La giornea e il farsetto restaurati, riportati alla luce dopo seicento anni grazie alla mirabile opera di restauro della dottoressa Lucia Portoghesi. Il costume, simbolo di un’epoca, e le terre che videro il passaggio della nobile famiglia Cabanillas, nella cui storia si ritrova un percorso che da Valencia porta a Napoli, fino all’Irpinia, ad Otranto e alla Terra Santa.
Lo studio del passato per capire il futuro, la società di ieri e di oggi, i suoi cambiamenti e l’influenza del Francescanesimo. Questi ed altri temi sono stati affrontati durante i primi dibattiti previsti nell’ambito dell’evento culturale “Le usate leggiadrie. I cortei, le cerimonie, le feste e il costume nel Mediterraneo tra XV e XVI secolo”, diviso in due parti fondamentali: il Convegno Internazionale di Studi che si chiuderà domani, 16 dicembre, e la mostra “Il costume di un’epoca”, che resterà aperta fino al 7 gennaio 2007.
Domani (16 dicembre), presso il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, la terza e ultima giornata del Convegno Internazionale di Studi, che comincerà alle ore 10, presso la Sala Fra Landolfo Caracciolo, con la sessione presieduta da Blanca Garì de Aguilera (Universitat de Barcelona) e vedrà gli interventi di Giancarlo Lacerenza (Università Orientale di Napoli – “Un maestro di danze ebreo alla corte di Ferrante d’Aragona: Guglielmo da Pesaro”) e Francesco Paolo Tocco (Università di Messina – “Gioco e fede nella Palermo quattrocentesca: i festeggiamenti dell’Assunta”). Alle ore 11 le conclusioni, affidate a Duccio Balestracci (Università di Siena).
La mostra “Il costume di un’epoca” – esposizione degli abiti provenienti dal corredo funebre del conte Diego Cavaniglia, testimonianza assolutamente unica dell’abbigliamento maschile del ‘400 italiano - allestita presso il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore di Napoli, resterà aperta fino al 7 gennaio 2007. L’eccezionale scoperta avvenuta a San Francesco a Folloni (Montella – AV) costituisce un unicum per la tipologia della giornèa – di cui fino ad oggi non erano mai stati ritrovati esemplari – e dimostra come Napoli fosse parte di una koiné culturale al centro dell’attenzione di tutta Europa e intelligentemente accettata dalla monarchia aragonese.
L’evento “Le usate leggiadrie” è organizzato dal Cefrasm – Centro Francescano di Studi sul Mediterraneo - e vanta l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e l’Alto Patrocinio del Consiglio Mediterraneo della Cultura Unesco di Parigi, il patrocinio di Regione Campania, Comunità Montana Terminio Cervialto, La Generalitat Valenciana, Provincia di Avellino e Comune di Napoli, e la collaborazione di Convento San Lorenzo Maggiore, Convento San Francesco a Folloni, Hebraica Hereditas e Ibam-Cnr. Sponsor dell’evento sono Acca Software, La Locanda di Bù e Cantine Di Meo.
Il Comitato Scientifico dell’evento internazionale “Le usate leggiadrie” è composto da:
Brian Catlos - University of California, Santa Cruz
Gemma Colesanti - CNR-IBAM
Errico Cuozzo - Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
Guglielmo de’ Giovanni-Centelles - Accademico Pontificio
José Manuel Gironés - Direttore del Centro UNESCO - València
Bernadette Martin-Hisard - Maître de conférences à l’Université Paris I Panthéon-Sorbonne
Jean Marie Martin - Université Paris con CNRS – École française de Rome
Tanja Michalsky - Kunstgeschichtliches Institut - der J.W.Goethe Universität, Frankfurt a.M.
Eduardo Mira Gonzáles - Universidad de Alicante
Eleni Sakellariu - Università di Creta
Gerardo Sangermano - Università di Salerno
Núria Silleras Fernández - University of California, Santa Cruz
Fra Agnello Stoia - Frati Minori Conventuali di Napoli – Convento di San Francesco a Folloni di Montella (AV)
Per informazioni: www.francescani.it e www.diegocavaniglia.it
Ufficio Stampa:
Diana Cataldo
Tel.: 349/6636971 – 320/4332561
E mail: leusateleggiadrie@alice.it
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