Sarà questo il quesito chiave del 2° Forum Nazionale della Filiera Fieristica annunciato da CFI e ASAL Assoallestimenti per il prossimo 29 novembre.
In sostanza ci si chiederà se non sia necessaria una cabina di regia e se non sia opportuno trovare una qualche forma di compensazione alla scomparsa del coordinamento nazionale.
Se è vero che la situazione attuale è decisamente migliore rispetto a quella di 10 anni fa e che il decentramento alle regioni è servito a sbloccare il sistema e generare nuovi investimenti è anche vero che il mercato attuale è sempre più internazionale e una logica puramente localistica non può dare al sistema fieristico italiano le caratteristiche vincenti per emergere nella lotta internazionale.
L'accordo di filiera siglato tra CFI e ASAL Assoallestimenti e reso noto a fine luglio porterà alla presentazione, proprio in occasione del Forum, di un progetto per il futuro che permetterà di individuare un percorso comune e definire le strategie ottimali per rafforzare la competitività internazionale del sistema fieristico italiano.
L'incontro del prossimo novembre, che avrà la struttura di un dibattito pubblico, coinvolgerà le associazioni della filiera fieristica, le associazioni di rappresentanza delle imprese espositrici, le Regioni e i Ministeri competenti.
"In questo senso, pur apprezzando la maggior dinamicità del regionalismo fieristico - precisa il presidente Vaj - è forse venuto il momento di discutere se non sia il caso di trovare forme di compensazione che restituiscano un ruolo ad una strategia politica pensata a livello nazionale."
Ne ha parlato anche Fiere nel Mondo e
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