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mercoledì 2 maggio 2007

22.000 TECNICI AMBIENTALI A SEP ( +20%)


Alla rassegna 650 espositori su 60.000mq e oltre 4.000 presenze congressuali

22.000 TECNICI AMBIENTALI  A SEP ( +20%)

Rifiuti, tecnologie di gestione e recupero delle acque, logistica e mobilità sostenibile al centro del programma congressuale. Presentato il primo rapporto italiano sull’impatto  globale di furgoni e automobili.



Sono stati 22.000 tecnici ambientali (+20%), i visitatori alla 22° edizione di SEP, il Salone Internazionale delle Ecotecnologie chiusosi sabato 21 aprile 2007 alla Fiera di Padova che ha visto la presenza di 650 espositori su 60.000mq.

Un risultato importante per una manifestazione riservata esclusivamente agli operatori del settore rifiuti e in particolare nel segmento raccolta e trasformazione con particolare attenzione al recupero energetico. Un dato fortemente positivo condiviso con l’iniziativa Hydrica alla prima edizione che raccoglieva 100 espositori.  Tre le aree espositive: Sep Waste, dedicato alla filiera dei rifiuti, Hydrica, salone internazionale delle tecnologie per l’acqua e City Logistics Expo, Salone della Logistica Urbana

Raccolta e trasporto dei rifiuti, tecnologie di gestione e recupero delle acque, logistica e mobilità sostenibile al centro dei 120 appuntamenti congressuali che hanno visto oltre 4000 partecipanti ( il 18% del totale visitatori), a conferma di una manifestazione rigorosamente riservata a tecnici, operatori, amministratori ( a titolo simbolico è stato consentito l’ingresso di una sola classe di studenti nella giornata di venerdì).

Tra gli appuntamenti svolti, interesse per la presentazione del primo rapporto italiano sull’impatto globale di furgoni e automobili curato da Legambiente , l’incontro sulle Prospettive e Barriere allo Sviluppo delle Bioenergie organizzato dal Ministero dell’Ambiente, e per la presentazione del Metadistretto Veneto della Logistica.  

Nutrite le delegazioni di operatori internazionali, coordinate da PadovaFiere con il supporto di ICE e UNIDO, che hanno portato a SEP, buyers dall’Europa dell’Est e dal Nord Africa, e i responsabili dei trasporti pubblici dalle principali municipalità mondiali.

Numerose le innovazioni tecnologiche in mostra, tra cui: Eureka, la “pattumiera” domestica che riduce il volume dei rifiuti fino al 70%, Ghibli, la macchina che fa evaporare i chewingum attaccati sul suolo e rimuove poster e graffiti dai muri e Big Belly, il primo  compattatore ad energia solare.

Nella giornata conclusiva è stata presentata la prima Giornata Europea per la Raccolta Differenziata,  che nel marzo 2008 coinvolgerà a Napoli i cittadini dei Paesi UE sulle tematiche ambientali.

Per Andrea Olivi, Amministratore Delegato di PadovaFiere: “ Una crescita importante per la manifestazione leader nel settore dei rifiuti e un successo per la nuova rassegna Hydrica dedicata all’acqua. Il nostro invito ai tecnici del settore, che hanno al SEP di Padova il loro appuntamento obbligatorio è di seguirci nei prossimi eventi internazionali dedicati all’ambiente. Il primo è a  giugno 2008 in Romania, dove organizziamo insieme ai colleghi di Bucarest, Romexpo”.
Molto interesse per City Logistics Expo, iniziativa svoltasi in contemporanea al SEP, dedicata a mobilità e logistica.


BUYERS INTERNAZIONALI A SEP

Il Sep si riempie di operatori stranieri che fanno acquisti.
ICE (Istituto commercio estero) e Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) hanno unito le loro forze e hanno condotto qui al Salone delle Ecotecnologie una delegazione straniera composta da trenta operatori e cinque giornalisti provenienti principalmente dall’Europa dell’Est e dal Nord Africa.

