Turco Global Service, azienda leader nel noleggio dei beni mobili di lusso, in particolare automobili ed imbarcazioni, nasce noleggiando due sole automobili per arrivare oggi ad un parco auto di 25 vetture tra supersportive, suv ed elegantissime berline.
Una crescita incredibile in soli cinque anni. “Siamo contenti di avere un riscontro così positivo da parte del mercato – dice Angelo Turco, ospite del Business Forum C.A.P.R.I. 2007 – ma questo è dovuto al nostro modo di operare.
Cinque anni fa abbiamo lanciato un concetto, quello che il lusso è accessibile a tutti, e non mi riferisco solo ai costi che, seppure contenuti per la categoria, sono comunque proibitivi per un certa fetta di consumatori. Quando parlo di accessibilità intendo al fatto che vivere nel lusso, ad esempio avere un’auto supersportiva, comporta una serie di problematiche, dall’acquisto alla manutenzione fino alla custodia.
Noi abbiamo compreso le necessità dei soggetti ai quali ci rivolgiamo, osservandoli, ascoltandoli, confrontandoci con loro, come si fa nella logica della Customer Satisfaction, e siamo giunti alla conclusione: il nostro cliente è fondamentalmente pigro, vuole godere di un’auto di lusso senza avere altri vincoli.
Noi gli offriamo proprio questo, un servizio completo, ovvero una formula economica vantaggiosa, vincoli burocratici ridotti al minimo, e dei servizi accessori e gratuiti unici, ad esempio la consegna ed il ritiro dell’auto noleggiata a domicilio e l’indicazione di “itinerari del lusso”, luoghi dove recarsi ed eventi ai quali partecipare a bordo delle nostre vetture.
La nostra attenzione al cliente, insomma, è continua.
Lo seguiamo costantemente cercando di offrire un servizio sempre più soddisfacente. Siamo una realtà imprenditoriale – dice ancora Turco - di cui siamo orgogliosi; ci riconoscono da più parti, e la nostra presenza qui ne è la testimonianza, come azienda esempio di creatività e di innovazione nel modo di proporre il nostro prodotto.
Noi speriamo anche di poter essere di esempio, di poter dare entusiasmo a tanti altri giovani che come me hanno voluto investire nella loro terra”.
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