Morta la 23enne romana infilzata da un ombrello sulla metropolitana Ieri pomeriggio era stata aggredita mentre usciva dal vagone. Caccia a due donne, all'esame i filmati delle telecamere di Termini. La procura ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario
ROMA - E' morta nel pomeriggio al Policlinico Umberto I Vanessa Russo, la ragazza romana di 23 anni ferita ieri pomeriggio da una donna che l'aveva colpita all'occhio sinistro con la punta di un ombrello mentre scendeva dalla metropolitana alla fermata Termini della linea B.
La vittima era stata aggredita da due donne proprio all'apertura delle porte del convoglio. Secondo il racconto fatto agli agenti del commissariato Viminale da alcuni testimoni, la giovane stava per scendere quando una delle due donne l'ha colpita con l'ombrello. Subito dopo le due sono fuggite, allontanandosi all'interno della stazione mentre la Vanessa Russo è stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale.
Gli investigatori fin da ieri sera si sono messi alla ricerca delle responsabili dell'aggressione. La generica descrizione di cui sono in possesso, ricavata dal racconto dei testimoni oculari, è quella di due ragazze di corporatura normale, vestite di bianco, una delle quali con un cappelletto, forse italiane. Da altre indiscrezioni trapela invece che si tratterebbe di giovani donne dell'Europa dell'est.
Da una prima ricostruzione, le due hanno infastidito durante il tragitto in metro Vanessa Russo, ma non è chiaro per quale motivo. In particolare gli inquirenti devono stabilire se si sia trattato di un litigio per il posto a sedere o di un tentativo di furto.
Dopo la morte di Vanessa Russo, la procura di Roma ha avviato un'inchiesta per omicidio volontario, affidata al pm Sergio Colaiocco. Gli investigatori stanno effettuando accertamenti scientifici e stanno visionando i numerosi filmati delle telecamere installate nella stazione Termini nella speranza che almeno una delle varie apparecchiature abbia ripreso le due donne.
"Spero che la giustizia ci sia e che almeno le prendano - dice Lino Pozzato, il nonno di Vanessa- Non sono razzista ma quando succedono certe cose, le si pensa tutte, e sono cose che fanno male, fanno tanto male. Speriamo almeno che le prendano".
Origine: Repubblica
La vittima era stata aggredita da due donne proprio all'apertura delle porte del convoglio. Secondo il racconto fatto agli agenti del commissariato Viminale da alcuni testimoni, la giovane stava per scendere quando una delle due donne l'ha colpita con l'ombrello. Subito dopo le due sono fuggite, allontanandosi all'interno della stazione mentre la Vanessa Russo è stata soccorsa dal 118 e trasportata in ospedale.
Gli investigatori fin da ieri sera si sono messi alla ricerca delle responsabili dell'aggressione. La generica descrizione di cui sono in possesso, ricavata dal racconto dei testimoni oculari, è quella di due ragazze di corporatura normale, vestite di bianco, una delle quali con un cappelletto, forse italiane. Da altre indiscrezioni trapela invece che si tratterebbe di giovani donne dell'Europa dell'est.
Da una prima ricostruzione, le due hanno infastidito durante il tragitto in metro Vanessa Russo, ma non è chiaro per quale motivo. In particolare gli inquirenti devono stabilire se si sia trattato di un litigio per il posto a sedere o di un tentativo di furto.
Dopo la morte di Vanessa Russo, la procura di Roma ha avviato un'inchiesta per omicidio volontario, affidata al pm Sergio Colaiocco. Gli investigatori stanno effettuando accertamenti scientifici e stanno visionando i numerosi filmati delle telecamere installate nella stazione Termini nella speranza che almeno una delle varie apparecchiature abbia ripreso le due donne.
"Spero che la giustizia ci sia e che almeno le prendano - dice Lino Pozzato, il nonno di Vanessa- Non sono razzista ma quando succedono certe cose, le si pensa tutte, e sono cose che fanno male, fanno tanto male. Speriamo almeno che le prendano".
Origine: Repubblica
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