All'esigenza di una rete per lo sviluppo dell'occupazione sul territorio ecco il moltiplicarsi di figure che rispondano al nome di: Consulenti del Lavoro.
Sembrerebbe che l'evoluzione non abbia colpito semplicemente il mondo della Silicon Valley ma che sempre più stia coinvolgendo qualsiasi settore.
Cambiano quindi i bisogni delle imprese, cambiano i ruoli di chi vi lavora, si trasformano qualifiche professionali e vengono definite nuovamente le mansioni.
I tempi d'accesso cambiano anch'essi: è stata stimata una media di 19 mesi, il tutto scandito tra corsi di formazione, qualifiche professionali che via dicendo scuole ed enti formativi erogano.
Questo scenario evidenzia da un lato aziende sempre più esigenti che ricercano collaboratori in grado di ricoprire ruoli di elevata responsabilità e formati a questo, dall'altra parte lavoratori che esigono contratti a tempo indeterminato, con salari alti, sia per far fronte al caro-vita che come tutela per un eventuale rischio perdita occupazione.
In entrambi i casi vige una sola legge: flessibilità.
La flessibilità e' un concetto che permette sia all'azienda di assumere sempre piu' un numero maggiore di lavoratori regolari, che al lavoratore che gode dell'opportunità per conciliare i tempi di lavoro con altre necessità.
A tal proposito la riforma del mercato del lavoro ha creato nuovi soggetti che sempre più formano una rete dei servizi per il lavoro, attraverso un sistema in cui interagiscono strutture pubbliche e private.
I Consulenti del Lavoro, che dal 2004 hanno sottoscritto una vera e propria Fondazione Consulenti per il lavoro-strumento assai flessibile e senza fini di lucro-si pone come vera e propria Agenzia per il Lavoro, autorizzata dal Mistero, per operare su tutto il territorio nazionale attraverso deleghe rilasciate ad ogni consulente che ne faccia richiesta e che sia iscritto all'Albo.
Da quanto emerge dai dati statistici la Fondazione e' l'unica delle Agenzie per il Lavoro che rappresenta di per se una vera e propria rete che opera in modo capillare all'interno del territorio grazie ad un qualificato lavoro dei delegati.
Oggi, i consulenti rappresentano quindi il 20 per cento degli sportelli attivi e aderendo alla Fondazione ed operando in qualità di delegato, possono svolgere attività di ufficio per lo sviluppo del lavoro nella propria realtà territoriale favorendone così l'incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Operando nel campo delle risorse umane, il Consulente oltre ad offrire servizi ai propri clienti, contribuisce e rafforza al peso politico della Categoria nei confronti dello Stato.
Nasce quindi una maggior consapevolezza da parte della Fondazione Consulenti del Lavoro nella ricerca di qualificati giovani in via di formazione, volenterosi e caparbi in grado di rispondere in tempi molto celeri alla frenesia del mercato del lavoro.
Contesi Francesca
gggggg444444@yahoo.it
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