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venerdì 5 ottobre 2007

TECNO-RIFIUTI: La via del riuso: eco e solidale

La via del riuso

News di Gaia Bottà

Eco e solidale

Roma, venerdì 05 ottobre 2007 - Ogni anno, complici le dinamiche di mercato, la mole dei rifiuti hi-tech raggiunge una massa che va dalle venti alle cinquantamila tonnellate: l'alternativa allo stazionamento inquinante è il costoso trattamento di smaltimento e riciclaggio. Ma c'è una terza via sostenibile, la via del riuso: un'alternativa che si sta progressivamente configurando come un modello di business.

Non vengono in aiuto degli operatori del riuso le normative che regolano il trattamento delle apparecchiature elettroniche a fine vita: nel quadro legislativo europeo, tracciato da anni ma implementato a stento, si definiscono gli standard per smaltimento e riciclaggio, ma non sono previste linee guida che regolino il reimpiego e il ricondizionamento degli apparecchi ancora funzionanti. Frammentato e altrettanto disattento, il quadro legislativo statunitense.

Le macchine recuperate Negli ultimi anni, senza che la legge lo imponesse, hanno fatto la loro comparsa degli operatori che si occupano di recupero, riuso e ricondizionamento, attori che trattano come una risorsa e trasformano in una risorsa ciò che il mercato considera spazzatura. Nulla a che vedere con il modello di business adottato dall'ecomafia, che, mascherandoli come donazioni, scaricano nei paesi emergenti container di prodotti usati, indistintamente servibili e inservibili, che si ammucchiano in discariche di rottami tecnologici inquinanti, irrecuperabili e trattati senza alcuna misura di sicurezza.
È Business Week a citare il caso esemplare dell'associazione non profit Computers for Classrooms che offre una seconda vita alle macchine scartate da consumatori, aziende ed istituzioni, redistribuendole ad istituti scolastici e famiglie.
Quella del riuso, spiegano i portavoce di Computers for Classrooms, è innanzitutto una strategia per combattere dal basso il digital divide: le macchine riusate sono selezionate accuratamente, aggiornate con hardware che ne ottimizzi le prestazioni, e sono offerte a prezzi più che equi, che spesso non sfiorano i cento dollari. Ciò non significa però abdicare alla qualità: le macchine devono superare almeno tre fasi di test operate dai tecnici, vengono offerte con una garanzia di un anno, e - orgoglio per la CEO Pat Furr - vantano un tasso di restituzione per le riparazioni inferiore a quello di Dell. Computers for Classrooms esegue anche lavori su ordinazione: nel giro di un paio di settimane è possibile ricevere un computer riassemblato su misura delle proprie esigenze.

Tutte le macchine vengono consegnate pronte per l'uso: sono equipaggiate di schermo, tastiera, mouse e dell'occorrente per collegarsi a Internet, tutte dotate di sistemi operativi Windows, le cui licenze sono offerte da Microsoft a prezzi di favore, nell'ambito del progetto Microsoft Authorized Refurbisher (MAR).

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