Conclusi affari per circa un milione di euro e un tour sia ai macchinari presenti alla fiera che, in alcuni casi, direttamente alle aziende produttrici ha soddisfatto pienamente gli ospiti stranieri. Tecnologie all’avanguardia nel settore ambientale che sono state apprezzate dai rappresentanti dei “nuovi” Paesi europei che dovranno adeguare, quanto prima, i loro standard a quelli più restrittivi dell’Unione europea.
Sviluppate anche delle joint-venture tra alcune aziende italiane e, in particolare, con un partner egiziano che, oltre all’acquisto di alcuni macchinari per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti per Il Cairo sud, si è accordato per realizzare un macchinario per il trattamento delle acque, che verrà costruito in Egitto con know-how italiano, da vendere in Medio Oriente e nel Nord Africa.
“Sono contento di aver avuto l’opportunità, grazie all’Unido, di partecipare al Sep – afferma l’ingegnere egiziano Heshan Sheref - una fiera davvero specialistica che mi ha offerto la possibilità sia di acquistare macchinari di alta tecnologia che di creare una joint-venture con un partner italiano”.



LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN MOSTRA: DALLA MACCHINA ANTI-CHEWINGUM AL COMPATTATORE SOLARE … ALLA “PATTUMIERA AUTORIDUCENTE”

Molte le innovazioni tecnologiche presentate agli operatori mondiali che testimoniano l’eccellenza dell’industria italiana nel comparto delle ecotecnologie
Tra queste: Eureka, il primo contenitore domestico per rifiuti che elimina un sacchetto su tre. È costituito da due contenitori differenziati dove depositare i sacchetti, che mediante una manovella manuale vengono ridotti del volume fino al 70%, garantendo una diminuzione dei costi di smaltimento, che in molti comuni sono legati al numero di raccolte prodotte. Un kit di accessori specifici permette inoltre l’eliminazione di odori sgradevoli, evitando agli utenti di portare i propri rifiuti giornalmente negli appositi contenitori di rifiuti pubblici;
Ghibli, la macchina ecologica elimina chewingum. Grazie a un getto acqueo di vapore a 175°, senza alcuni additivi chimici, rimuove una delle maggiori piaghe dei centri urbani, evitando il danneggiamento di qualsiasi superficie e del materiale di riempimento fra le varie piastrelle;

Big Belly, un innovativo compattatore automatico ecologico ad energia solare. La compattazione avviene tramite l’energia accumulata mediante un pannello fotovoltaico posizionato sul piano inclinato a copertura di Big Belly. Un contenitore da 150 litri può contenere fino a 1.300 litri di rifuti sfusi compattati, con un rapporto di riduzione di 1:7,5.  Lo svuotamento dei bidoni quindi, passa da circa sette volte ad una sola.


CONSEGNATI A SEP I PREMI ECOTECH ITALIA

Si è svolta giovedì 19 aprile 2007, al SEP, la cerimonia di consegna del premio Ecotech Italia, organizzato da Hi Tech Ambiente in collaborazione con PadovaFiere.
Il riconoscimento, diviso in tre sezioni, é riservato ad aziende distintesi per tecnologie e prodotti innovativi nel settore ambientale.
Per la sezione Acqua va a Carra Depurazioni di Castelfranco Veneto (Treviso) con Phytofilter, un impianto biologico prefabbricato, con superficie otto volte inferiore rispetto alle soluzioni tradizionali, per la rimozione e riduzione degli inquinanti presenti nelle acque di scarico domestiche.

L’azienda ravennate Eco-Recuperi si è aggiudicata il premio nella sezione rifiuti con Ecobox, un sistema di raccolta gratuita di rifiuti provenienti dalla stampa elettronica ( cartucce, nastri, toner per fotocopiatrici).
Nella sezione tecnologie ambientali, vincitrice è risultata l’azienda Labiotest di Povoletto (Udine) con DKFIL, un rivoluzionario sistema filtrante in grado di abbattere efficacemente le esalazioni e i contaminanti presenti nell’aria.


L’APPELLO: Corrado Clini : " Bioenergie, un'opportunità da non perdere"




E' di pochi giorni fa l'allarme dei produttori di biodiesel europei relativo ad un eccesso di produzione di biocarburante in Europa.

