Si fa più malizioso il "Manuale d'amore" che esce in 750 sale. Nel capitolo 2 del film campione d'incassi, diretto da Veronesi: "Stavolta affrontiamo temi più attuali e complicati. E in futuro altri tre film"
Scamarcio: "Che sofferenza, quella scena hot con la Bellucci sulle mie ginocchia..."
E Verdone fa il cinquantenne d'assalto: "Prima palestra e pillole, poi l'ospedale"
di CLAUDIA MORGOGLIONE
E Verdone fa il cinquantenne d'assalto: "Prima palestra e pillole, poi l'ospedale"
di CLAUDIA MORGOGLIONE
ROMA - La scena di sesso bollente tra Riccardo Scamarcio versione paraplegico e la sexy fisioterapista Monica Bellucci; le effusioni gay tra Antonio Albanese e Sergio Rubini; l'ossessione di maternità di Barbora Bobulova, che accusa il marito Fabio Volo di avere gli spermatozoi "piccoli e rincoglioniti"; la folle passione del cinquantenne Carlo Verdone per la giovanissima Elsa Pataky, con grande spreco di pillole blu. E' su questi ingredienti un po' ironici un po' maliziosi, e sulla ormai consueta parata di star made in Italy, che Giovanni Veronesi costruisce il successo - annunciato - di Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi, da venerdì 19 gennaio in ben 750 sale. Con distribuzione Filmauro.
Diviso in quattro episodi, attesissimo, oggetto di una massiccia campagna promozionale (registi e attori sono impegnati da giorni in un tour in tutta la penisola), il film è, nelle intenzioni di chi l'ha diretto, "il secondo capitolo di una pentalogia". Già, proprio così: una cinquina di pellicole, cominciata col grande successo ottenuto, due anni fa, dal primo Manuale d'amore.
Veronesi e i sentimenti. "Questo film numero 2 è molto diverso dal primo - spiega il regista, che insieme a parte del cast incontra i cronisti in un lussuoso hotel romano - il precedente raccontava temi che potevano benissimo svolgersi trent'anni fa, stavolta invece (con gli episodi due e tre, rispettivamente sulla fecondazione assistita e sul matrimonio gay) ci siamo molto calati nella realtà attuale, più complicata. Ancora, nel primo episodio (Scamarcio-Bellucci) mi interessava esplorare la sessualità dei disabili, di cui si parla poco, ma in modo divertente. E nel quarto (Verdone) parlare dei cinquantenni d'assalto di oggi".
Scamarcio, Bellucci e il sesso. La scena hot tra questi due sex-symbol è stata una delle leve utilizzate per creare attesa intorno al film. Con tanto di foto bollenti pubblicate dai giornali. Ma in realtà, sullo schermo, vediamo una versione più breve e un po' più casta del loro amplesso: "Ne ho tagliato una piccola parte - conferma il regista - perché alcune fasi mi sembravano un po' esagerate". Assente da Roma la diva Bellucci, tocca all'idolo delle ragazzine Scamarcio raccontare l'esperienza: "Girare la scena avendo per cinque ore Monica sulle ginocchia - spiega - è stato faticoso: chiaramente, facevamo finta... capirete la sofferenza. Certo, ero curioso di incontrarla. Ma quando si girano sequenze così si ha tanta gente intorno, le luci, è imbarazzante. Certo, io mi sono messo in gioco. Ma è stato un po' frustrante".
Volo, Bobulova e la fecondazione assistita. E' forse l'episodio più esilarante: l'odissea di una coppia di coniugi alle prese con le tecniche di fecondazione artificiale. Lei ossessionata, lui succube. "A me la vita di coppia fa molta tristezza, molta malinconia - scherza Fabio - e vivere questa esperienza sul set, per pochissimi giorni, me lo ha confermato". La Bobulova, invece - che in conferenza stampa sfoggia il suo pancione da nono mese di gravidanza - ringrazia Veronesi per aver pensato a lei "per un ruolo comico, dopo tante interpretazioni drammatiche".
Albanese, Rubini e il matrimonio gay. Ambientato a Lecce, l'episodio ha al centro una coppia di uomini che per convolare a nozze deve guardare alla Spagna di Zapatero. Luogo dove, ricorda Albanese, l'omosessualità "è un non problema. Perché in realtà si parla semplicemente di una storia d'amore". E Rubini aggiunge che uno dei doni del mestiere d'attore "è la possibilità di vedere una realtà dal di dentro, immedesimandosi: se in questo senso anche i politici diventassero un po' attori, sarebbero più tolleranti e meno rompicoglioni".
Verdone, la lolita e l'infarto. Come sempre, l'attore e regista romano nel suo episodio ruba la scena a tutti: "Sono tanti gli uomini di mezza età che perdono la testa per le ragazze - racconta - cominciano con viagra, integratori, palestra, e finiscono in ospedale come il mio personaggio. Ne ho visti molti, fare veramente il botto...". Quanto al futuro, l'attore e regista sta lavorando alla sceneggiatura del suo prossimo film: "Sarà un'opera fatta di caratteri - rivela - in cui vorrei riprendere alcuni miei vecchi personaggi. Dovremmo finire di scrivere entro agosto".
