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martedì 13 marzo 2007

Profumo di rosa: respirato durante il sonno aumenta la memoria



Il profumo di rosa aumenta la memoria A patto di respirarlo durante il sonno

Uno studio tedesco rileva importanti miglioramenti negli esercizi mnemonici per chi ha dormito nella fase più profonda circondato dall'aroma floreale


 Il profumo di rosa aumenta la memoria A patto di respirarlo durante il sonno ROMA - Dormire immersi nel fragranza di rosa rinforza la memoria. Una ricerca tedesca attribuisce al più classico dei fiori una nuova, impensabile proprietà. E proprio grazie al suo profumo, in genere gradevole ai più. Un gruppo di ricercatori tedeschi dell'Università di Lubeck guidato da Bjorn Rasch, ipotizza che gli stimoli olfattivi durante la notte potrebbero aiutare il consolidamento dei ricordi. A patto però di esservi esposti nella fase del sonno profondo, quella in cui il cervello emette le onde corte. Dello studio riferisce la rivista Science, secondo cui gli esperti hanno notano un netto miglioramento nei test di memoria dei soggetti che la sera prima erano stati fatti dormire in una stanza impregnata della fragranza di rosa. Ad un'analisi dell'attività cerebrale dei soggetti, inoltre, è risultato che l'esposizione all'odore aumenta l'attività del centro della memoria, l'ippocampo. Il profumo però non ha sortito lo stesso positivo effetto quando i volontari lo respiravano in fasi di sonno non profondo, per esempio durante i sogni.

Che gli odori abbiano una qualche influenza sui nostri ricordi non sembra cosa nuova. Ma che potessero in qualche modo essere usati per aiutarci a ricordare ciò che apprendiamo giorno per giorno finora non era mai stato dimostrato. Lo studio del team tedesco è arrivato a questa conclusione lavorando in più fasi.

Gli studiosi tedeschi hanno chiesto al gruppo di volontari di compiere una specie di esercizio mnemonico in una stanza pervasa di fragranza di rosa. Poi di notte, nella fase del sonno profondo, gli esperti hanno diffuso nella stanza di alcuni dei partecipanti lo stesso aroma floreale. Il giorno seguente i ricercatori hanno chiesto all'intero gruppo di cimentarsi nuovamente nel compito mnemonico. A questo punto si è visto che l'odore di rosa faceva la differenza: quelli che nel sonno avevano respirato l'aroma riuscivano meglio a portare a termine il lavoro imparato il giorno prima, segno che lo ricordavano meglio.


Origine: Repubblica

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