Il mio diletto è bianco e vermiglio,
riconoscibile tra mille e mille.
Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli grappoli di palma.
I suoi occhi, come colombe
su ruscelli d'acqua;
i suoi denti bagnati nel latte,
infilati in castone.
Le sue guance,
come giardini di balsamo,
giardini di erbe profumate;
le sue labbra sono gigli,
che stillano fluida mirra.
Le sue mani sono anelli d'oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo petto è tutto d'avorio,
tempestato di zaffiri.
Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d'oro puro.
Il suo aspetto è magnifico
come i cedri del Libano.
Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è il mio diletto,
questo è il mio amore,
o figlie di Gerusalemme.
Cantico dei Cantici
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