"Le bioenergie – ha spiegato Corrado Clini, Presidente di GBEP, Global Bioenergy Partnership -  rappresentano una grande chance – da non perdere - per la riduzione dell'impatto ambientale delle emissioni di gas serra nell'atmosfera, ma non solo: i biocarburanti possono diventare una voce molto importante per la crescita economica dei paesi produttori ed esportatori, possono cambiare l'assetto del mercato mondiale dell'energia, favorendo l'emergere dei paesi in via di sviluppo e appunto la riduzione dell'uso di carbone e di petrolio."

Questo in sintesi l'oggetto del convegno organizzato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal GBEP, Global Bioenergy Partnership "Prospettive e barriere allo sviluppo delle bioenergie" che si è svolto venerdì 20 aprile 2007 a Padova nell'ambito della Fiera Internazionale dell’Ambiente, con l'obiettivo di permettere uno scambio tra le diverse esperienze  ed i programmi per facilitare la preparazione di una strategia europea.

I prossimi 5 anni sono giudicati infatti dagli esperti come decisivi per definire il ruolo e l'impatto che i biocarburanti avranno nel futuro. Per fare questo sarà necessario competere con il mercato dei combustibili fossili, in caso contrario le bioenergie "rischiano" di continuare ad occupare il ruolo marginale che occupano oggi in un'economia dominata dal petrolio.

“In questo senso - ha concluso Clini – l’Unione Europea, potrebbe svolgere un ruolo importante nello sviluppo delle bioenergie, spingendo la coltivazione delle materie prime necessarie alla produzione di biofuels, applicando contemporaneamente misure per certificare le bioenergie con un marchio di qualità che garantisca la salvaguardia della sicurezza ambientale ed alimentare ed aprendo nello stesso tempo il mercato europeo all’importazione di biocarburanti dai Paesi in via di Sviluppo.”
 


LEGAMBIENTE PRESENTA A SEP, LA CLASSIFICA DEI VEICOLI
PIU’ O MENO AMICI DELL’AMBIENTE



Honda Civic e Toyota Prius sono le meno inquinanti. Seguite da Citroen C1, Peugeot 107 e la Toyota Aygo. Nessuna italiana tra le prime dieci, ma la Fiat ha una buona rappresentanza tra le monovolume più rispettose dell’ambiente. tra i furgoncini commerciali fino a mille chili di carico, i migliori sono il Fiesta Van CNG Gas della Ford, il Fiat Panda Van 1.2, e il Combo Opel 1.6 CNG Gas.
Questi i risultati di “Usala meno, comprala meglio” il primo rapporto italiano sull’impatto globale di furgoni e automobili curato da Legambiente e dall’associazione svizzera traffico e ambiente (Ata), presentato mercoledì 18 aprile 2007, a SEP.
Legambiente e Ata hanno messo sotto la lente ben 500 modelli - i più diffusi in commercio oggi in Italia-  tutti Euro4 e 160 furgoni commerciali. Fra i 18 parametri di analisi c’è il consumo di carburante, la rumorosità, le emissioni di gas serra (CO2) e quelle inquinanti con impatto sanitario che hanno portato a stilare una vera e propria classifica dei modelli più o meno virtuosi, giungendo alla conclusione che non tutti gli Euro4 sono uguali.

Oltre alla classifica assoluta che assegna un voto ad ogni mezzo, la ricerca mette a confronto anche i veicoli della stessa casa produttrice e i mezzi della stessa classe: mini, piccole, medie inferiori, medie, medie superiori, van 5 posti, van 7 posti, e 4x4. Per ognuna di queste categorie sono stati individuati i modelli meno compatibili con l’ambiente. Per le mini il primato negativo va alla Panda 1.3 Multijet 4x4, per le piccole alla Seat Ibiza 1.9 TDI PD, per le medie inferiori alla Caliber 2.0 L4 TD della Dodge, per le medie alla Ford Mondeo 2.2 TDCI SW GHIA, per le medie superiori alla Skoda Superb 2.5 TDI, per i Van 5 posti alla Chrysler PT Cruiser 2.2 CRD touring, per i Van 7 posti alla Chrysler Voyager 2.8 CRD Common Rail 2007MY, infine per le 4x4 alla Kia Sorento 2.5 CRDi.

