Località: Roma
Galleria: Il Mitreo (Via Mazzacurati 61/63)
Periodo: 2- 6 giugno 2007
Orario: 17.00/20.00
Titolo: "mille artisti per l'unità"
Artisti: tendenti a mille
Curatore: Giuseppe Salerno
Vernissage: 2 giugno alle ore 18.00
Organizzazione: Copywright e Iside
Collaborazioni: Studio Arte Fuori Centro
Massenzio Arte
La Tana Spazio dal 1999
Gard
Caffè Letterario Roma
Il Granarone
Galleria 196
Pianeta-Arte
Sabato 2 giugno alle ore 18.00 si inaugura presso il Mitreo, in Via Mazzacurati 61/63, "mille artisti per l'unità", mostra/evento fondata sulla partecipazione di un alto numero di artisti, per l'occasione in camicia rossa.
Nel rendere omaggio ai garibaldini ed a Giuseppe Garibaldi, di cui ricorre il duecentennale della nascita, gli artisti, che della propria diversità fanno una bandiera, colgono questa occasione per affermare che soltanto la condivisione e la partecipazione garantiscono il rispetto delle differenze. Un omaggio che nel realizzarsi in "periferia", a Corviale, in un nuovo grande spazio dedicato all'arte, intende dimostrare come nella società globale ogni luogo possa vivere la propria centralità. L'evento sarà accompagnato da una affollata esposizione di opere nel formato 50x50. Differenti tra loro per materia, forma, colore, ogni opera sarà espressione di un pensiero e tutte insieme rappresenteranno la complessità di questo mondo in rapido divenire che nella trasversalità e nella tolleranza trova i suoi valori fondanti.
Ideata e curata da Giuseppe Salerno, la manifestazione è organizzata da "Copywright" e "Iside" con il patrocinio del XV Municipio e con la collaborazione di "Studio Arte Fuori Centro", "Massenzio Arte", "La Tana Spazio dal 1999", "Gard", "Caffè Letterario Roma", "Il Granarone", "Galleria196" e "Pianeta-Arte".
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 6 giugno dalle 17.00 alle 20.00.
Agli artisti che hanno dato la propria adesione si sono aggiunte numerose sigle che, nel condividere lo spirito dell'iniziativa, hanno prodotto testi critici a sostegno.
Mille artisti per l'unità
omaggio a Giuseppe Garibaldi
A quasi 150 anni dall'avvenuta unità d'Italia, quella aspirazione all'unificazione di territori e popoli divisi da montagne e percorsi diversi, ci appare, seppur non ancora compiutamente realizzata, una storia lontana.
In un vivere globalizzato, dove il pensiero attraversa quotidianamente gli oceani e tutto interagisce con una istantaneità che ignora le distanze fisiche e mentali, ogni piccola aggregazione prelude a nuove, sempre più grandi confluenze di popoli e culture accomunate dal bisogno imprescindibile di comunicare alla ricerca di condivisioni che garantiscano la continuità della specie e la qualità della vita.
Concetti che, per quanto diversamente intesi, sempre più abbisognano per la loro affermazione di flussi continui di comunicazione in ambiti istituzionali che mirino al progressivo superamento di ogni antica frontiera.
Quando però la continuità della specie e la qualità della vita si collocano lontano dalla naturalità delle cose e si confondono con l'affermazione e la massima diffusione di meccanismi che sottostanno a logiche astrattamente economiche, allora l'umanità resta imbrigliata in un divenire che, in nome di una errata concezione della società, rischia di appiattire le differenze e segnare la morte dell'individualità.
Con la coscienza profonda di quanto l'unità sia fondamentale ma con altrettanta coscienza dei pericoli che essa comporta, l'arte rende omaggio, nel duecentennale della nascita, ad un uomo che per l'unità si è strenuamente battuto.
Uno evento straordinario, quello di oggi, attraverso il quale mille artisti, di per sé portatori e sbandieratori di specificità individuali, insieme confermano, e a gran voce, il valore dell'unità quale momento essenziale per la difesa ed il pieno sostegno della diversità.
Giuseppe Salerno
inviato da
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Baldisa <baldisa@libero.it>
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