Sky, una foto dopo la strage In dubbio l'alibi dei vicini Erba, interrogatorio nella notte dei due coniugi sospettati. Lui viene descritto come un uomo "mite", lei "pronta a scattare per un'inezia"
Scattata con un telefonino, riprenderebbe il volto di Olindo
Ma i due si difendono: 'Sbagliate, siamo innocenti'
Ma i due si difendono: 'Sbagliate, siamo innocenti'
Ricerche nella casa. In mattinata i Ris di Parma sono andati a casa dei due. Nel cortile della casa di via Diaz è arrivato un corteo di cinque mezzi con i carabinieri in tuta bianca e strumenti da lavoro. Cercano, a quanto si apprende, ulteriori elementi di conferma alle accuse e avrebbero rivolto particolare attenzione al camper con cui i coniugi fermati erano soliti fare le vacanze.
I due sospettati. Nel frattempo comincia a delinearsi meglio la personalità dei due. Olindo viene descritto come un uomo mite, mentre la moglie come una donna pronta a scattare per futili motivi. Anche se a Erba non tutti vorrebbero credere che quella donna apparentemente dolce abbia partecipato al massacro. Gli inquirenti, invece, la accusano di concorso in omicidio plurimo e pluriaggravato. Ma lei insiste: "Quella sera siamo usciti alle 19 per andare in qualche negozio. Anche se era lunedì erano aperti. Siamo sotto le feste". Ed ancora: "Siamo andati in una pizzeria sul lungolago di Como", Ma lo scontrino che mostra non aiuta lei e il marito Olindo. Anzi lascia un buco di tre ore. Ma il loro avvocato spiega: "Sono lucidi e sereni e continuano a dire di non essere stati a Erba al momento della strage".
FONTE:
www.masterworld.org/news/news.php?id=19096&PHPSESSID=1b4fc6be120846ba57d6329c8289a6ef
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