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mercoledì 10 gennaio 2007

Madrid, Capello nella bufera Crisi Real e panchina a rischio

Il tecnico italiano vive ore difficili: il gioco latita e i risultati non arrivano. E dall'Inghilterra arriva una voce: Mourinho è pronto a sostituirlo


Nella lista dei cattivi stilata dall'allenatore anche Cannavaro ed Emerson
E da oggi allenamenti blindati: i giornalisti possono assistere solo per 15'


 Madrid, Capello nella bufera Crisi Real e panchina a rischio(Masterworld.org/news) MADRID - Arrivato a Madrid dopo aver lasciato la Juve in B e convinto di aver davanti trionfi e allori, Fabio Capello vive ore difficili sulla panchina del Real. Le merengue, battute domenica sul campo del Deportivo La Coruna, hanno perso tre delle ultime quattro gare disputate. Sono terze in classifica a cinque punti dalla capolista Siviglia e a tre dal Barcellona. Ma considerando che sotto la gestione Capello sono stati investiti 100 milioni di euro in ingaggi, i tifosi e il presidente Ramon Calderon potevano aspettarsi qualcosa di più. E, a dar retta al tabloid inglese Mirror, il destino dell'allenatore italiano sarebbe già scritto. "E' un dead man walking - scrive il giornale - Se Mourinho vuole lasciare il Chelsea, il Real Madrid gli parlerà". Il tecnico italiano, secondo una fonte interna al club spagnolo citata dal giornale, non avrebbe alcuna possibilità di mantenere il posto anche il prossimo anno. Al suo posto arriverebbe l'allenatore del Chelsea.

Nel frattempo Capello cerca di correre ai ripari. Ieri la riunione con il ds Predrag Mijatovic, Calderon e Franco Baldini mentre la stampa e i tifosi si scatenavano in processi e sberleffi. Secondo il quotidiano spagnolo "As", l'allenatore ha già una lista nera dei giocatori che l'hanno maggiormente deluso. C'è Cassano e fin qui nulla di nuovo. Ma ci sono anche Cannavaro ("Non lo riconosco, non è il giocatore che ho avuto alla Juventus") e addirittura Emerson. E poi Raul, Salgado, Beckham, Guti, Robinho. "Il motivo della crisi è la mancanza di impegno sacrificio e professionalità da parte della squadra", dice Mijatovic.

Per uscire dalla crisi, Capello è disposto a mettere da parte persino la bandiera del Real: Raul sembra destinato alla panchina. "Sarebbe il caso di farlo riposare per qualche partita", avrebbe detto il tecnico ai dirigenti. Se Raul è solo rimandato, per altri senatori è arrivata una bocciatura senza appello. Michel Salgado, terzino destro, difficilmente avrà altre occasioni di mettersi in mostra. Ha deluso contro Recreativo e Deportivo: al suo posto, d'ora in poi, giocherà Sergio Ramos.

E anche intorno a Beckham si addensano nubi nere. La società è stanca delle esitazioni del giocatore che ha detto di voler attendere marzo per decidere il proprio futuro. "Mesi fa gli abbiamo offerto un prolungamento del contratto ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. A questo punto si deve decidere, non possiamo più aspettare", dice Mijatovic. Che poi passa in rassegna il momento nero della squadra: "Abbiamo individuato tutti i problemi e siamo in grado di risolverli. D'ora in poi adotteremo una serie di misure disciplinari delle quali a breve si vedranno i risultati".

Un altro tassello della rifondazione madridista è l'allenamento "blindato". Capello ha deciso che da oggi i giornalisti potranno assistere soltanto ai primi 15 minuti. Poi si lavora, e sodo, a porte chiuse. Secca la replica dei giornalisti: in segno di protesta, hanno disertato la sala stampa del campo sportivo di Veldebebas in occasione della conferenza stampa quotidiana del dopo-allenamento, affidata oggi al secondo portiere Diego Lopez.


Origine: Repubblica

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