Dalla ricerca emerge che il panorama italiano delle auto in commercio non è così roseo. Su 465 automobili euro 4 analizzate solo 90 (57 benzina, 30 diesel e 3 gas) possono fregiarsi delle 5 stelle (il massimo della ecocompatibilità)  mentre ben 184 (105 a benzina, 78 diesel e 1 gas)modelli ottengono solo 1 o 2  stelle, dimostrando minori performances ambientali.
Sugli 86 furgoncini presi in esame solo 3 (1 a benzina e 2 a gas) conquistano le 5 stelle  mentre la stragrande maggioranza, 70 (15 benzina e 55 diesel),  hanno  solo 1 o 2  stelle.
Ecco allora le top ten  di auto, furgoni e furgoncini migliori e peggiori


Ibride al top
Sono due auto medie ibride elettrico-benzina e giapponesi, a conquistare il vertice dell'ecolista dei veicoli a minor impatto ambientale: la Honda Civic e la Toyota Prius. Subito dopo tre auto con la stessa motorizzazione a benzina: la Citroen C1, la Peugeot 107 e la Toyota Aygo.
Tutte auto mini, leggere e parsimoniose nei consumi e, ovviamente euro 4, come quelle che seguono nella top ten delle prime dieci. Tra queste neanche un diesel, perché il motore a gasolio, seppure più parco nei consumi, è più inquinante, specie se sprovvisto di filtro antiparticolato. Punteggi più alti in genere per le versioni a metano di buoni motori a benzina. Il metano, quando previsto su auto nuove, consente di ridurre quasi tutti gli inquinanti, compresa la CO2, causa principale dell'effetto serra. Ma i distributori di metano non si trovano in Italia in tutte le città.

Mini al comando
Nella classifica della classe mini, oltre alla triade di eccellenza Citroen C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo a benzina, compaiono due Fiat Panda, una a gas naturale e l'altra a benzina dai consumi molto bassi, ma penalizzate dal rumore. Nelle piccole primeggia la Daihatsu eco top a benzina. Nessun diesel (alle basse cilindrate poche sono dotate di filtro), ma in compenso troviamo la Citroen C3 e la Fiat Punto a metano e la Opel Corsa gpl. Le auto si fanno più spaziose, si trovano tutte a 3 o 5 porte e la scelta si allarga.

Le medie misure
Nella classe media inferiore ritroviamo la Honda Civic ibrida elettrica, seguita a distanza dall’analoga auto a benzina. In questa categoria cominciano ad essere ben rappresentate le auto diesel che, grazie al filtro antiparticolato e agli ottimi rendimenti, superano le auto a benzina. Poche le auto della classe media che superano i 65 punti e ottengono le 5 stelle. Dopo la famosa Toyota Prius, sono soltanto la Volvo S40/V50 1,6 e la Ford Mondeo SW 2,0, entrambi diesel equipaggiati di filtro. Nella classe media superiore, il peso e le elevate prestazioni, accrescono i consumi e favoriscono la crescita degli inquinanti. Tre stelle solo per la Bmw 520d touring dotata di filtro antiparticolato. A metano troviamo solo la Mercedes E200 NGT.

A tutto monovolume
Si rialza la classifica con le monovolume a 5 posti, con 5 modelli a punteggio pieno, tutte diesel (con il filtro) e benzina, con una buona rappresentanza di auto italiane Fiat e Lancia. Le grandi monovolume presentano qualche modello a 4 stelle, tutte diesel col filtro ad eccezione dell'ottima Opel Zafira 1.6 EcoM 2. A metano anche la Multipla bipower, mentre la Volks Wagen Touran è l'unica a benzina. Pietose, come ci si aspettava, le prestazioni dei grandi fuoristrada (Suv), mentre si difendono bene le piccole 4x4, Suzuki 1,3 GL, Daihatsu Sirion 1,3 eco e la Fiat Panda.



Ivana Ruppi
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