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giovedì 23 agosto 2007

L'inquinamento luminoso 'spegne' le stelle..e non solo!

trada illuminata con luci ottimizzate e strada illuminata con lampioni classici

La notte di San Lorenzo è passata e quest'anno non ho visto neanche una stella cadente..dal momento che il 10 Agosto mi trovavo a Roma, dove vedere le stelle, data la luce cittadina, è generalmente un sogno. Stavo pensando a questo quando mi sono imbattuta in un interessante articolo sul Blog dell'osservatorio astronomico di Perinaldo, un borgo medioevale nella provincia di Imperia. In esso gli autori puntano il dito contro le illuminazioni cittadine, spesso realizzate senza dei criteri che, se applicati, consentirebbero invece di ottenere alcuni importanti vantaggi.
In sintesi:

1. Maggiore salute dell'uomo, delle piante e degli animali. La luce, infatti, se 'sparata' anche in alto come fanno gli attuali lampioni cittadini, invece che orientata unicamente verso il basso, come fanno gli impianti "ottimizzati", produce conseguenze negative quali l'alterazione dei ritmi circadiani dell'uomo, in quanto la produzione della melatonina viene alterata dalla costante luminosità della città, difficoltà o perdita di orientamento negli animali ed alterazione del fotoperiodo in alcune piante.

2. Minori spese elettriche per le città (che, non dimentichiamo, pagano i cittadini). L'osservatorio indica un risparmio di oltre il 75% sulla bolletta della luce!

3. Minori emissione inquinanti a fronte di una minore richiesta energetica.

4. Maggiore illuminazione sulle aree dove viene proiettato il fascio luminoso (per questo potete guardare le fotografie decisamente esplicative in questa presentazione).

Se desiderate approfondire l'argomento, potete visitare il sito dell'Associazione CieloBuio, che opera per la salvaguardia del cielo notturno promuovendo campagne di sensibilizzazione sul tema dell"inquinamento luminoso ed ha anche una sezione che riguarda il Lazio e la sua normativa.

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