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Se all’interno di una catena vi è un anello debole bisogna stare attenti affinché non ceda. Se, invece, si usa per legare, può essere indissolubile. La forza di una catena dipende dal suo anello più debole.
E’ questo il concetto alla base di una teoria ben strutturata che ha risvolti sociologici e fondamenta economiche. Si chiama Toc, Theory of Constraint, è la Teoria dei Vincoli, una filosofia manageriale che sottende un assunto chiaro: l'impresa per crescere deve adeguare i processi aziendali al suo elemento debole. Che non va eliminato, bensì valorizzato.
Se, ad esempio, una macchina produttiva è più lenta, le altre devono lavorare in funzione della macchina lenta. È quest'ultima, infatti, che detta il ritmo al quale l'azienda è in grado di generare risultati, quindi non deve essere considerata un fattore limitante, ma un'opportunità sulla quale far leva e alla quale subordinare le strategie di business. La macchina lenta, nel linguaggio Toc è definita vincolo: un ostacolo non da abbattere, ma da sfruttare al meglio. I risultati? L'aumento della capacità produttiva almeno del 30%, delle vendite e dell'utile. Non è magia, ma matematica.
A elaborare questa tesi è stato Eliyahu Goldratt, fisico israeliano che ha impiegato più di dieci anni per mettere a punto gli strumenti operativi che rendono efficace la sua teoria. Nella prima metà degli anni '90 è riuscito ad associare il lato «umano», fatto di strumenti logici che permettono di pianificare le strategie, a soluzioni matematiche, veri algoritmi che dimostrano quanto può crescere un'azienda. Il concetto è perseguire il core business individuando il core problem (di per sé fonte di sprechi) per evitare di disperdere risorse ed energie.
Questo approccio, di successo negli Usa, è stato importato anche in Italia da Domenico Lepore, presidente di Ilut, società di consulenza specializzata nel metodo Toc, da poco sbarcata all'Amex della Borsa di New York con Symmetry Holding Inc. Oltre all’applicazione della Teoria dei Vincoli, Lepore ha provato anche a perfezionarla. Con il supporto di Oded Cohen, braccio destro di Goldratt, ha elaborato «The Decalougue», un metodo economico-scientifico che combina la Toc con un'altra teoria, quella sistemica di Deming, secondo cui l'azienda è un insieme di processi interdipendenti che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune. leggi l'articolo
Redazione Hamleto.it
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