MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA
fondato nel 1943
- CUMUNICATU STAMPA -
IL M.I.S. CONDANNA L'ATTENTATO DI MADRID
fondato nel 1943
- CUMUNICATU STAMPA -
IL M.I.S. CONDANNA L'ATTENTATO DI MADRID
Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia esprime tutto il suo sgomento ed emette una dura condanna verso l'attentato che lo scorso sabato, a Madrid, ha mietuto due vittime, una ventina di feriti ed ingenti danni al principale aeroporto della capitale castigliana.
Noi indipendentisti siciliani riteniamo che tale "ripresa delle ostilità" da parte dell'ETA sia un gesto - oltreché crudele, assassino e riprovevole - particolarmente stupido, in una fase che vedeva il Governo Spagnolo intenzionato ad aprire serie e fruttuose trattative che avrebbero portato nuovi benefici e diritti, fino anche al riconoscimento di indipendenza in associazione allo Stato Spagnolo, per il popolo di Euskal Herria.
Trattative che, è notizia di oggi, sono definitivamente interrotte, come annunciato dal ministro dell'Interno spagnolo Alfredo Perez Rubalcaba.
È chiaro che, quindi, queste forme di terrorismo, giacché non vi è altro termine (invero negli ultimi anni abusato ed usato a sproposito per indicare situazioni di guerriglia) per indicarlo, non sono altro che manifestazioni di un vero e proprio "warfare business" con ampio e diffuso coinvolgimento di soggetti assolutamente insospettabili.
Uccidere è solo un modo per far soldi e coltivare lugubri carriere nella serra del terrore. Far esplodere persone e cose è il modo migliore per allontanare un popolo dalla libertà, una nazione dall'indipendenza. Ed è anche un modo per criminalizzare gli autentici movimenti di liberazione nazionale quale è il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia.
Quello del 30 dicembre è un vile e vergognoso atto di mortale balordaggine che getta discredito su milioni di persone che nel mondo lottano quotidianamente a viso aperto per gli inalienabili diritti culturali, politici e di autodeterminazione dei popoli oppressi.
Oggi, più che mai, urge che i leaders delle nazioni senza stato di tutto il globo facciano sentire alta la loro voce contro ogni forma di violenza, sia essa colonialista (che nello Stato Italiano prende anche le turpi coloriture della mafia) o pseudoseparatista.
Possa il vecchio anno, conclusosi così trucemente nel sangue di innocenti persone, vedere la fine dell'arroganza degli Stati colonizzatori e di organizzazioni come l'ETA che, come giustamente sottolineato dal procuratore generale spagnolo Candido Conde-Punpido, «è sconfitta, stiamo assistendo alla sua sepoltura».
E possa quindi il 2007 lasciare spazio ad una nuova era che possa vedere trionfare, in primis proprio in Sicilia come in Euskal Herria, l'indipendentismo nonviolento della gente comune che chiede dignità, libertà e giustizia.
Noi indipendentisti siciliani riteniamo che tale "ripresa delle ostilità" da parte dell'ETA sia un gesto - oltreché crudele, assassino e riprovevole - particolarmente stupido, in una fase che vedeva il Governo Spagnolo intenzionato ad aprire serie e fruttuose trattative che avrebbero portato nuovi benefici e diritti, fino anche al riconoscimento di indipendenza in associazione allo Stato Spagnolo, per il popolo di Euskal Herria.
Trattative che, è notizia di oggi, sono definitivamente interrotte, come annunciato dal ministro dell'Interno spagnolo Alfredo Perez Rubalcaba.
È chiaro che, quindi, queste forme di terrorismo, giacché non vi è altro termine (invero negli ultimi anni abusato ed usato a sproposito per indicare situazioni di guerriglia) per indicarlo, non sono altro che manifestazioni di un vero e proprio "warfare business" con ampio e diffuso coinvolgimento di soggetti assolutamente insospettabili.
Uccidere è solo un modo per far soldi e coltivare lugubri carriere nella serra del terrore. Far esplodere persone e cose è il modo migliore per allontanare un popolo dalla libertà, una nazione dall'indipendenza. Ed è anche un modo per criminalizzare gli autentici movimenti di liberazione nazionale quale è il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia.
Quello del 30 dicembre è un vile e vergognoso atto di mortale balordaggine che getta discredito su milioni di persone che nel mondo lottano quotidianamente a viso aperto per gli inalienabili diritti culturali, politici e di autodeterminazione dei popoli oppressi.
Oggi, più che mai, urge che i leaders delle nazioni senza stato di tutto il globo facciano sentire alta la loro voce contro ogni forma di violenza, sia essa colonialista (che nello Stato Italiano prende anche le turpi coloriture della mafia) o pseudoseparatista.
Possa il vecchio anno, conclusosi così trucemente nel sangue di innocenti persone, vedere la fine dell'arroganza degli Stati colonizzatori e di organizzazioni come l'ETA che, come giustamente sottolineato dal procuratore generale spagnolo Candido Conde-Punpido, «è sconfitta, stiamo assistendo alla sua sepoltura».
E possa quindi il 2007 lasciare spazio ad una nuova era che possa vedere trionfare, in primis proprio in Sicilia come in Euskal Herria, l'indipendentismo nonviolento della gente comune che chiede dignità, libertà e giustizia.
Catania, 2 jinnaru 2007
A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S.
Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
Sede Nazionale: Corso Italia, 289 - RIPOSTO (CT)
Tel. (+39) 095 518 7777
(+39) 095 934025 - (+39) 095 953464
Fax (+39) 178 2211303
Mobile (+39) 349 6933580
Sede S.Venerina: Via Giovanni Mangano, 17
Sede Belpasso: Via Lorenzo Bufali, 2
Tel. (+39) 368 7817769
Internet: www.siciliaindipendente.org
(with multi-language translation)
E-mail: mis1943@gmail.com
Skype id: nicheja
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«Noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Andrea Finocchiaro Aprile, 1944
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