LE FARMACIE DELLA PUGLIA NON STANNO A GUARDARE
E SI RIORGANIZZANO
Titolari e collaboratori di sessanta farmacie si danno appuntamento per festeggiare i risultati raggiunti nel corso dell'anno 2006. Incrementati margini e profitti per mezzo di efficaci strategie di riorganizzazione.Non paga la battaglia dello sconto più alto innescata dal Decreto Bersani con la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco nei supermercati.
Bari - I titolari di sessanta farmacie della provincia di Bari si sono riuniti per tirare le somme di un anno positivo che ha fatto registrare incrementi medi di fatturato per esercizio prossimi al +15%.
I risultati positivi sono stati raggiunti grazie ad un'efficace processo di ristrutturazione iniziato con lo spirare dei venti di cambiamento che aleggiavano sul settore ancor prima dell'entrata in vigore della legge Bersani -L.223/luglio 2006. La liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco nei supermercati ha rappresentato solo un'apertura ufficiale delle porte alla competizione di mercato in uno degli ultimi baluardi storici della resistenza.
Abbandonata l'utopistica idea di tornare a rappresentare il presidio unico della Salute, ancora molto diffusa tra i membri più conservatori del settore, e attenendosi alla realtà della farmacia italiana già da diverso tempo sposata alla logica del "cassetto" e del fatturato (extrafarmaco), alcuni farmacisti di Bari hanno iniziato a ragionare in termini di impresa. Rapidamente il tam-tam del "tutto è cambiato. E' ora di cambiare" si è diffuso in città.
Sessanta sono ora le farmacie della provincia che hanno deciso o sono state costrette dalle recenti riforme ad intervenire proficuamente sul proprio identikit consapevoli del fatto che la battaglia dello sconto più alto, unica forma di difesa attualmente concessa dalla Legge Bersani, non può rappresentare una risposta adeguata alla necessità di conservare clienti e margini.
Il prezioso intervento di uno dei più ferrati specialisti nella consulenza aziendale, Mind Consulting Italia nelle persone di Michele Ciccolella e Giuseppe Salvato, ha reso possibile la definitiva metamorfosi "farmacia-impresa".
Le strategie gestionali ed organizzative degli esercizi sono state riviste in chiave innovativa e in modo da generare nuove entrate e migliorare la comunicazione nel punto vendita.
Questi alcuni fattori chiave nella svolta: corsi formazione manageriale; gestione del magazzino; controllo delle marginalità; ricerca e selezione del personale con l' inserimento di risorse umane che hanno fatto la differenza; marketing, creazione di un marchio, di una propria identità; incentivazione, coinvolgimento e motivazione. Gradualmente le sessanta farmacie di Bari hanno raggiunto i propri obiettivi e possono ora guardare con ottimismo al futuro proseguendo sulla strada del rinnovamento.
A livello nazionale continua il braccio di ferro tra Governo, Ministero della Salute, Federfarma, CODACONS, le varie associazioni di categoria coinvolte. La maggior parte degli operatori del settore non sa come muoversi e rimane a guardare. Dalla Puglia parte invece un valido suggerimento: inutile opporsi agli inarrestabili cambiamenti della società e dell'economia; ristrutturarsi e reinventarsi è l'unico modo di affrontarli nel comune interesse del settore e del cittadino.
Francesca Cattozzo - Febbraio 2007
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