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martedì 24 aprile 2007

Il vigneto laziale conquista Verona

Grande successo è stato ottenuto dagli enologi del Lazio durante la rassegna Vinitaly, tenutasi a Verona lo scorso mese di Marzo.

Ottantasei sono state le Aziende che hanno rappresentato la regione Lazio esponendo 26 vini DOC e 4 vini IGT.

Due gli obiettivi principali delle Aziende produttrici: raddoppiare la quota di vendita nei ristoranti e cercare di acquisire nuovi mercati europei ed internazionali non tralasciando i mercati di Paesi emergenti.
Grazie ad un attenta strategia degli operatori del settore, il vino laziale è uscito da un ingiusto anonimato riscuotendo un valido riconoscimento sia sul territorio nazionale che in quello internazionale.
Senza dubbio in questi ultimi anni si sono fatti passi da gigante ed a testimonianza di ciò al “Vinitaly” si sono registrati ottimi commenti per le etichette dei vini laziali.
A fianco del classico Frascati Doc Superiore i vini più stimati sono stati: il Cesanese del Piglio, un rosso in costante ascesa, il Vignanello, l’Atina Cabernet ed il Cerveteri, ma anche i meno noti hanno riscosso un buon consenso da parte del pubblico presente alla manifestazione, insomma una vera e meritata riscossa.
Praticamente in questa ultima edizione del Vinitaly è stato presentato il meglio di un territorio che, malgrado la millenaria tradizione, solo negli ultimi tempi sta riscoprendo la strada della qualità, candidandosi prossima moda enologica, come è avvenuto per altre realtà come la Puglia, l’Abruzzo e la Sicilia.

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