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mercoledì 10 gennaio 2007

Sky, una foto dopo la strage. In dubbio l'alibi dei vicini

Sky, una foto dopo la strage In dubbio l'alibi dei vicini Erba, interrogatorio nella notte dei due coniugi sospettati. Lui viene descritto come un uomo "mite", lei "pronta a scattare per un'inezia"


Scattata con un telefonino, riprenderebbe il volto di Olindo
Ma i due si difendono: 'Sbagliate, siamo innocenti'


 Sky, una foto dopo la strage In dubbio l'alibi dei vicini COMO - Respingono le accuse. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi fermati ieri per la strage di Erba, riporta Repubblica, continuano a negare di essere i responsabili della morte di Raffaella Castagna, sua madre Paola Galli, il figlio della Castagna, di soli due anni, Youssef, una loro vicina di casa, Valeria Cherubini. E lo fanno nel corso di un lungo interrogatorio durato tutta la notte nel carcere di Como. I due, che in passato avevano avuto una serie di violente liti con Raffaella Castagna, sono stati fermati nel pomeriggio di ieri con l'accusa di omicidio plurimo pluriaggravato, anche se, secondo i pm comaschi, il ruolo della donna sarebbe più defilato rispetto a quello del marito. E, su Sky, spunta una foto fatta con un telefonino che mostrerebbe Olindo pochi minuti dopo la tragedia davanti alla casa. Una circostanza che, se confermata, farebbe crollare l'alibi dei due.

Ricerche nella casa.
In mattinata i Ris di Parma sono andati a casa dei due. Nel cortile della casa di via Diaz è arrivato un corteo di cinque mezzi con i carabinieri in tuta bianca e strumenti da lavoro. Cercano, a quanto si apprende, ulteriori elementi di conferma alle accuse e avrebbero rivolto particolare attenzione al camper con cui i coniugi fermati erano soliti fare le vacanze.

I due sospettati.
Nel frattempo comincia a delinearsi meglio la personalità dei due. Olindo viene descritto come un uomo mite, mentre la moglie come una donna pronta a scattare per futili motivi. Anche se a Erba non tutti vorrebbero credere che quella donna apparentemente dolce abbia partecipato al massacro. Gli inquirenti, invece, la accusano di concorso in omicidio plurimo e pluriaggravato. Ma lei insiste: "Quella sera siamo usciti alle 19 per andare in qualche negozio. Anche se era lunedì erano aperti. Siamo sotto le feste". Ed ancora: "Siamo andati in una pizzeria sul lungolago di Como", Ma lo scontrino che mostra non aiuta lei e il marito Olindo. Anzi lascia un buco di tre ore. Ma il loro avvocato spiega: "Sono lucidi e sereni e continuano a dire di non essere stati a Erba al momento della strage".



FONTE:
www.masterworld.org/news/news.php?id=19096&PHPSESSID=1b4fc6be120846ba57d6329c8289a6ef

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