Dal 29 novembre al 1 dicembre all'Hotel della Città di Forlì
Sesto appuntamento a Forlì con il Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza, organizzato dal gruppo ICS (Innovazioni nella Comunicazione della Scienza) della SISSA di Trieste e dall'Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì, in collaborazione con il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì.
Dal 29 novembre al 1 dicembre 2007 l'Hotel della Città ospita gli incontri e i dibattiti che danno spazio e voce ai risultati di ricerche originali riguardanti la comunicazione della scienza. Dalla percezione pubblica alla comunicazione istituzionale, dalla didattica al giornalismo: la tregiorni è scandita dagli interventi degli ospiti che offrono spunti diversi di riflessione sulle molteplici modalità attraverso cui comunicare la scienza in una società che cambia.
Una sessione speciale è dedicata alla società della conoscenza. Per la prima volta nel 2006 gli investimenti globali in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico (R&S) hanno superato il valore dei 1.000 miliardi di dollari (a parità di potere d'acquisto): mai il mondo aveva speso così tanto per la scienza e l'innovazione tecnologica. E per la prima volta nel 2006 l'Asia è tornata a essere il continente dove si investe di più in ricerca scientifica e tecnologia, dopo che negli ultimi quattrocento anni il primato era stato detenuto prima dall'Europa e poi dal Nord America. L'asse dell'innovazione si è spostato dunque dall'Atlantico Settentrionale (sulle sue sponde affacciano paesi responsabili del 55% della spesa mondiale in R&S), all'Indopacifico (sulle sue sponde affacciano paesi responsabili di oltre il 75% della spesa mondiale in R&S). «Certo, tutte queste novità hanno un valore essenzialmente simbolico – commenta Pietro Greco, condirettore del Master in Comunicazione della Scienza della Sissa, giornalista e scrittore -. Ma sono simboli altamente evocativi. Tanto da dare, netta, la sensazione di una svolta. Addirittura di una svolta epocale».
«Se è vero che siamo entrati nell'era della conoscenza – continua Greco, che giovedì 29 novembre partecipa al dibattito -, i protagonisti di questa nuova fase storica sono diversi dai protagonisti dell'era industriale. Se la conoscenza è diventata la nuova fonte per la crescita della "ricchezza delle nazioni" allora siamo tutti impegnati a rispondere ad alcune domande». Cos'è esattamente la società della conoscenza? È cambiato il rapporto tra l'uomo e la tecnica? E se sì, perché? Tecnologie informatiche, biotecnologie, nanotecnologie: è questo il «triangolo della conoscenza»? Se la dinamica politica e sociale nell'era industriale si è sviluppata intorno al tema del possesso dei mezzi di produzione, quella politica e sociale nell'era della conoscenza si svilupperà (si sta già sviluppando) intorno al tema del possesso dei mezzi di ideazione? E ancora la conoscenza sarà un fattore di nuova esclusione o di nuova inclusione sociale? In altri termini, come possiamo costruire la «democrazia della conoscenza»? Sull'argomento, giovedì pomeriggio, intervengono, tra gli altri, Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza di Genova, e il deputato della Repubblica Walter Tocci.
Gli incontri di venerdì sono invece dedicati al ruolo della comunicazione pubblica della scienza, alla sperimentazione di nuovi percorsi formativi e al ruolo dei musei scientifici: chiude la giornata, infatti, la presentazione del libro di Matteo Merzagora e Paola Rodari "La scienza in mostra. Musei, science centre e comunicazione" (Bruno Mondadori, 2007).
Sabato si discute di comunicazione della scienza nella rete, tra siti web, ipertesti, podcast e social network, delle intrusioni della scienza nell'arte (e viceversa) e delle immagini pubbliche dell'impresa scientifica. Il filosofo della scienza Telmo Pievani modera gli interventi dedicati ai festival della scienza: sono molte, infatti, le manifestazioni sul territorio nazionale che sperimentano e propongono nuove modalità per coinvolgere il grande pubblico. A seguire la presentazione di Fest, la fiera internazionale dell'editoria scientifica, che dopo il successo di pubblico e critica dello scorso anno, per la seconda volta trasformerà Trieste in un inedito palcoscenico della scienza, dal 17 al 20 aprile 2007.
Gli incontri di venerdì sono invece dedicati al ruolo della comunicazione pubblica della scienza, alla sperimentazione di nuovi percorsi formativi e al ruolo dei musei scientifici: chiude la giornata, infatti, la presentazione del libro di Matteo Merzagora e Paola Rodari "La scienza in mostra. Musei, science centre e comunicazione" (Bruno Mondadori, 2007).
Sabato si discute di comunicazione della scienza nella rete, tra siti web, ipertesti, podcast e social network, delle intrusioni della scienza nell'arte (e viceversa) e delle immagini pubbliche dell'impresa scientifica. Il filosofo della scienza Telmo Pievani modera gli interventi dedicati ai festival della scienza: sono molte, infatti, le manifestazioni sul territorio nazionale che sperimentano e propongono nuove modalità per coinvolgere il grande pubblico. A seguire la presentazione di Fest, la fiera internazionale dell'editoria scientifica, che dopo il successo di pubblico e critica dello scorso anno, per la seconda volta trasformerà Trieste in un inedito palcoscenico della scienza, dal 17 al 20 aprile 2007.
Il Convegno è occasione per presentare anche i libri "Scienziati di ventura. Storie di cervelli erranti tra la Sardegna e il mondo" di Andrea Mameli e Mauro Scanu (Cuec ed., 2007), nella giornata di giovedì, e "Tutti i numeri sono uguali a cinque" a cura di Stefano Sandrelli, Daniele Gouthier e Robert Ghattas (Springer Verlag, 2007), nella mattinata del sabato.
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