Bari in poco tempo sta diventando una città che sta riuscendo a calamitare gli eventi più importanti di questo anno, sta diventando un punto di riferimento per il nostro Governo e per la politica estera che la osservano con un occhio di riguardo.Ieri con l’arrivo del presidente russo Vladimir Putin, per il vertice italo-russo, oggi con Fausto Bertinotti, presidente della Camera dei Deputati e Francesco Rutelli, vice presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali, per “La città della Cultura”, la IV Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, promossa da Anci, Conferenza delle Regioni, Upi, Legautonomie, Uncem, Federculture e Fomez, in collaborazione con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, con l’obiettivo di sviluppare una maggiore competitività locale attraverso la valorizzazione dell’arte e della cultura.Questa conferenza è un appuntamento biennale e per la prima volta si tiene nel Sud Italia e Bari è stata scelta in virtù della sua “vocazione al dialogo interculturale”.Una full immertion di tre giorni dal 15 al 17 marzo presso la villa Romanazzi-Carducci, dove interverranno 120 esponenti di Governo, Parlamento, Istituzioni, Enti Locali, Imprese ed Associazioni.Ad aprire la prima sessione plenaria il sindaco di Bari, Michele Emiliano che ha inviato un benvenuto non formale a Bertinotti, “perché Bari è legata alla sua figura per il lavoro che sta facendo e raffigura una speranza che ci da fiducia.Abbiamo fatto un sogno condiviso quello di riaprire il Teatro Petruzzelli tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 e forse l’allontanamento della cultura che i baresi hanno avuto in questi anni è dovuto anche al cratere che il Petruzzelli ha lasciato. Ma ora c’è voglia di riscatto, c’è voglia di costruire una rete che unisca le città e che possa allargare e fare di Bari una sorta di “spalla” indispensabile per creare un capolavoro, attraverso eventi e spettacoli che rappresentano il volto di Bari multinazionalistico”.Il sogno del sindaco è proseguito anche stamani quando si è recato alla Caserma Rossani, ceduto al Comune dal Governo , e durante un sopralluogo ha immaginato come utilizzare quell’area a favore della cultura in armonia con la città. Per Vincenzo Divella, presidente della Provincia, si è ritrovata la centralità economica della città di Bari che si è svegliata, grazie al patto concreto tra istituzione pubblica e privata che assieme individuano i problemi e le relative soluzioni.La Cultura ed il Turismo sono una ricchezza del territorio e non come fino a poco tempo fa considerate la “Cenerentola” del bilancio nazionale: Oggi esiste un inversione di marcia a favore delle promozioni culturali.“Le nostre visioni sono di fronte a un quadro di realtà le cui asprezze non possiamo metterle tra parentesi”, con queste dure parole il presidente della Regione Puglia è intervenuto alla conferenza “siamo dentro ad elementi inquietanti di crisi culturale, ce lo dice anche la crisi ambientale che accompagna il degrado degli ecosistemi. Stiamo di fronte ad un passaggio terribile e occorre che ognuno di noi assuma le proprie responsabilità.La Regione Puglia ci sta provando. Occorre investire in “bellezza” e questo significa trovare il senso della convivialità, riaprire il rapporto con la città.La Puglia è una regione al centro del Mediterraneo ed essere nel Mediterraneo significa guardare che questo mare è un mare incandescente ricco di focolai. Occorre rimuoverli ma occorre disarmare anche i linguaggi”.“Bari è una città in questo momento fortunata ed illuminata, non solo per il sole – ha dichiarato Fausto Bertinotti - perché Bari viene a significarsi come elemento di una lingua possibile per l’Europa. Bari porta d’Oriente ma che si rivolge sia all’Oriente che all’Occidente risultando un punto di incontro tra le civiltà. Simbolicamente è anche il dialogo tra passato e futuro e con lei possiamo vivere l’opportunità di vedere la cultura che unisce”.
Anna DeMarzo
Anna DeMarzo
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