Riccardo Noury, Amnesty Italia: " L'ambasciata è vuota".
" I funzionari sono scappati, l'ultimo è andato via sgommando appena siamo arrivati, l'ambasciata del Myanmar è un guscio vuoto, senza nessuno, ma la nostra presenza ha un grande significato". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia,ai microfoni di Ecoradio, ha commentato il sit-in, in corso, davanti all'ambasciata del Myanmar,a Roma. " Stiamo terminando di leggere -prosegue Noury - i nomi dei 1160 prigionieri politici ancora detenuti nelle carceri di Myanmar". "In queste ore - continua il portavoce Noury - è necessario ribadire al consiglio dell'Onu le nostre richieste: libertà per i prigionieri politici, fine della repressione e ovviamente libertà di manifestare per il popolo birmano". Non solo, c'è anche una richiesta ai governi per evitare esportazioni di armi. " I paesi dell'Ue,anche l'Italia, fanno pezzi, costruiscono alcuni componenti che non servono a nulla da soli, ma poi arrivano in paesi intermedi che li assemblano e diventano un elicottero di assalto dove puoi caricare mitragliatrici che arrivano in Myanmar per reprimere. Non abbiamo ancora prove certe, ma continuiamo a vigilare e chiediamo risposte certe".
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