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martedì 19 dicembre 2006

Gli stili di apprendimento

Buongiorno a tutti, mi chiamo Graziano Iacobacci, ho 31 anni, una Laurea in Economia, e mi occupo di Coaching, Comunicazione e Musica.
Inizierò da oggi a pubblicare su questo fantastico blog indipendente del mio amico Andrea Pietrarota, alcuni articoli su tematiche relative alla Formazione, consulenza, psicologia e coaching ( in particolare il Coaching Creativo, metodologia sviluppata insieme ai miei amici/collaboratori Massimo Del Monte e Simone Piperno)
A presto.

Esiste un metodo per apprendere con efficacia? Lo psicologo D. Kolb ha elaborato un tipo di stile di apprendimento seguendo le quattro fasi attraverso le quali, nelle scienze positive, si ottiene l’apprendimento:
1) il soggetto, inizialmente, dovrebbe partire dall’esperienza concreta, cioè dai dati di fatto (si assiste ad una lezione, si partecipa ad una discussione);
2) per passare a riflettere su di essi e ripetere l’osservazione, osservazione riflessiva (si presta attenzione, si raccolgono i particolari);
3) produrre concetti ed estenderli a nuove situazioni, concettualizzazione astratta (si fanno considerazioni generali, nascono le ipotesi, le teorie);
4) ed infine verificare i concetti in nuove situazioni tramite la sperimentazione attiva (la prova sul campo delle teorie).
Tutti i soggetti, in fase di apprendimento, dovrebbero percorrere queste fasi anche se in modo diverso; in realtà i fattori genetici o quelli ambientali influenzano ognuno di noi, di conseguenza una fase viene privilegiata rispetto all’altra; ciò comporta lo sviluppo di uno stile di apprendimento personale. Secondo Kolb il processo di apprendimento è ciclico perché finita la sperimentazione attiva, il ciclo ricomincia, dando essa stessa vita ad un'altra esperienza concreta e così via. Caliamo ora la prospettiva dal lato dell’acquirente.
Ogni individuo nel momento dell’acquisto, sarà maggiormente rappresentato da una fase del ciclo mostrato sopra.
· Gli attivi sono curiosi, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da comprare, si lasciano coinvolgere dalla situazioni.Studiano bene le tendenze alternative del momento rispetto agli stili classici.
· I riflessivi preferiscono restare in disparte ad osservare, riflettono prima di comprare, pensano ad ogni soluzione dopo lunghi periodi di stand by. Preferiscono segnare appunti e promemoria sulle offerte che trovano per selezionare la migliore.
· I teorici quando innescano il processo di acquisto amano la sistematicità, sono analitici, cercano sempre gli assunti di fondo delle cose.
· I pragmatici sono impazienti, poco interessati ai lunghi discorsi o ad argomentazioni troppo precise; decidono dell’acquisto senza pensarci troppo su se quella cosa gli interessa, perché stimola in gran parte la loro personale fantasia.
È importante quindi sapere che quando vendiamo qualcosa, quando insegniamo, o semplicemente parliamo con qualcuno, sia che stiamo dalla parte di coloro che stanno acquistando, imparando o ascoltando, se utilizzassimo un modo di comunicare che è in forte conflitto con lo stile di apprendimento del nostro interlocutore, molto probabilmente il nostro messaggio non sarà trasmesso con efficacia.

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