Allarme caldo: Urgenti i cambiamenti
a partire dalla Sicilia
Riforestazione, energia solare, celle a combustibile e nuove linee ferroviarie per contrastare i cambiamenti climatici ormai in atto
"La sconcertante situazione in Sicilia di questi giorni – dice il ricercatore del Cnr Mario Pagliaro – con temperature prossime ai 50 gradi, interruzioni della corrente elettrica e dell'acqua corrente per decine di ore e gli incendi a ridosso delle abitazioni, ci chiariscono definitivamente che il problema dei cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento dell'atmosfera con l'anidride carbonica non è per domani; ma è la più urgente questione socioeconomica e politica dell'oggi.
"La Sicilia – continua Pagliaro -- deve adottare per prima una strategia che le consenta di difendersi articolata in 3 precise azioni.
1. Energia solare e uso massivo del metano per la generazione avanzata di energia.
2. Riforestazione sistematica del territorio
3. Costruzione di nuove linee ferroviarie elettrificate.
"La Sicilia è la più grande regione italiana ed ha la più elevata irradiazione solare, per cui dobbiamo dotarci al più presto delle economiche e robuste celle solari in plastica di imminente commercializzazione con le quali sarà possibile ricoprire le superfici esterne ed interne di pressoché qualsiasi edificio privato e pubblico, e le relative finestre, generando abbondante elettricità.
"Inoltre, la grande abbondanza di metano, sia estratto in Sicilia che importato da Libia e Algeria, deve spingerci a riconvertire a gas metano le centrali termoelettriche siciliane (rendimento del 50% contro il 30% di quelle a olio combustibile attuali); e a dotare capannoni industriali, supermercati, ospedali, scuole e uffici pubblici di celle a combustibile per generare elettricità, freddo e calore con rendimenti del 70% come fanno ad esempio all'ospedale di Magdeburgo in Germania.
"L'Italia -- aggiunge il chimico del Cnr -- ha eccellenti competenze sia scientifiche che tecnologiche in tutti questi campi, penso all'Ansaldo che già costruisce le celle in questione che al Cnr. Ed è tempo che queste competenze escano dai laboratori per essere adottate su larga scala, anche grazie all'intervento del Governo.
"La riforestazione della Sicilia è necessaria per assorbire l'anidride carbonica in eccesso; fermare la desertificazione del suolo, mitigare le temperature e preservare le preziose risorse idriche. E la Sicilia con decine di migliaia di agenti forestali e un bilancio regionale di oltre 15 miliardi di euro annui può e deve essere in grado di farlo.
"Le nuove linee ferroviarie elettriche – infine -- sono necessarie per arrestare l'indiscriminato consumo di carburante e il conseguente inquinamento atmosferico che fa della Sicilia la regione europea a minore densità di linee ferroviarie con un preoccupante inquinamento delle sue maggiori città.
"In conclusione -- aggiunge Pagliaro -- le temperature prossime ai 50 gradi di questi giorni devono spingerci a mobilitarci per realizzare questi cambiamenti e iniziare ad affrontare la situazione. Perché il problema non è più genericamente "dei nostri figli"; ma nostro. E continuare con l'inazione e a procrastinare come si è fatto finora rischia di condurci rapidamente in una situazione di crisi ambientale i cui costi socioeconomici potrebbero, a quel punto, non essere sostenibili".
Ulteriori informazioni
Dr. M. Pagliaro (CNR, Palermo)
328 628 03 99
mario.pagliaro@ismn.cnr.it <mailto:mario.pagliaro@ismn.cnr.it>
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