Pagine

lunedì 4 giugno 2007

CIVITELLA RANIERI FOUNDATION: La Rocca di Umbertide Centro per l’Arte Contemporanea - NON-SELF


 
Comune di Umbertide  CIVITELLA RANIERI  FOUNDATION    Rocca di Umbertide 
Centro per l'Arte Contemporanea     

NITIPHAT HOISANGTHONG   
NON-SELF   
La Rocca di Umbertide Centro per l'Arte Contemporanea 
Cella di Fortebraccio       

APERTURA MERCOLEDÌ 6 GIUGNO 2007 H.12     

Civitella Ranieri Foundation, in collaborazione con il Comune di Umbertide presenta "Non-Self",  singolare  estemporanea  dell'artista  tailandese  Nitiphat Hoisangthong.   
L'apertura  è  fissata  per  Mercoledì 6 giugno alle ore 12 nei locali della Rocca di Umbertide. La esibizione, che comprende il  lavoro  del  giovane  artista  asiatico  interamente  realizzato  al  Centro  Civitella  Ranieri,  nasce  da  un'idea  dello  lo  scultore  messicano  Abraham  Cruzvillegas  che  ha  anche  curato  il  testo  di  presentazione della mostra, dal supporto in fase di allestimento della pittrice pakistana Saba Khan, e  dal talento di Hoisangthong il quale è riuscito a fare di necessità virtù. 
Hoisangthong è  infatti arrivato a Civitella Ranieri privo di ogni materiale utile al suo lavoro: il suo  bagaglio è andato perso durante il viaggio che lo portava dalla Tailandia all'Italia. Avrebbe potuto  ovviare a tale disavventura comprando ciò di cui aveva bisogno in qualsiasi negozio d'arte, ma ha  preferito un personale approccio alla natura intesa come preziosa materia prima.
Si è confrontato  con la necessità di dover lavorare solo con gli elementi che era in grado di trovare intorno a sé: rami  di albero, strobili, corteccia, erba, terra. L'ambiente gli ha offerto il privilegio di creare utilizzando  gli elementi naturali.

Come scrive Cruzvillegas, "...il tutto è coerente con i suoi precedenti lavori, in quanto è stato  coinvolto  –  come  artista  –  nello  sviluppo  di  un discorso basato sull'aspirazione di acquisire la  consapevolezza del passaggio del tempo e della fragilità dell'ambiente, durante e dopo la presenza e  l'azione  dell'uomo.  La  percezione  e  l'esperienza  dello  spettatore  e  del  pubblico  è  il  mezzo  fondamentale per comprendere il suo lavoro.  Il percorso verso la verità, come nell'apprendimento degli insegnamenti buddisti per Nitiphat, è una  riflessione sulla percezione del nostro posto sulla terra. Di conseguenza, dopo un periodo di dubbio  un equilibrio verrà conseguito. Si tratta forse di un processo senza fine poiché l'insegnamento che  riceviamo dalla natura non ha termine. In questo contesto lo sviluppo è una costante necessaria. Per  giungere  a  questo  equilibrio  è  fondamentale  conseguire  la  consapevolezza  dell'incertezza  e  del  vuoto.  Nell'opera creata da Hoisangthong possiamo scoprire la sintesi metaforica di questo punto del suo  percorso.  Quando  riusciamo  a  stento  a  camminare  su  un  cumulo  di  tronchi  d'albero  tagliati,  diventiamo consapevoli della nostra instabilità, e da qui partendo possiamo cercare di mettere il  nostro capo sotto un casco fatto di strobili di cipresso appeso a un ramo d'albero.  Dalla  testa  ai  piedi,  la  consapevolezza  fisica  ci  coglie  come  se  contemplassimo  la  platonica  relazione tra un ramo e il muro da cui sbuca. Da qui possiamo iniziare a pensare alla bellezza del  disegno – realizzato dalla mano dell'uomo – accanto alla bellezza del ramo preso a modello. Come  disegnatore, l'artista rappresenta sé stesso come un'idealizzazione della realtà: la pallida ombra di  un oggetto reale con una spina dorsale e costole in legno.  Così come ha lasciato andare il suo bagaglio, Nitiphat Hoisangthong, ha fatto la stessa cosa con la  sua scultura di cui ora ce ne possiamo appropriare – come fosse una proposta – per una migliore  comprensione del nostro contesto personale e della nostra vita da cui poter iniziare il lungo percorso  verso la stabilità e l'equilibrio."     

Nitiphat Hoisangthong è nato a Sisaket (Tailandia) nel 1981. Nel  2002  si  è  laureato  all'Accademia  di  Arti  Applicate  di  Chonburi  dove  ha  conosciuto  Carol  Hepper,  un'artista  americana  il  cui  presupposto  artistico  e  processo  lavorativo  si  basa  sull'uso  di  materiali naturali trovati in loco.  Nel 2004 prende parte al progetto "Ghost in the tree" dell'artista  tedesco  Alfred  Banze,  organizzato  dal  Goethe  Institute  di  Bangkok. Si tratta di un lavoro di interazione tra un gruppo di  artisti  chiamati  a  rappresentare  le  proprie  convinzioni  ed  esperienze.  Studiando filosofia buddista, Hoisangthong pone l'attenzione sul  concetto  di  transitorietà.  Contemporaneamente  inizia  a  usare  materiali naturali come cera d'api, ceneri e cortecce d'albero.   
Nel 2007 ottiene dall'UNESCO la Ashberg Fellowship for Artists  che  gli  consente  di  lavorare  sei  settimane  al  Civitella  Ranieri  Center di Umbertide.   

NON-SELF DI NITIPHAT HOISANGTHONG     DAL 6 GIUGNO AL 1 LUGLIO 2007  
LA ROCCA DI UMBERTIDE CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA 
PIAZZA FORTEBRACCIO UMBERTIDE 
ORARIO: 10,30–12,30 E 16,30-19;
LUNEDÌ CHIUSO 
INGRESSO GRATUITO  

Info&Ufficio Stampa:   press@civitella.org  Diego Mencaroni      +39.348.248.6663  Civitella Ranieri Center   +39.075.941.7612
 
Diego Mencaroni
Ufficio Stampa Civitella Ranieri Center
+39.348.248.6663
 
Civitella Ranieri Center
Loc.Civitella Ranieri
06019 Umbertide (PG)
Italy
+39.075.941.7612



Nessun commento:

Posta un commento