I dati Istat sono i più bassi dal 1992. Quasi la metà dei nuovi
occupati ha un contratto a tempo determinato. Molti sono stranieri
Tasso di disoccupazione ai minimi storici nel terzo trimestre è sceso al 6,8%
L'occupazione cresce anche al Sud, ma permangono forti differenze territoriali
occupati ha un contratto a tempo determinato. Molti sono stranieri
Tasso di disoccupazione ai minimi storici nel terzo trimestre è sceso al 6,8%
L'occupazione cresce anche al Sud, ma permangono forti differenze territoriali
ROMA - Disoccupazione ai minimi record: infatti il tasso rilevato periodicamente dall'Istat è sceso nel terzo trimestre di quest'anno al 6,1% dal 7,1% dello stesso periodo del 2005. Il dato destagionalizzato è al 6,8%, dal 6,9% del secondo trimestre. I due dati (grezzo e destagionalizzato, cioè corretto per giorni lavorativi) sono i più bassi dal 1992.
Gli occupati in Italia sono saliti di 459.000 unità rispetto al terzo trimestre 2005, con un incremento del 2%. Un significativo contributo a tale aumento, precisa l'Istat, è stato fornito, come nel trimestre precedente, dai lavoratori a tempo determinato (+215.000 unità). Si è peraltro confermata la tendenza all'aumento dell'occupazione sia degli stranieri sia delle persone di 50 anni e oltre, in particolare di quelle occupate con contratto a tempo indeterminato.
Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni si è portato dal 57,4 del terzo trimestre 2005 all'attuale 58,4%. Nel terzo trimestre 2006 il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 1.489.000 unità, con un calo del 13,8 per cento (pari a -238.000 unità) in confronto a un anno prima.
Ad aumentare su base annua sono stati sia gli occupati uomini (+1,4%, pari a +195.000 unità) che donne (+3,0%, pari a +264.000 unità). La crescita dell'occupazione straniera è risultata pari a 172.000 unità (+105.000 uomini e +67.000 donne).
L'incremento dell'occupazione ha riguardato tutte le aree territoriali. Nel Nord l'occupazione è aumentata del 2,2%, pari a +257.000 unità. Sempre nelle regioni settentrionali, gli occupati stranieri hanno segnato un aumento di 89.000 unità. Nel Centro l'occupazione è salita dell'1,9%, pari a +87.000 unità. Poco meno dei due terzi dell'incremento riguarda cittadini immigrati. Nel Mezzogiorno l'aumento del numero di occupati è stato dell'1,8%, pari a +115.000 unità di cui circa un quarto dovuto alla componente straniera.
E tuttavia rimangono ancora forti distanze tra le aree del Paese se si guara al tasso di disoccupazione destagionalizzato, che al Nord è del 3,8%, al Centro del 6% e al Sud del 12,3%, quasi quattro volte quello delle regioni settentrionali.
Origine: Repubblica
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