I comprimari. Nel film ci sono camei davvero di lusso: da Fiorello (un infermiere) a Leonardo Pieraccioni (uno che balla in discoteca). E poi c'è il personaggio di raccordo tra i diversi episodi, Claudio Bisio, dj di una trasmissione radiofonica che parla - ovviamente - d'amore.
I futuri Manuali. Il film presentato oggi, come già detto, fa parte di una pentalogia. "Il capitolo 3 affronterà il rapporto genitori-figli - annuncia Veronesi - e poi, nei successivi due, ci saranno le separazioni. Su cui, comunque, si potrebbero costruire altri cinque film...".
Origine: Repubblica
Diviso in quattro episodi, attesissimo, oggetto di una massiccia campagna promozionale (registi e attori sono impegnati da giorni in un tour in tutta la penisola), il film è, nelle intenzioni di chi l'ha diretto, "il secondo capitolo di una pentalogia". Già, proprio così: una cinquina di pellicole, cominciata col grande successo ottenuto, due anni fa, dal primo Manuale d'amore.
Veronesi e i sentimenti. "Questo film numero 2 è molto diverso dal primo - spiega il regista, che insieme a parte del cast incontra i cronisti in un lussuoso hotel romano - il precedente raccontava temi che potevano benissimo svolgersi trent'anni fa, stavolta invece (con gli episodi due e tre, rispettivamente sulla fecondazione assistita e sul matrimonio gay) ci siamo molto calati nella realtà attuale, più complicata. Ancora, nel primo episodio (Scamarcio-Bellucci) mi interessava esplorare la sessualità dei disabili, di cui si parla poco, ma in modo divertente. E nel quarto (Verdone) parlare dei cinquantenni d'assalto di oggi".
Scamarcio, Bellucci e il sesso. La scena hot tra questi due sex-symbol è stata una delle leve utilizzate per creare attesa intorno al film. Con tanto di foto bollenti pubblicate dai giornali. Ma in realtà, sullo schermo, vediamo una versione più breve e un po' più casta del loro amplesso: "Ne ho tagliato una piccola parte - conferma il regista - perché alcune fasi mi sembravano un po' esagerate". Assente da Roma la diva Bellucci, tocca all'idolo delle ragazzine Scamarcio raccontare l'esperienza: "Girare la scena avendo per cinque ore Monica sulle ginocchia - spiega - è stato faticoso: chiaramente, facevamo finta... capirete la sofferenza. Certo, ero curioso di incontrarla. Ma quando si girano sequenze così si ha tanta gente intorno, le luci, è imbarazzante. Certo, io mi sono messo in gioco. Ma è stato un po' frustrante".
Volo, Bobulova e la fecondazione assistita. E' forse l'episodio più esilarante: l'odissea di una coppia di coniugi alle prese con le tecniche di fecondazione artificiale. Lei ossessionata, lui succube. "A me la vita di coppia fa molta tristezza, molta malinconia - scherza Fabio - e vivere questa esperienza sul set, per pochissimi giorni, me lo ha confermato". La Bobulova, invece - che in conferenza stampa sfoggia il suo pancione da nono mese di gravidanza - ringrazia Veronesi per aver pensato a lei "per un ruolo comico, dopo tante interpretazioni drammatiche".
Albanese, Rubini e il matrimonio gay. Ambientato a Lecce, l'episodio ha al centro una coppia di uomini che per convolare a nozze deve guardare alla Spagna di Zapatero. Luogo dove, ricorda Albanese, l'omosessualità "è un non problema. Perché in realtà si parla semplicemente di una storia d'amore". E Rubini aggiunge che uno dei doni del mestiere d'attore "è la possibilità di vedere una realtà dal di dentro, immedesimandosi: se in questo senso anche i politici diventassero un po' attori, sarebbero più tolleranti e meno rompicoglioni".
Verdone, la lolita e l'infarto. Come sempre, l'attore e regista romano nel suo episodio ruba la scena a tutti: "Sono tanti gli uomini di mezza età che perdono la testa per le ragazze - racconta - cominciano con viagra, integratori, palestra, e finiscono in ospedale come il mio personaggio. Ne ho visti molti, fare veramente il botto...". Quanto al futuro, l'attore e regista sta lavorando alla sceneggiatura del suo prossimo film: "Sarà un'opera fatta di caratteri - rivela - in cui vorrei riprendere alcuni miei vecchi personaggi. Dovremmo finire di scrivere entro agosto".
I comprimari. Nel film ci sono camei davvero di lusso: da Fiorello (un infermiere) a Leonardo Pieraccioni (uno che balla in discoteca). E poi c'è il personaggio di raccordo tra i diversi episodi, Claudio Bisio, dj di una trasmissione radiofonica che parla - ovviamente - d'amore.
I futuri Manuali. Il film presentato oggi, come già detto, fa parte di una pentalogia. "Il capitolo 3 affronterà il rapporto genitori-figli - annuncia Veronesi - e poi, nei successivi due, ci saranno le separazioni. Su cui, comunque, si potrebbero costruire altri cinque film...".
Origine: Repubblica
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