrive Tedeschi in una lettera - nell'interesse degli arbitri che non meritano, nonostante i loro errori, di continuare a vivere in questo gioco al massacro". E poi: "Se lo riterrai opportuno resto a tua disposizione per chiarirti ancora più nel dettaglio le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione che, ripeto, considero irrevocabile".
E alla Domenica Sportiva Tedeschi rincara: "Non è possibile andare avanti così. Gli attacchi nei confronti degli arbitri hanno raggiunto un livello insopportabile, non si poteva andare avanti così per altri sei mesi. Ho pensato che fosse indispensabile prendere una decisione del genere".
Tedeschi, che era stato nominato designatore il 2 agosto quando l'Aia era guidata dal Commissario Luigi Agnolin, usa toni durissimi: "Stiamo vivendo una situazione incredibile. Ci sono delle regole di comportamento che gli addetti ai lavori dovrebbero rispettare. Qualcuno avrebbe dovuto intervenire per tutelare i direttori di gara. Chi? Non sta a me dirlo". E ancora: "Se si va avanti così, si va allo sfascio. Io sono entrato con la patente di persona per bene. Adesso già sento che mi considerano un tipo mezzo matto".
Il designatore dimissionario evidenzia poi l'assenza di interventi a tutela delle giacchette nere: "In quattro mesi sono stati deferiti solamente Zamparini (presidente del Palermo, ndr) e Franza (presidente del Messina, ndr). Gli attacchi, però, sono stati molti di più".
Gussoni non ha avuto altra possibilità che prendere atto della decisione di Tedeschi, informando tempestivamente i membri eletti del Comitato Nazionale di cui è prevista una convocazione urgente nei prossimi giorni.
Origine: Repubblica
E alla Domenica Sportiva Tedeschi rincara: "Non è possibile andare avanti così. Gli attacchi nei confronti degli arbitri hanno raggiunto un livello insopportabile, non si poteva andare avanti così per altri sei mesi. Ho pensato che fosse indispensabile prendere una decisione del genere".
Tedeschi, che era stato nominato designatore il 2 agosto quando l'Aia era guidata dal Commissario Luigi Agnolin, usa toni durissimi: "Stiamo vivendo una situazione incredibile. Ci sono delle regole di comportamento che gli addetti ai lavori dovrebbero rispettare. Qualcuno avrebbe dovuto intervenire per tutelare i direttori di gara. Chi? Non sta a me dirlo". E ancora: "Se si va avanti così, si va allo sfascio. Io sono entrato con la patente di persona per bene. Adesso già sento che mi considerano un tipo mezzo matto".
Il designatore dimissionario evidenzia poi l'assenza di interventi a tutela delle giacchette nere: "In quattro mesi sono stati deferiti solamente Zamparini (presidente del Palermo, ndr) e Franza (presidente del Messina, ndr). Gli attacchi, però, sono stati molti di più".
Gussoni non ha avuto altra possibilità che prendere atto della decisione di Tedeschi, informando tempestivamente i membri eletti del Comitato Nazionale di cui è prevista una convocazione urgente nei prossimi giorni.
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